Caserma Gonzaga, 100mila metri quadri da trasformare. Come? - FOTO -

Le Foto della Caserma abbandonata. Stamani il sopralluogo congiunto delle commissioni urbanistiche di Firenze e Scandicci

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 settembre 2013 16:27
Caserma Gonzaga, 100mila metri quadri da trasformare. Come?  - FOTO -

Centomila metri quadri è il totale dello spazio occupato dalla caserma Gonzaga ex Lupi di Toscana in attività fino al 2008 con alloggi, parcheggi, uffici, luoghi all’aperto in cui esercitarsi, mensa, bagni, etc. Una sorta di città nella città al confine fra Firenze e Scandicci, oggi dismessa e fatiscente, in attesa di rinascere. Un luogo che per molti giovani ha significato un lungo periodo della propria vita e dove, come spesso capitava ai tempi del servizio obbligatorio, nascevano quelle amicizie che durano tutta la vita.

Non è un caso se la Lupi di Toscana suscita sempre grande emozione nei nostri lettori da tutta Italia e vederla ridotta nello stato attuale potrebbe non piacere soprattutto a loro. Lo stato di abbandono, dopo i furti di rame, di mobilia ecc è piuttosto evidente. Le foto di Antonio Lenoci

Centomila metri quadri di cui 30mila coperti e il resto occupato da aree verdi, stradine di collegamento, vecchi impianti sportivi. Potrebbero trasformarsi in alloggi per giovani coppie, parco urbano, attrezzature sportive, servizi.

Del futuro della caserma se ne è parlato stamani durante un sopralluogo congiunto delle commissioni urbanistica del Comune di Firenze insieme all’assessore all’urbanistica Elisabetta Meucci, quella di Scandicci col sindaco Simone Gheri e il vicesindaco e assessore all’urbanistica Alessandro Baglioni insieme a rappresentanti dell’esercito e dell’agenzia del Demanio (direttore regionale Stefano Lombardi insieme a Claudia Cangiotti, Cristina Viviani). “L’housing sociale per giovani coppie – ha detto l’assessore all’urbanistica Elisabetta Meucci - è una delle destinazioni che abbiamo proposto nel Regolamento Urbanistico per quest’area.

Una soluzione per venire incontro all’emergenza abitativa ma che potrà realizzarsi solo quando verrà definito il passaggio con il Demanio. Una soluzione, inoltre, in linea con gli indirizzi del piano strutturale che per la trasformazione degli immobili pervenuti al Comune attraverso il federalismo demaniale prescrive un mix di funzioni garantendo una quota prevalente di housing sociale. Quindi anche per questo luogo il disegno del Regolamento Urbanistico prevederà varie funzioni oltre ad una quota consistente di verde destinata alla realizzazione di campi sportivi e spazi polifunzionali che possono contribuire ad integrare questa parte nel territorio circostante completando e migliorando l’assetto urbanistico dell’intera zona”.

E il presidente della commissione Urbanistica Mirko Dormentoni chiede al “governo di accelerare in modo da poter realizzare un disegno unitario per tutta l’area che comprenda 200 alloggi per giovani coppie, un nuovo grande parco urbano, attrezzature sportive, servizi pubblici e privati per i cittadini di Firenze, di Scandicci e non solo. Questo è solo un esempio di come potrà essere trasformata la grande area della Caserma Gonzaga (ex Lupi di Toscana), un luogo dalle enormi potenzialità.

Oggi le abbiamo potute toccare con mano: con i suoi 30.000 metri quadrati di superficie coperta e i 70.000 di spazio aperto, in gran parte a verde. Questo luogo può diventare una nuova centralità dell'area metropolitana fiorentina, con caratteristiche di città giardino. Insieme al polo ospedaliero e socio-sanitario di Torregalli e del don Gnocchi, insieme alla tramvia che già c'è ed alla nuova viabilità già progettata che verrà, questa zona – ha aggiunto Dormentoni- abbandonerà definitivamente l'etichetta di "terra di confine" per diventare un nuovo centro urbano in cui possiamo realizzare edilizia sociale (appartamenti in affitto calmierato) ma in cui la parola d'ordine deve essere "qualità".

Dormentoni si rivolge al governo chiedendo, tramite gli strumenti del decreto 98/2011 o tramite il "Decreto del Fare" che acceleri le procedure affinché l'operazione di trasformazione sia resa possibile. Da parte nostra dovremo verificare già in sede di adozione del Regolamento urbanistico le migliori destinazioni d'uso che derivino da un disegno unitario di tutta l'area che va da Torregalli a San Lorenzo a Greve, da San Giusto a Soffiano. E questo, per farlo bene, non possiamo chiuderlo nelle nostre stanze ma in una stretta concertazione con le altre amministrazioni dell'area a partire dal Comune di Scandicci e nel confronto con Università, Ordini professionali e tutti coloro che intendono dare un contributo di idee per il futuro della Firenze grande” "La sfida che affascina è costruire un nuovo pezzo di città - dice il Sindaco Simone Gheri - un mix di funzioni, residenza, verde e tanto altro, lungo il percorso della tramvia, in armonia con il territorio circostante.

Per questo motivo l'operazione avrà come protagonisti il Comune di Firenze assieme a Scandicci". E la presidente della commissione di Scandicci Giulia Bartarelli ha aggiunto: “Siamo già alla seconda esperienza di un lavoro condiviso tra le due commissioni. Siamo soddisfatti perché stiamo creando le condizioni per entrare nel vivo con la progettazione di questa area, come altre al confine tra i due Comuni. A partire dalla nostra esperienza sul territorio daremo un contributo concreto nelle scelte che riguardano le funzioni da realizzare; non è un caso che nel nostro Regolamento urbanistico sia espressamente prevista la condivisione con i Comuni circostanti sulle previsioni per le aree di confine". “La visita alla caserma Gonzaga, ex sede dei famosissimi Lupi di Toscana, è stata utile, ma è uno strazio.

Oggi abbiamo visto uno spettacolo desolante. L’immagine dello spreco, dell’incuria, delle mancate decisioni e del trionfo della burocrazia sulla logica. Centomila (100.000 !!!) metri quadrati di sterpi, rovine ed abbandono pluriennale. Una cosa spaventosa. Pensare che nei paraggi di Torregalli è stata di recente costruita una struttura (Don Gnocchi), che poteva benissimo trovarsi laddove oggi c’è una caserma in completo degrado, dà la misura dell’inadeguatezza di ogni livello politico ed istituzionale che sia stato incaricato o se ne sia curato.

Nessuno ha fatto nulla, tutti ne sono corresponsabili. Carte bollate, frasi scritte su inutili atti, proclami sui giornali, promesse gettate al vento. Tutta roba effimera che invece viene fagocitata dalla reale autodistruzione dello stabile. Forse a Roma ci sono più responsabilità che a Firenze, ma dall’uno e l’altro polo decisionale servono fatti e non carte. Pensiamo anche al sentimento di chi, in decenni ben diversi, ha servito la patria in quegli stessi ambienti. Con orgoglio ed onore.

E che oggi assiste desolato alla scomparsa dell’orgoglio e dell’onore di una nazione e di ogni sua forma di guida”.

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