Morto per motrice deragliata a Firenze

Sottosegretario D'Angelis: "La sicurezza dei lavoratori è una variabile indipendente, aperta inchiesta dal Ministero per chiarire dinamica. Negli ultimi 3 anni diminuiti gli incidenti ferroviari, ma chiesto a Rfi e Trenitalia massima attenzione e rigore”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 gennaio 2014 13:56
Morto per motrice deragliata a Firenze

Giovane manovratore delle Ferrovie morto nella notte a Santa Maria Novella, Stazione centrale di Firenze per il deragliamento di una motrice. Fabrizio, originario di Vicchio aveva solo 34 anni. Nella notte del 12 gennaio 2014, presso il Parco Vetture di Firenze SMN, nell’espletamento del suo lavoro di manovratore ha perso la vita un giovane ferroviere di Trenitalia – Trasporto Regionale della Toscana. Ancora un gravissimo incidente che allunga la lista di chi ha perso la vita o è rimasto gravemente ferito sui binari Italiani, un triste primato dove la Toscana occupa uno dei primi posti, un trend che non accenna a diminuire e su cui è necessario intervenire immediatamente e con atti concreti. Non è ancora possibile comprendere la dinamica di questo incidente, sarà compito dell’Azienda e della Magistratura fare piena luce e dare tutte le risposte su quanto è accaduto. “La sicurezza dei lavoratori, come dei viaggiatori, per noi non è solo una priorità ma è una variabile indipendente e così deve essere per tutti i soggetti impegnati nell'esercizio ferroviario.

E’ stata già avviata un’indagine da parte del Ministero, che si aggiunge a quella aperta da Trenitalia, per chiarire la dinamica del deragliamento di questa notte nel quale ha perso la vita un ferroviere. Ai suoi familiari e ai suoi compagni di lavoro va il più sentito cordoglio. Ho chiesto a Rfi e Trenitalia di continuare a lavorare con la massima attenzione, vigilanza e rigore nel rispetto delle norme e delle procedure di sicurezza. Anche se i dati degli ultimi tre anni, grazie anche al lavoro svolto dai sindacati, indicano una diminuzione degli incidenti ferroviari occorre mantenere sempre alti i livelli di attenzione”.

Lo ha detto il Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Erasmo D’Angelis che stamattina ha svolto un sopralluogo a Firenze alla stazione di Santa Maria Novella. I ferrovieri del gruppo FSI della Toscana in segno di protesta e solidarietà si fermeranno nella giornata odierna con le seguenti modalità: Personale operante in attività legate alla circolazione dei treni, dalle ore 16.00 alle ore 17.59 del 13 gennaio 2014. Personale impianti fissi, ultime due ore della prestazione lavorativa del 13 gennaio 2014 "Ancora una volta e in questa triste circostanza, vogliamo mettere in evidenza e segnalare a tutti, Società, Istituzioni, organi preposti e cittadinanza lo stato di difficoltà, dovuto principalmente alla mancanza di personale in cui versano gli impianti ferroviari toscani, e per la quale sono già in corso da tempo delle vertenze sindacali.

Esprimiamo la vicinanza di queste Organizzazioni Sindacali e di tutti i ferrovieri alla famiglia del collega deceduto". Dopo quella alla stazione di Vicchio, un’altra tragedia sui binari. Ad aver perso la vita è un giovane mugellano di 35 anni, Fabrizio Fabbri di Vicchio, manovratore delle Ferrovie addetto alla composizione dei treni, travolto alla stazione di Santa Maria Novella a Firenze da una carrozza deragliata. Anche le istituzioni mugellane si stringono alla famiglia del giovane ferroviere di Vicchio, con le parole del presidente dell’Unione montana dei Comuni del Mugello Giovanni Bettarini: “In pochi giorni il Mugello ha vissuto due tragedie, quella accaduta stazione di Vicchio con un uomo travolto da un treno e quella di stanotte con un incidente mortale sul lavoro occorso a un giovane operaio mugellano.

Esprimiamo le nostre condoglianze e vicinanza alle famiglie, con un pensiero commosso rivolto ai familiari di Fabrizio, a sua moglie e al suo bambino”.

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