Banda larga e ultralarga: è l’ora di decidere

Stella Targetti: “Manca una strategia nazionale”. Giurlani: “RTRT diventi una task force regionale ma in rappresentanza democratica dei Comuni”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 settembre 2013 22:26
Banda larga e ultralarga: è l’ora di decidere

FIRENZE – “E’ l’ora che l’Italia decida cosa fare sulle reti a banda larga e ultralarga”. Così Stella Targetti, vice della Regione Toscana, a una iniziativa di Anci Toscana (“Reti e Servizi”) dedicata alle nuove tecnologie. “Un confronto utile sui vari modelli che le Regioni stanno adottando per portare la banda larga nei territori – ha aggiunto, riferendosi all’appuntamento ospitato, in Firenze, presso l’auditorium di Santa Apollonia – ma ciò che manca è una strategia nazionale; da troppo tempo siamo in attesa di capire quale sarà il futuro della rete Telecom e solo una cosa è certa: il Paese ha bisogno di una rete pubblica per garantire a tutti i cittadini un effettivo diritto di cittadinanza”. Per Stella Targetti, che in Regione Toscana ha anche le deleghe su ricerca e innovazione, le Regioni possono dare un contributo importante, in particolare investendo nelle aree “a fallimento di mercato”, ma occorre che gli investimenti regionali siano inseriti in una strategia nazionale.

Anche perché – ha aggiunto – “tra le infrastrutture necessarie non c’è solo la fibra ottica ma anche i data center pubblici, i nodi di una rete nazionale che deve garantire lo scambio di dati in sicurezza e l’interoperabilità di servizi e sistemi”. Precisato che su questo, con il data center Tix (Tuscany Internet eXchange) in cloud, la Toscana ha fatto una scelta strategica e augurandosi che questo possa incoraggiare un lavoro di pianificazione e identificazione dei nodi della rete a livello nazionale, Targetti ha ribadito come la governance dell’innovazione abbia bisogno di un salto di qualità.

“Come Regione rivendichiamo il percorso fatto finora: abbiamo deciso di rivolgerci al mercato per sviluppare i servizi, convinti che la domanda pubblica debba essere anche un driver di crescita per le aziende del territorio. Oggi però ci rendiamo conto che questa domanda pubblica è troppo frammentata e che c’è bisogno di aggregarla e qualificarla per dare ai toscani servizi sempre maggiori e sempre migliori”. In materia di infrastrutture e servizi tecnologici, Anci Toscana nel corso del convegno "Reti e servizi" ha avanzato alcune proposte che potrebbero consentire alla Pubblica amministrazione di compiere il definitivo salto di qualità in termini di efficacia ed efficienza.

Il Presidente di Anci Alessandro Cosimi ha proposto un cambio di strategia rispetto alla Rete telematica regionale: "Rtrt - ha detto Cosimi - ha rappresentato un'esperienza importante ed ha contribuito alla diffusione di una nuova cultura e di un approccio aperto alle nuove tecnologie ma occorre oggi modificarne la natura e la missione. Non più luogo aperto e democratico ma vera e propria task force con lo scopo di supportare enti locali e amministrazioni pubbliche in genere a migliorare il proprio approccio all'Ict.

Per compiere il definitivo salto di qualità occorre una cabina di regia tra Comuni e Regione che possa in un breve lasso di tempo migliorare sensibilmente gli standard del sistema". “Credo anche io che su RTRT si debba fare una riflessione anche alla luce dell’agenda digitale e delle tante novità in materia di infrastruttura tecnologica che avanzano, ma credo che sia altrettanto giusto che RTRT resti il luogo democratico dei Comuni”. È il commento di Oreste Giurlani, coordinatore della Rete Telematica Regionale Toscana, che poi aggiunge: “RTRT è una rete di soggetti, un’infrastruttura tecnologica interoperante che si propone di collegare e di far dialogare fra loro Enti, imprese e Pubbliche Amministrazioni in ambito regionale.

Rappresenta dunque i Comuni che sono parte attiva in un processo di innovazione che credo sia giusto rivedere ma allo stesso tempo rafforzare".

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