Le sculture morbide di Marlene Mangold al Knit Café

La nota artista fiorentina presenta alcune delle ultime sculture- installazioni alla libreria Ibs in via de' Cerretani, al Duomo.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 novembre 2013 20:19
Le sculture morbide di Marlene Mangold al Knit Café

Grande successo dell'artista Marlene Mangold per l'esposizione di sculture realizzate con tessuto e un pomeriggio di laboratorio dove un pubblico molto interessato ha imparato a realizzare, dei bei gufetti bianchi, sculture "morbide" realizzate con i tessuti più diversi. Al Knit Cafè, della Ibs di Firenze, Marlene Mangold ha presentato oggi pomeriggio, 11 novembre, e saranno visibili per due settimane, i “Piccioni in libreria”, un gruppo di 25 volatili che appesi alla balconata che circonda il salone centrale della libreia fiorentina guardano i visitatori e i lettori seduti nelle poltroncine blu; le cornici dorate che incorniciano gli specchi come lo “Specchio di Biancaneve” e gli “Altarini” con allusioni cinematografiche, letterarie e artistiche dei personaggi che Marlene Mangold ama di più come Aldo Mondino, Marcel Duchamp e Maria Pagnini. Marlene Mangold è nata a Basilea, Svizzera.

Nel 1965 si trasferisce a Firenze, dove vive e lavora. Dopo diversi anni di sperimentazione artistica, come pittura, ceramica e cartapesta, negli anni 70 scopre il tessile. All’inizio si trattava di tessuti di seconda mano con le quali costruiva bambole/marionette e burattini. La sua predilezione per il tessile è dovuto a tantissimi motivi come la varietà infinita di colori - consistenza - duttilità - leggerezza - morbidezza etc. etc . In quegli anni si interessa molto alla storia e la tecnica dei quilt, anche se l’ispirazione maggiore deriva dal bassorilievo. Nel 1993 ha presentato il primo lavoro realmente impegnativo al Museé d’Art et d’Histoire a Neuchatel (Ch), per una mostra sul Patchwork Contemporain en Suisse.

Si chiamava “Saluti da Firenze” e consisteva in 21 “cartoline” del formato di 35 x 24 cm. con ritratti e panorami della città. Alcune “cartoline” rappresentano l’annunciazione di Leonardo, il Don Garzia di Bronzino, il David di Michelangelo e ancora il Ponte Vecchio, il Duomo, il Cestello. Con la stessa tecnica riproduce i tondi degli Innocenti di Della Robbia e delle doppie pagine con dei ritratti rinascimentali. Nel 2000 è nata la collana “L’appetito vien guardando” con le ricette sotto forma di “sculture morbide” e come base le ricette di autori che si occupavano di cucina - tipo Montalban, Allende, Freud, Spoerri. Continua con una serie di libri dedicati a scrittori che ama, come Calvino, Campanile e Jehoshua. Successivamente, sempre come sculture morbide, realizza tutta una serie di dolci, dal primissimo “Buffet freddo” presentato da Eugenio Miccini per una mostra dal titolo “Oltre il giardino”. Hanno fatto seguito il “Pranzo di Natale” da Antonella Pratesi con tanto di panforte, ricciarelli, panettone e bottiglie di spumante, tutto eseguito a tutto tondo e life size, e il tavolo apparecchiato per la mostra “Artigianato e Palazzo” con baccelli e pecorino, gelati, galantina, cocomero e torte alla frutta. I dolci che si conservano per sempre, con il loro potere seduttivo, hanno avuto il loro momento di gloria nelle vetrine della Libreria Seeber in occasione della presentazione del libretto “Cioccolato amore mio” Ed.

Morgana. Anche “I salati”, hanno avuto un ruolo importante, come il “Mortadellabook” del 2000 e la mostra “La carne è debole” nella Antica Macelleria Cecchini , a Panzano in Chianti, dove ha presentato in “offerta speciale” un assortimento di carne, degno di un banco di macelleria dei nostri supermercati. I cani, animali che ama da sempre sono nati ufficialmente durante la mostra “Artigianato e Palazzo” nel 2010, da lì è partita la mostra “Oh my dog” da Aprosio. Mentre le volpi, sono nate da una sua “volpite acuta” durata per tre inverni di seguito. Cecilia Chiavistelli

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