Blitz Rossi sul regionale Montevarchi - Firenze, trova anche posto a sedere

Il presidente Enrico Rossi ha preso oggi una iniziativa di cui aveva parlato nei giorni scorsi: cominciare un tour sul trasporto regionale su ferro per verificare di persona, in incognito, le condizioni quotidiane di viaggio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 dicembre 2013 13:35
Blitz Rossi sul regionale Montevarchi - Firenze, trova anche posto a sedere

FIRENZE - Dalle visite senza preavviso ai pronto soccorso (quando era assessore alla sanità) ai viaggi in incognito (da presidente) sui treni dei pendolari. Il presidente Enrico Rossi ha preso oggi una iniziativa di cui aveva parlato nei giorni scorsi: cominciare un tour sul trasporto regionale su ferro per verificare di persona, in incognito, le condizioni quotidiane di viaggio di milioni di cittadini, manifestare attenzione per le esigenze dei pendolari e rivendicare quella che ha chiamato "giustizia ferroviaria", tenendo "il fiato sul collo" a Trenitalia. La verifica di oggi ha avuto come oggetto il treno regionale che di prima mattina dal Valdarno arriva a Firenze, un Vivalto a due piani, in questo caso in condizioni dignitose e stamani pure puntuale.

La presenza di Rossi ha suscitato tra i viaggiatori non poca sorpresa, in sala di attesa, sulla banchina e all'interno del treno. Non sono mancati saluti, domande, commenti. "Mi hanno detto i miei compagni di viaggio - ha detto il presidente una volta sceso alla stazione di Campo di Marte - che stamani è andata un po' meglio del solito quanto a puntualità, ma resta il problema del sovraffollamento e delle interferenze con i convogli dell'alta velocità. Se poi alla prossima nevicata i treni si bloccheranno, la Regione Toscana...

si inquieterà. Ormai sappiamo tutto di serpentine e di altri sistemi in caso di gelo: facciano come credono meglio - ha detto riferendosi alle Ferrovie dello Stato - ma non tollereremo altri blocchi come quelli dello scorso inverno". Nella tratta Montevarchi-Firenze il presidente Rossi, che era accompagnato dall'assessore ai trasporti Vincenzo Ceccarelli, ha anche incontrato, del tutto casualmente, amministratori locali come la vicesindaca di Montevarchi Elisa Bertini (anche lei pendolare) e il portavoce dei pendolari del Valdarno, Maurizio Da Re.

Uno dei punti critici emersi è stato il rientro da Firenze nel pomeriggio, perchè l'incrocio con i tanti treni dell'Alta velocità fa ritardare i treni dei pendolari sulla linea veloce. "Le ferrovie sono in ritardo nella consegna dei nuovi treni - ha poi ricordato il presidente - Avrebbero dovuto consegnarci 150 carrozze entro la metà del 2013 invece ad oggi solo 80 e altre 11 arriveranno, dicono, entro questo mese". Infine la promessa: "Continuerò con questi viaggi sui treni dei pendolari anche nelle altre linee della regione". "Caramba, che sorpresa" ha detto sottovoce, come battuta, il portavoce del comitato pendolari Valdarno Direttissima, Maurizio Da Re, quando stamani ha visto, per caso, il presidente Rossi e l'assessore Ceccarelli a bordo del Vivalto 6604. "Mi aspettavo di vedervi in Valdarno lunedì 16 dicembre per l'inaugurazione del Vivalto nuovo e della settimana carrozza aggiunta - ha detto Da Re a Rossi, presentandosi - invece siete venuti prima per vedere se tutto il clamore che avevamo fatto sul sovraffollamento era vero o meno? E avete avuto pure fortuna perchè stamani il treno è meno sovraffollato, con persone in piedi ma non strette come sardine!".

