Sciopero operai edili, anche da Firenze per corteo a Roma il 13 dicembre

8 ore di sciopero nazionale di settore.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 dicembre 2013 19:12
Sciopero operai edili, anche da Firenze per corteo a Roma il 13 dicembre

Firenze 10.12.2013.- La rottura delle trattative con Ance e Coop per il rinnovo del CCNL dell'edilizia avvenuta il 21 novembre scorso a causa delle proposte irricevibili che le controparti hanno presentato alle OO.SS porta i lavoratori edili all'unico atto possibile davanti a tali e gravi atteggiamenti, 8 ore di sciopero nazionale di settore. 'Almeno 600 lavoratori partiranno dalla Toscana in pullman e treno per la difesa del CCNL, per un adeguato aumento salariale senza ledere il diritto all'anzianità professionale edile (APE), in un mestiere per sua natura caratterizzato dalla discontinuità e dalla mobilità lavorativa', sostiene Giulia Bartoli, segretario della Fillea Cgil Toscana. Continua Ottavio De Luca Segretario Filca Cisl 'i lavoratori edili scioperano per la difesa dei diritti, per un lavoro sicuro e di qualità rifiutando la logica che la crisi si contrasta riducendo i costi e aumentando la precarietà'. Queste in sintesi le richieste che porteranno il 13 dicembre nelle piazze di Milano, Roma, Napoli e Palermo migliaia di lavoratori dell'edilizia.

'Siamo sempre disponibili a rinnovare il CCNL ma in linea con gli accordi gia realizzati da Feneal Filca Fillea nei comparti del cemento, lapidei, laterizi e manufatti, legno, piccole e medie imprese edilizia', interviene Ernesto D'Anna Segretario Feneal Uil, 'nel rispetto della nostra delegazione trattante ritirando proposte provocatorie come l'aumento salariale a 0 Euro' Segretari Regionali di Fillea, Filca e Feneal alzano la voce 'in questa trattativa le controparti hanno rappresentato tutte le loro contraddizioni facendo poi emergere la parte più conservatore e miope che vuole uscire dalla crisi ridimensionando il ruolo del CCNL, della contrattazione di secondo livello, della bilateralità , dei diritti dei lavoratori e delle regole necessarie ad una trasparente e corretta competizione.

Quella parte che si ricorda dei presupposti degli Stati Generali solo nei tavoli istituzionali e nelle iniziative pubbliche e chiede una flessibilità esasperata aumentando la percentuale di tempi determinati e introducendo il lavoro intermittente, quella che vuole cancellare la responsabilità in solido, che rappresenta una conquista di legalità. I Sindacati Toscani degli edili saranno presenti anche nella manifestazione confederale di sabato 14 a Firenze, le due iniziative sono inscindibili, per far ripartire un settore oggetto di una profonda trasformazione serve un strategia di sviluppo, servono scelte coraggiose e investimenti anche per favorire un modello di edilizia basato su qualità e sostenibilità assenti nella legge di stabilità.

Ai lavoratori sono già stati chiesti enormi sacrifici e stanno pagando un prezzo altissimo nella crisi, l'edilizia toscana ha perso circa 28 mila lavoratori in 5 anni, l'utilizzo degli ammortizzatori cresce a ottobre più del 30% rispetto al 2012, nessuna inversione di marcia, nessuna ripresina, servono risposte serie.

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