La 29° edizione del Premio Pieve Saverio Tutino

Per il Festival della memoria 19 avvenimenti in 3 giorni, dal 13 al 15 settembre 70 i protagonisti degli appuntamenti in calendario a Pieve Santo Stefano, Arezzo. Il clou domenica, dalle 16.15, con la proclamazione del diario vincitore

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 settembre 2013 21:52
La 29° edizione del Premio Pieve Saverio Tutino

Il momento più atteso a Pieve Santo Stefano, come avviene quasi da trent’anni, sarà quello della domenica pomeriggio, ore 16.15, quando sul palco della 29esima edizione del Premio Pieve Saverio Tutino i protagonisti saranno gli otto diari, scritti da persone comuni, che sono giunti in finale: uno sarà proclamato vincitore tra i vincitori, perché tra storie di vita così straordinarie è veramente difficile stilare classifiche. Sarà il clou di un Premio che si annuncia ricco di eventi e di protagonisti, come testimoniano i numeri della manifestazione. Diciannove tra avvenimenti e appuntamenti distribuiti in tre giorni, dalle 14.00 di venerdì 13 settembre alle 18.00 di domenica 15.

Un seminario, tre mostre, una tavola rotonda, la video presentazione di un progetto turistico, un film, quattro libri, una rivista, uno spettacolo teatrale, l’inaugurazione di un museo, un incontro pubblico con i diaristi, la finale del concorso riservato a scritture autobiografiche, tre premi da attribuire. Circa settanta le persone coinvolte direttamente, a vario titolo, nella presentazione e nello svolgimento degli eventi. Tra questi: cinque registi (cinema, documentario, teatro), undici attori, uno scrittore, un musicista, un autore televisivo, quattro rappresentanti del mondo delle istituzioni e delle fondazioni, quattro giornalisti, otto esponenti del mondo accademico, un’artista verbovisuale, due fotografi, un produttore cinematografico, una promoter della mail art, una social media manager.

Ma soprattutto circa 20 diaristi presenti di persona o attraverso le scritture autobiografiche che hanno trasmesso all’Archivio dei Diari. Più tutti quelli che ci hanno conosciuto negli anni passati e che torneranno a trovarci, più tutti i nostri amici e estimatori, più i nuovi arrivati che accoglieremo a braccia aperte. Tra i nomi dei protagonisti, spiccano quelli del cantante e scrittore Vinicio Capossela (insignito del Premio Città del Diario), della giornalista freelance dalla Siria Francesca Borri (insignita del Premio Tutino Giornalista), dell’attore di teatro e testimonial dell’Archivio Mario Perrotta (che terrà a battesimo l’inaugurazione del “Piccolo Museo del Diario), della regista Alina Marazzi (presente con il suo ultimo film “Tutto parla di te”).

Ma soprattutto ci saranno Filiberto Boccacci (rappresentato dall’omonimo Filiberto Boccacci), Maria Sofia Fasciotti, Francesco Leo e Anna Maria Marucelli (rappresentati da Daniela Leo), Adriano Andreotti (rappresentato da Luca Mefalopulos), Valerio Daniel De Simoni (rappresentato da Vittoria Pasquini), Francesco Sartori (rappresentato da Ezio Sartori), Rosario Simone, Donato Vinci (rappresentato da Marco Vinci). Per Camillo Brezzi, direttore scientifico dell’Archivio diaristico nazionale, «anche quest’anno, come da tradizione, al centro della scena del 29° Premio Pieve Saverio Tutino ci saranno i diari, le memorie e gli epistolari della gente comune.

A partire dagli otto finalisti di questa edizione, che saranno protagonisti della manifestazione conclusiva di domenica 15 settembre, per arrivare ai molti che lo sono stati negli anni passati e che torneranno a recitare un ruolo di primo piano, nella tre giorni del Premio, sotto altre “forme”: diari che sono diventati libri, diari che sono diventati film, diari che sono diventati spettacoli di teatro, mostre fotografiche o d’arte, diari che diventano museo. L’attività dell’Archivio diaristico nazionale si sta allargando sempre di più, di anno in anno, giungendo ad abbracciare ambiti e tematiche solo apparentemente distanti dai temi dell’autobiografia e della conservazione della memoria.

Una “complementarietà” innata grazie alla quale anche quest’anno potremo assistere a manifestazione ricca di spunti di interesse e di avvenimenti, che alla vigilia del trentennale ha ormai acquisito le dimensioni di un vero e proprio Festival della Memoria». Fabio Pecorari, Direttore Generale della Banca di Anghiari e Stia, ha ricordato che l’istituto da lui diretto «ha scelto di sostenere la Fondazione Archivio Diaristico Nazionale che promuove il Premio Pieve Saverio Tutino principalmente perché è un’istituzione del territorio, dello stesso territorio dove quasi 110 anni fa nasceva l’allora Cassa Rurale di Anghiari.

E poi l’Archivio si occupa di memoria; conserva quasi 6500 scritti autobiografici, diari di un Paese intero. La memoria è importante anche per le Banche di Credito Cooperativo che sulla centralità della persona fondano il proprio essere. Unire le componenti culturali a quelle più strettamente economiche di diffusione del nome della Banca connesso ad un evento così importante ci è parso da subito un buon canale di comunicazione. Non sottovalutiamo inoltre, che l’Archivio è un polo di attrazione per le presenza turistiche che da Pieve Santo Stefano, possono facilmente essere veicolate nell’intera Valle del Tevere con un filo conduttore che collega cultura artistica, luoghi della memoria e “buon vivere” (anche enogastronomico).

Se colleghiamo tutto questo è facile capire anche l’interesse economico che spinge una banca a sostenere le attività dell’Archivio. In ultimo, ma non meno importante, l’Archivio lega indissolubilmente il suo nome ed il suo stesso essere a quello di Saverio Tutino, cittadino di Anghiari, non solo onorario. Crediamo in questa collaborazione, speriamo di poterla mantenere nel tempo, anche in questi momenti economicamente difficili… ma la memoria non è in crisi».

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