Il portavoce dei pendolari è riuscito a scambiare poche battute, visto che il treno stava per arrivare a Campo di Marte, dove sarebbe sceso, ma ha posto tre questioni: sovraffollamento, interferenze dei treni dell'Alta Velocità e un tavolo tecnico per individuare le possibili soluzioni. Rossi ha fatto cenno alla possibile velocizzazione della linea lenta per Pontassieve, così da eliminare le interferenze AV sulla direttissima. "L'ho immediatamente escluso - afferma Da Re - perchè i tempi di percorrenza sarebbero comunque maggiori di quelli sulla DD, perchè così i treni regionali veloci interferirebbero con i treni lenti del Valdarno e della Valdisieve, perchè l'uso dei regionali è previsto negli accordi sull'AV di questi ultimi 20 anni, e infine - conclude Da Re - perchè l'uso della DD è un diritto irrinunciabile del Valdarno acquisito durante la sua costruzione per l'impatto ambientale avuto e che continua ad esserci in fatto di rumore!". "Arrivato a Firenze Campo Marte in orario.

Treno sovraffollato, anche se, mi dicono, un po' meno del solito. Dalla stazione di Figline solo posti in piedi. Ho incontrato la vicesindaco di Montevarchi Elisa Bertini (anche lei pendolare) e sempre casualmente il portavoce dei pendolari del Valdarno, Maurizio Da Re. Voglio fare questo giro, in incognita, nelle tratte toscane per capire e vedere direttamente pregi e difetti del trasporto regionale per poter sostenere al meglio una pressione su Trenitalia, sul rispetto degli orari, sulla fornitura dei nuovi treni, sugli interventi da realizzare per migliorare il servizio.

Fino ad oggi si sono spesi miliardi per l'alta velocità e solo spiccioli per i pendolari: uno squilibrio che deve essere corretto. Questo è l'obiettivo e voglio arrivare fino in fondo" è il commento di Rossi su Facebook. «Stamani il Presidente Rossi e l’Assessore Ceccarelli erano sul famigerato treno 6604 sulla linea Arezzo-Valdarno-Firenze: evviva. Fortunati loro, perché stamani, a differenza di lunedì scorso, il convoglio era sostanzialmente in orario. Se portano così bene verrebbe da chiedergli di riprendere quel treno tutte le mattine come fanno i pendolari» così Stefano Mugnai, consigliere regionale PdL e pressoché quotidiano utilizzatore della tratta ferroviaria Arezzo-Valdarno-Firenze.

«Se la buona sorte ha accompagnato governatore e assessore, meno fortuna hanno avuto i pendolari che oggi, sempre sulla stessa tratta, intendevano prendere il treno 3152 diretto a Firenze Santa Maria Novella e che passa dal Valdarno intorno alle otto: 50 minuti di ritardo, nonostante gli annunci ne indicassero 35. La conseguenza, oltre all’inevitabile ritardo con cui è iniziata la giornata lavorativa e di studio di centinaia di aretini e valdarnesi – prosegue Mugnai – è stata che il treno successivo - l’11682 - che fra l’altro aveva alcune vetture con il riscaldamento spento, è stato preso d’assalto anche da coloro che avrebbero preso il convoglio precedente: una sorta di frigorifero su rotaia riscaldato in parte solo dall’effetto “capannuccia” delle tante persone ammassate.

Insomma – incalza il consigliere regionale - un nuovo viaggio delle speranza. Siamo solo al mercoledì, ma la settimana ha già regalato ritardi record ai pendolari di questo tratta: ad esempio lunedì il treno 6726 diretto a Santa Maria Novella era dato con 100 minuti di ritardo. Insomma niente di nuovo sotto il sole. Il paradosso è che sempre questa settimana la Regione ha pubblicato i dati sul bonus per i ritardi nelle varie tratte regionali relativi a ottobre: ebbene nonostante i disagi che anche ad ottobre i valdarnesi e gli aretini hanno subito, questa tratta è risultata una delle migliori, registrando un coefficiente lontanissimo da quello previsto per vedersi riconosciuto il bonus.

Una vera beffa», conclude Mugnai.

Notizie correlate
In evidenza