Lavoro sommerso, blitz dei militari nei capannoni industriali attorno a Firenze

Continuano i controlli congiunti nei “capannoni alveare”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 dicembre 2013 14:06
Lavoro sommerso, blitz dei militari nei capannoni industriali attorno a Firenze

Anche nei giorni scorsi la Guardia di Finanza di Firenze, coadiuvata da Polizia di Stato, Carabinieri, funzionari ed operatori dell’Azienda Sanitaria fiorentina ed empolese, Direzione Territoriale del Lavoro, dell’INAIL, dell’INPS, tecnici dei Vigili del Fuoco e della Polizia Municipale di Calenzano, ha eseguito una serie di controlli a capannoni nelle zone industriali di Calenzano ed Empoli. 80 le persone complessivamente impiegate. Questo l’esito delle attività ispettive: in Calenzano, sono stati controllati 3 capannoni dove operavano 3 ditte tutte gestite da un’unica famiglia cinese (2 intestate al marito ed 1 alla moglie).

Nelle tre aziende che producono minuteria metallica per le grandi griffe, erano impiegati 111 lavoratori (cittadini di origine cinese, alcuni senegalesi e 2 italiani). Di questi, 22 sono risultati in nero (cinesi e senegalesi) e 89 sono le posizioni irregolari riscontrate. I controlli della Direzione Territoriale del Lavoro, dell’INPS e dell’lNAIL hanno portato all’irrogazione di sanzioni amministrative per € 238.500, mentre l’ASL ha comminato € 40.000 di sanzioni per le condizioni di sicurezza e di igiene dei macchinari, degli spogliatori e dei servizi.

Infine i NAS dei Carabinieri hanno sottoposto a sequestro 1.600 kg di prodotti alimentari (vegetali ed animali) e due locali abusivi adibiti rispettivamente a cucina e magazzino sprovvisti delle previste autorizzazioni. I Vigili del Fuoco hanno rimosso n. 4 bombole di GPL e stanno vagliando le posizioni relative alle certificazioni antincendio; in Empoli – località Brusciana, è stato sottoposto a controllo un capannone dove sono presenti 9 ditte, che producono articoli in pelle, gestite da cittadini cinesi.

Sei di queste sono risultate irregolari nella gestione del personale di cui una anche per la produzione di merce contraffatta. All’interno del capannone erano intenti a lavorare 70 operai tutti di origine cinese, molti dei quali vivevano all’interno dell’immobile, con letti di fortuna ricavati in soppalchi. 36 i lavoratori risultati in nero di cui 3 clandestini. Sono state rimosse dai Vigili del Fuoco 7 bombole di GPL e disattivata la fornitura di gas. L’ASL ha rilevato varie violazioni in materia di sicurezza del lavoro. Sono stati sottoposti a sequestro 2 punzoni, 15 macchine, 471 borse e 17 kg di accessori metallici recanti marchi industriali falsi “Prada” e “Gucci”.

2 i cinesi denunciati all’Autorità Giudiziaria: uno per produzione di merce contraffatta e l’altro per aver assunto personale clandestino. Dall’inizio dell’anno, il dispositivo dei controlli ai cc.dd. “capannoni alveare”, grazie alla collaudata sinergia tra le Istituzioni competenti per materia, è stato attivato in numerose occasioni, controllando ditte che operano prevalentemente nel settore del confezionamento di abbigliamento ed accessori gestite da cinesi. E’ stata riscontrata la presenza di 133 lavoratori a nero, 95 irregolari e 14 clandestini.

Emesse 12 richieste di provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale ai sensi dell’art. 14, del d.lgs. 81/2008 (impiego di personale non risultante dalla documentazione obbligatoria in misura pari o superiore al 20% del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro all’atto del controllo) e 9 ordinanze di cessazione immediata delle attività lavorative e/o i sequestri per mancanza dei requisiti igienico – sanitari e delle norme di sicurezza. Nel corso del 2013 la Guardia di Finanza di Firenze ha eseguito 82 ispezioni dirette al contrasto del lavoro nero, con controlli operati presso i mercati rionali, esercizi commerciali, nonché in occasioni di fiere, sagre, notte bianca, concerti.

Complessivamente sono stati individuati 375 lavoratori in nero, 117 irregolari e 28 clandestini.

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