Cig in deroga: né soldi, né lavoro. Preoccupanti imprevisti e poche probabilità

L'assessore Simoncini esprime la "Regioni costrette a bloccare le autorizzazioni per mancanza di fondi, mentre aumentano i lavoratori che aspettano da mesi l'indennità"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 novembre 2013 14:32
Cig in deroga: né soldi, né lavoro. Preoccupanti imprevisti e poche probabilità

FIRENZE – Dall'incontro sulla cassa integrazione in deroga, svoltosi ieri fra le Regioni - coordinate dall'assessore toscano Gianfranco Simoncini- e il sottosegretario al lavoro Dell'Aringa è emerso un solo dato certo: a giorni sarà emanato il decreto, fermo da agosto, che stanzia 500 milioni. "Per il resto è stato solo ribadito l'impegno, del tutto insufficiente rispetto alle necessità, di stanziare ulteriori 330 milioni per il 2013, ma senza nessuna certezza sui tempi. Per il 2014, la proposta è di 1,6 miliardi". Così l'assessore Simoncini esprime la "forte insoddisfazione sulle riposte per il 2013 che rafforzano la preoccupazione delle Regioni, molte delle quali si sono viste costrette a bloccare le autorizzazioni per mancanza di fondi, mentre aumentano i lavoratori che aspettano da mesi l'indennità".

Sugli esiti dell'incontro fra governo e Regioni, l'assessore al lavoro Gianfranco Simoncini infomerà domani, venerdì 8 novembre, le parti sociali toscane nel corso della Commissione regionale tripartita, un tavolo di concertazione per la definizione delle politiche del lavoro del quale fanno parte sindacati e associazioni di categoria. La riunione è fissata per domani alle 11.30 nella sede dell'assessorato in via Pico della Mirandola 26, a Firenze. "Chiederò alle parti sociali di valutare come affrontare una situazione – spiega Simoncini – insostenibile dal punto di vista sociale.

L'arrivo dei fondi già stanziati ci consentirà a malapena di coprire le domande arrivate fino a fine giugno, mentre da quanto preannunciato ieri sappiamo fin da ora che non saremo in grado di far fronte al fabbisogno, continuando a lasciare senza reddito migliaia di lavoratori e costringendo le aziende a licenziare". Piena solidarietà dell’amministrazione comunale di Sesto Fiorentino ai lavoratori delle manutenzioni del centro meccanizzazioni postali (Cmp) di via Pasolini da giorni in sciopero per difendere il posto di lavoro.

Questa mattina il sindaco Gianni Gianassi e l’assessore all’economia Roberto Drovandi hanno incontrato una delegazione di lavoratori sotto al palazzo comunale, nel corso di un presidio organizzato dalla Fiom Cgil. Motivo della protesta è la gara nazionale indetta da Poste Italiane al massimo ribasso per la manutenzione e la sicurezza dei macchinari che smistano la corrispondenza, con la conseguente riduzione del personale specializzato in servizio da anni. “È grave che un’azienda in gran parte di proprietà dello Stato assegni un servizio senza prevedere nessuna clausola sociale a difesa dei lavoratori - ha commentato il sindaco Gianassi - da parte nostra faremo tutto il possibile per esercitare il massimo della pressione politica e istituzionale su Poste Italiane affinché riveda i termini di una gara nazionale che rischia di mettere in crisi tanti lavoratori riducendo, allo stesso tempo, l’efficienza dei servizi alla popolazione nella consegna della corrispondenza”. Prima visita dell’amministrazione comunale di Sesto Fiorentino anche allo stabilimento della Richard Ginori 1735 dopo il passaggio di proprietà avvenuto nei mesi scorsi.

Ieri il sindaco Gianni Gianassi e l’assessore all’economia Roberto Drovandi hanno visitato la fabbrica di viale Giulio Cesare e si sono intrattenuti sulle politiche di sviluppo dell’azienda con la vicepresidente di Gucci Richard Ginori, Micaela Le Divelec, e con il controller Stefano Marcon

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