70° Anniversario del bombardamento di Firenze

Stamani alle 11,25 i rintocchi della Martinella. La Comunità di Sant'Egidio e il Quartiere 2 promuovono una 'Marcia della Memoria', giovedì 10 ottobre 2013 alle ore 18. A Empoli la presentazione del nuovo libro dello storico Nino Bini

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 settembre 2013 13:38
70° Anniversario del bombardamento di Firenze

Stamani la Martinella, la storica campana sentita da tutti i fiorentini, ha segnato con 10 minuti di rintocchi i 70 anni del primo bombardamento di Firenze avvenuto ilo 25 settembre del 1943. Sulla Torre d'Arnolfo si è svolta una breve cerimonia a cui hanno partecipato il presidente del Consiglio comunale Eugenio Giani, la presiente della commissione pace Susanna Agostini, il consigliere del Pd anche in rappresentanza dell'Aned Andrea Vannucci, il presidente del Q.2 Gian Luca Paoluccci, Michele Brancale della comunita' Sant'Egidio.

Alle celebrazioni del settantesimo anniversario ha aderito anche l'Anpi. la manifestazione solenne nei luoghi della strage si terrà il 10 ottobre e sarà a cura del Q.2. 70 anni dal 25 settembre 1943, quando i bombardamenti degli Alleati su Firenze causarono 215 morti da piazza della Libertà alla zona della stazione di Campo di Marte. In occasione dell'anniversario la Comunità di Sant'Egidio, in collaborazione con il Quartiere 2 del Comune di Firenze, ricorderà quest'evento nel giorno di giovedì 10 ottobre 2013, attraverso una marcia in più tappe da svolgersi nei luoghi colpiti dalla tragedia.

Si è scelta la data del 10 ottobre perché il 25 settembre, in concomitanza con i Mondiali di ciclismo, non sarebbe stato possibile agevolare la viabilità e i movimenti per la manifestazione che oltre al coinvolgimento delle Istituzioni e delle comunità cittadine, vedrà la partecipazione dei Comuni di Pontassieve, Fiesole, e Rufina, che furono colpiti dai bombardamenti nei giorni precedenti e successivi la tragedia di Firenze. Per l'occasione Trenitalia metterà a disposizione una carrozza su un treno che porterà le delegazioni dei Comuni e delle associazioni territoriali nella stazione di Campo di Marte dove saranno accolte dai promotori della marcia.

Alle ore 18 l'appuntamento aperto a tutta la cittadinanza davanti alla stazione, tra viale Mazzini e via Mannelli. Al termine del corteo, in tre tappe, sarà inaugurata una nuova targa per ricordare il 70 esimo anniversario. Sarà presentato venerdì 27 settembre alle 17.00 a Empoli nel Cenacolo del Convento degli Agostiniani (via de’ Neri) il libro dello storico Nino Bini Il Valdarno Inferiore nel 1944 (Sarnus, pp. 328, euro 28). All’incontro, organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Empoli e dall’Archivio storico, interverranno Gabriele Stagni e Paolo Santini.

Saranno presenti l’autore e l’editore. Nino Bini si è concentrato sulla storia recente del suo territorio. Ha pubblicato nel 1991 il volume Empoli, 10 giugno 1940 e nel 1993 Empoli, il giorno di Santo Stefano, riscuotendo notevole interesse non soltanto tra gli specialisti e gli appassionati di memorialistica. Basata su documenti d’archivio e testimonianze orali, oltre che sui ricordi giovanili dell’autore, questa nuova opera ripercorre le vicende che funestarono il Valdarno tra Firenze e Pisa, al pari dell’Italia intera, nel tragico anno 1944 e particolarmente nei mesi in cui il passaggio del fronte determinò l’aggravarsi delle condizioni della popolazione, esposta ad atrocità d’ogni genere, e l’inasprirsi della violenza dei nazifascisti costretti alla ritirata.

La narrazione di Bini, muovendo da Firenze e seguendo il corso dell’Arno, ci accompagna con commossa partecipazione attraverso i luoghi insanguinati dalla barbarie: San Vincenzo a Torri, Mosciano e San Martino alla Palma presso Scandicci, Montelupo Fiorentino, Capraia e Limite, Empoli con Bassa e Gavena, Granaiolo, Fucecchio, San Miniato, Palaia, Calcinaia e il Monte Pisano, Vecchiano e Pisa coi suoi dintorni, senza dimenticare i martiri di Prato che con tanti altri toscani e italiani salirono su un treno per Mauthausen per non fare più ritorno.

L’intento dell’autore è rendere testimonianza di tante ingiuste sofferenze, di consacrare il tributo della memoria a tante vittime innocenti, di rivolgere un invito a sapere, a conoscere, a riflettere a tutti coloro – specialmente i giovani – che rischiano di dimenticare episodi in cui l’uomo ha abdicato alla propria dignità.

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