Nonno raccontami: tornano i “libri bianchi”

Il diario della nonna ha intanto superato le 4 mila copie

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 ottobre 2013 14:45
Nonno raccontami: tornano i “libri bianchi”

Da oggi, , giorno della Festa dei Nonni, i nipoti d’Italia troveranno una nuova sorpresa in libreria: è Nonno raccontami (pp. 144, euro 10), seconda uscita nella serie dei “libri bianchi” dell’editrice fiorentina Sarnus. Il precedente album, uscito a maggio e dedicato alla nonna, ha superato le 4 mila copie, facendo il suo ingresso nelle classifiche nazionali a un mese dalla pubblicazione. Nonno raccontami ricalca e allo stesso tempo sviluppa il suo illustre precedente, con un’impostazione differente studiata appositamente per ricostruire la vita, sempre unica e affascinante, del nostro avo più speciale.

È una semplice idea: un quaderno a righe con alcune domande che servono da guida per rompere il ghiaccio e cominciare a compilare. Presenta nuove domande e molti spazi bianchi che aspettano solo di essere riempiti con appunti, alberi di famiglia e foto, per formare un percorso attraverso le varie fasi di una vita e i momenti che l’hanno segnata: la nascita, i luoghi dell'infanzia, i momenti di vita comune in famiglia, per poi passare alla scuola, all’adolescenza, al primo lavoro. I momenti belli, come il matrimonio o il viaggio di nozze, e quelli più dolorosi, che spesso riguarderanno la guerra, si uniranno in un racconto appassionante e autentico come solo le memorie raccolte “in presa diretta” possono esserlo.

Ai vari episodi, che si intrecceranno con importanti eventi della nostra storia, si affiancheranno riflessioni, pensieri e rimembranze, completando un quadro che ci farà conoscere meglio una persona di cui spesso non sappiamo abbastanza. “Questo libro”, spiega l’editore Antonio Pagliai, “ci ricorda l’enorme valore della memoria storica, di cui i nostri parenti sono la testimonianza vivente. In tempi in cui siamo inondati di informazioni, di cui molto spesso resta poco o niente, abbiamo l’occasione di costruire e conservare un testo scritto a mano con un’impronta personale, traccia indelebile di una piccola, grande storia, un’esperienza unica e irripetibile che possiamo tramandare in famiglia e allo stesso tempo portare sempre con noi”. Gherardo Del Lungo

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