Province e città metropolitane, ecco cosa cambia nel 2014

Upi Toscana ha illustrato lo scenario che si presenterà qualora venisse approvato il ddl Delrio entro il 23 dicembre. Possibile il ‘distaccamento’ di 1/3 dei comuni dalla futura città metropolitana di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 dicembre 2013 17:56
Province e città metropolitane, ecco cosa cambia nel 2014

Un 2014 che segnerà un punto di svolta per le Province, in qualsiasi caso. Con il ddl Delrio in corso di valutazione alle Camere, il futuro degli enti è vincolato alla data di approvazione del testo: qualora il ddl fosse votato entro Natale e vi fosse apposta la fiducia – provvedimento che bloccherebbe qualsiasi emendamento di modifica – allora partirebbe immediatamente, senza commissariamenti, l’iter di trasformazione delle Province e delle Città Metropolitane. Queste le misure presentate nel corso della riunione dell’Assemblea generale di UPI Toscana che si è svolta questa mattina nella sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi a Firenze che ha visto la partecipazione del Direttore generale di UPI nazionale Piero Antonelli ed il Presidente di UPI Toscana e della Provincia di Pisa, Andrea Pieroni. “Il ddl Delrio prevede uno svuotamento delle funzioni delle ‘nuove Province’ – spiega il Presidente di UPI Toscana e della Provincia di Pisa, Andrea Pieroni – Dovremo affrontare, con la Regione Toscana, un percorso molto difficile, perché molte delle attuali funzioni saranno destinate ai Comuni che, a causa dei bilanci, avranno molte difficoltà a gestire questi altri ambiti”.

“Inoltre – prosegue Pieroni - per come è attualmente il ddl, c’è il rischio che numerose aree, quelle meno popolose o rurali, possano essere dimenticate o trascurate dalla struttura delle nuove Province. Dato che la riforma, così come è fatta, non porterà una diminuzione sostanziale dei costi, che almeno si provi a costruire un assetto istituzionale che migliori l’efficienza della pubblica amministrazione”. Scadenzario 2014 Città Metropolitana di Firenze Una volta approvato il ddl Delrio, immediatamente si andrebbe a formare un comitato istitutivo del nuovo ente.

Una prima sorpresa arriva con la scadenza fissata per il 28 febbraio 2014: la data coincide il limite ultimo per la possibilità di distacco da parte di 1/3 dei comuni o comunque di comuni che racchiudono 1/3 della popolazione complessiva dell’attuale Provincia di Firenze, e formare una Provincia o una unione dei comuni a sé stante rispetto alla città metropolitana. In sintesi, qualora fosse avanzata la richiesta, potrebbe ipoteticamente crearsi una nuova provincia dell’ovest fiorentino, andando ad esempio a sommare la popolazione residente nel circondario dell’Empolese-Valdelsa con alcuni comuni della cintura fiorentina, in modo da arrivare almeno al limite di 330mila abitanti. La scadenza successiva è quella del 30 giugno 2014, data in cui dovranno terminare i lavori della conferenza e in cui scadono gli organi provinciali vigenti.

Dall’1 luglio al 30 settembre 2014 il comitato istitutivo subentra agli organi della Provincia di Firenze e, successivamente, dall’inizio di ottobre all’1 novembre il sindaco del comune capoluogo esercita le funzioni degli organi della città metropolitana. Contemporaneamente, il comitato istitutivo indice le elezioni del consiglio metropolitano, che sarà composto da 18 membri. Scadenzario 2014 Province Al momento della approvazione del provvedimento, il Presidente in carica della Provincia è tenuto a convocare i sindaci del territorio per l’elezione del nuovo presidente e indice le elezioni del rinnovo del consiglio, il cui limite è previsto per il 7 luglio 2014.

Qualora non si verificasse, gli organi in carica sono prorogati fino alla data di insediamento del nuovo presidente. Entro 6 mesi dall’elezione del nuovo presidente deve poi essere approvato lo Statuto.

In evidenza