Protesi al cobalto, Regione Toscana vota obbligo di informare i pazienti

L’Assemblea ha votato all’unanimità la mozione proposta da Marina Staccioli (FdI). In Toscana oltre 800 casi di trapianto, solo 60 sono stati avvisati e operati di nuovo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 novembre 2013 17:27
Protesi al cobalto, Regione Toscana vota obbligo di informare i pazienti

Firenze – “Ogni singolo paziente trapiantato deve essere informato sulla tipologia di protesi che è stata usata, sui rischi cui va incontro e sull’eventualità di un ulteriore trapianto”. Questo il dispositivo contenuto in una mozione presentata dalla consigliera Marina Staccioli (FdI) e votata all’unanimità dal Consiglio regionale. Il testo ripercorre dieci anni di casi (dal 2001 al 2011) nel corso dei quali sono stati effettuati 12mila 826 interventi per un totale di 13mila 600 impianti di protesi all’anca.

“Di questi – si legge nella mozione – 808 erano di tipo ASR commercializzato da DePuy, ritirato dal commercio a causa dell’anomalo deterioramento che provocava la dispersione di cobalto nel sangue”, solo 60 sono stati avvisati e operati di nuovo. Secondo l’aggiornamento dei dati derivanti dal monitoraggio della Regione, il “numero degli espianti e delle sostituzioni delle protesi è in aumento” così come sono in crescita gli “interventi di espianto di protesi ‘metallo su metallo’ di marca diversa da DePuy”.

Dati che “confermano l’alta preoccupazione per lo stato di salute dei cittadini coinvolti” ha osservato Staccioli. Il Consiglio regionale ha invece respinto due altre mozioni presentate dal gruppo Fratelli d’Italia. Una riguardava il trasferimento del distretto sanitario di Forte dei Marmi, l’altra riferita alla necessità di realizzare la terza vasca di depurazione dell’impianto di Querceta (Lu). Una terza mozione, invece, presentata dalla stessa consigliera Staccioli e che intende affrontare l’emergenza lupi e ibridi in provincia di Grosseto, è stata rinviata alla commissione competente su suggerimento del consigliere Marco Spinelli (Pd): “La situazione è molto problematica e richiede di essere affrontata nel modo giusto” ha osservato.

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