A Firenze spariscono i negozi, ma è guerra tra grande e piccola distribuzione

Vecchi contenitori della periferia verso la destinazione ad aree commerciali, Confcommercio: "Dobbiamo consentire al centro storico di mantenere un alto livello di attrattività"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 ottobre 2013 17:45
A Firenze spariscono i negozi, ma è guerra tra grande e piccola distribuzione

Il capoluogo della Toscana si svuota di negozi, nel centro storico di Firenze numerose le vetrine oramai spente tra "Cedesi Attività" "Affittasi" e "Vendesi". Nonostante questo si dibatte in merito all'ampliamento di locali ora abitativi che potrebbero essere destinabili alla grande distribuzione. Al tempo stesso in periferia si vanno svuotando fabbriche e vecchi contenitori sociali come circoli, cinema ecc. che potrebbero rientrare in un piano di sviluppo commerciale dell'area vasta. "Vogliamo il rispetto delle norme stabilite dalla Regione Toscana in materia di commercio affinchè, in un libero mercato, tutte le componenti del sistema della distribuzione commerciale abbiamo le stesse regole e le stesse possibilità di crescere e svilupparsi, pensando comunque che l’attuale congiuntura economica negativa possa essere superata quanto prima e che al più presto possano riprendere a crescere i consumi" E’ questo il commento di Jacopo De Ria, Presidente di Confcommercio Firenze, alla bozza sulle modifiche al piano del commercio che è stata discussa nel corso dell’audizione in 2° Commissione Consiliare del Comune di Firenze. "Crediamo da sempre che le amministrazioni comunali abbiamo il compito, con le loro scelte, di garantire uno sviluppo equilibrato del mercato e con questa logica abbiamo già fatto presente di essere contrari alla proposta dal Comune di Firenze, di consentire l’ampliamento delle medie strutture di vendita in edifici/unità immobiliari a destinazione commerciale NON esistente, perché priva di ogni qualsiasi logica e contraria alle disposizioni della legge sul commercio della Regione Toscana. Abbiamo inoltre chiesto all’Amministrazione Comunale: di procedere, come previsto dalla legge regionale sul commercio, ad individuare modalità e criteri per conseguire la destinazione d’uso funzionale per le medie strutture di vendita; di sospendere l’adozione del provvedimento sulle modifiche al piano del commercio fino a quando non sarà adottata la pianificazione urbanistica, per evitare che nella differente tempistica di approvazione si possano vanificare gli effetti della stessa pianificazione; in considerazione allo spostamento delle funzioni cui stiamo assistendo, dal centro della città verso nord, di aprire un confronto con le Associazioni di categoria del commercio, in merito alla destinazione d’uso da dare ai numerosi contenitori (ex cinema o complessi architettonici pubblici) che sono già vuoti o lo saranno a breve, al fine di consentire al centro storico di mantenere un alto livello di attrattività. Richieste, conclude De Ria, a nostro avviso di pieno buonsenso che auspichiamo davvero possano essere accolte dall’Amministrazione Comunale.

Notizie correlate
In evidenza