Stibbert Firenze: Tessuti dall’Asia Centrale all’Africa Mediterranea

Museo Stibbert, 16 dicembre 2013 – 26 gennaio 2014

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 dicembre 2013 14:10
Stibbert Firenze: Tessuti dall’Asia Centrale all’Africa Mediterranea

Nell’ambito del programma della Festa della Toscana 2013, lunedì 16 dicembre alle 17.30 presso il Museo Stibbert (Via Stibbert 26 – Firenze) si inaugura una mostra di grande fascino: “Mondi a confronto: tessuti dall’Asia centrale all’Africa mediterranea”, che espone spettacolari abiti che vengono dai paesi asiatici e del Nord Africa, realizzati in tessuti coloratissimi e preziosi, conservati nelle raccolte del Museo Stibbert, e normalmente non esposti al pubblico. Ad inaugurare la mostra saranno il Direttore del Museo Stibbert Enrico Colle, il Consigliere segretario dell’Ufficio di presidenza del Consiglio Regionale Marco Carraresi e il presidente della Commissione cultura Nicola Danti. Il Museo Stibbert è caratterizzato da collezioni estremamente varie sia per tipologia che per provenienza, che testimoniano culture di origine europea, ma anche asiatica e africana.

In tutto il bacino del Mediterraneo e con i paesi del Vicino Oriente, gli scambi tra culture diverse hanno provocato attraverso i secoli reciproche influenze nella realizzazione delle opere. L’abbigliamento testimonia un modo di vivere diverso, ma anche lo stesso gusto per la ricchezza dei materiali e le lavorazioni preziose. Con l’esposizione di opere collezionate da Frederick Stibbert, si mettono a confronto culture nate sulle coste del bacino del Mediterraneo e nei Paesi del vicino e medio Oriente, evidenziando la modernità della scelta culturale del collezionista ma suggerendo anche la riflessione su temi di grande attualità, quali il rispetto delle culture diverse e la ricchezza di stimoli che nasce dal confronto con l’altro da noi. Molti dei territori dai quali provengono le opere sono gli stessi dai quali oggi partono i flussi migratori che raggiungono il nostro paese e vanno a radicarsi anche nel tessuto sociale della nostra regione, modificando la struttura tradizionale e imponendo il confronto tra etnie diverse ma conviventi. La visita della mostra allestita si configura quindi come una sorta di viaggio attraverso terre lontane e nello stesso tempo così vicine alla nostra realtà toscana.

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