Routine is Fantastic, stendardo a Palazzo Vecchio

Esposto questa mattina al balcone di Palazzo Vecchio a Piazza della Signoria di Firenze lo stendardo dedicato alla campagna dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite (UNHCR) con l’obiettivo di portare sostegno a 20 milioni di donne

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 novembre 2013 13:37
Routine is Fantastic, stendardo a Palazzo Vecchio

Dall’11 novembre al 5 dicembre si può sostenere l’UNCHR con un sms solidale al 45507 Il Comune di Firenze aderisce alla seconda edizione di ROUTINE IS FANTASTIC, la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) che quest’anno ha l’obiettivo di portare un sostegno concreto ai milioni di donne (rifugiate, apolidi, rimpatriate) che nel mondo rappresentano la parte più debole di popolazioni colpite da guerre o calamità naturali.

Dall’11 novembre al 5 dicembre si può sostenere l’UNCHR con un sms solidale al 45507 Firenze, 18 novembre - Esposto questa mattina al balcone di Palazzo Vecchio a Piazza della Signoria di Firenze lo stendardo dedicato a Routine is Fantastic, la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite (UNHCR) che ha l’obiettivo di portare sostegno a 20 milioni di donne nel mondo rifugiate. L’esposizione dello stendardo e’ avvenuta alla presenza di Matteo Renzi Sindaco di Firenze, Stefania Saccardi Vicesindaco di Firenze e Laurens Jolles Delegato per il Sud Europa dell’UNHCR. L’iniziativa, resa possibile grazie al sostegno del Comune di Firenze, vuole contribuire al coinvolgimento dell'opinione pubblica per focalizzare l'attenzione di cittadini e istituzioni sulla necessita’ di dare un aiuto concreto a 20 milioni di donne e bambine rifugiate. “Ci teniamo a ringraziare Il Comune di Firenze e il Sindaco Matteo Renzi per il sostegno concesso alla campagna Routine is Fantastic - spiega Laurens Jolles, Delegato per il Sud Europa dell’UNHCR.

La campagna ha l’obiettivo di restituire una normalità a chi ha perso tutto, come le donne e alle bambine rifugiate. Private della protezione e della loro famiglia, le donne in fuga da conflitti lasciano alle loro spalle padri, mariti e fratelli, affrontano lunghi viaggi per cercare rifugio fuori dai confini del proprio Paese. Sono accompagnate in questo esodo forzato dallo spettro della violenza. Basta un piccolo gesto di generosità per portare loro un aiuto concreto” Sono oltre 7 milioni le donne rifugiate nel mondo.

Quasi 1 milione di donne ha subìto violenza sessuale e abusi nei 5 paesi nei quali si sono consumate alcune fra le più gravi crisi umanitarie degli ultimi anni. 287 mila donne, 1 ogni 2 minuti, muoiono ogni anno nel cercare di dare alla luce il proprio figlio; fino ad oggi l’OMS stima che tra i 100 e i 140 milioni di donne abbiano subìto durante l’infanzia mutilazioni genitali femminili, che aumentano notevolmente il rischio di perdere la vita, soprattutto al momento del parto. Le donne rifugiate affrontano tutto questo mentre sono madri, insegnanti e capofamiglia. Dall’11 novembre al 5 dicembre 2013 è possibile aiutare le donne e le bamine rifugiate a ritornare a vivere una quotidianità in cui sentirsi protette e al sicuro.

Basta inviare un sms da 2 euro al 45507 da cellulari TIM, Vodafone, WIND, 3, PosteMobile, CoopVoce e Noverca o da rete fissa TWT, oppure 5 e 10 euro per ciascuna chiamata fatta sempre al 45507 da rete fissa Telecom Italia, Infostrada e Fastweb. In particolare, i fondi raccolti dall’UNHCR andranno a beneficio di 20 milioni di donne e bambine in 99 paesi e riguarderanno principalmente: la salute riproduttiva (infezioni legate al ciclo mestruale, alle mutilazioni dei genitali, al parto e alle sue possibili complicazioni, alla trasmissione dell’HIV); la sicurezza (violenza sessuale usata durante i conflitti come arma di guerra, rischio di rapimento e schiavitù, matrimonio/ gravidanza forzata, soprusi sul lavoro o nelle attività quotidiane); l’inclusione sociale (accesso all’istruzione, alla formazione tecnico-professionale, alla registrazione e alla documentazione al fine di evitare soprusi).

In evidenza