Il lavoro non c'è più, si torna in campagna per la vendemmia

Opportunità in agricoltura per studenti, pensionati e cassa integrati con i buoni lavoro per la raccolta dell’uva e delle olive

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 settembre 2013 14:59
Il lavoro non c'è più, si torna in campagna per la vendemmia

Consiglio per chi cerca lavoro: selezionare le aziende ed inviare il curriculum. 3mila tra studenti, pensionati e cassa integrati troveranno un impiego, se pur temporaneo e occasionale, raccogliendo uva e olive nelle nostre campagne. Per sapere se sarà un’ottima annata non dovremo aspettare ancora molto (le previsioni sono più che positive con +5% di produzione rispetto al 2012), quel che è certo che la vendemmia già partita in Maremma e nel litorale, che partirà nei prossimi giorni nel resto della regione, così come la raccolta delle olive il prossimo ottobre, rappresentano una opportunità di lavoro in questi tempi da “non scartare”.

Se prima della crisi, attività come la raccolta di frutta, della verdura, dei fiori, del pomodoro e del tabacco, dell’olio e del vino non erano in cima alla lista dei lavori stagionali e temporanei da prendere in considerazione, oggi non è affatto più cosi. A dirlo è Coldiretti Toscana (info su www.toscana.coldiretti.it) alla vigilia del via delle vendemmia secondo cui saranno circa 3mila i soggetti che attraverso i voucher introdotti nel 2008 troveranno un impiego nelle nostre campagne tra settembre, ottobre e novembre.

Ad usufruire dei voucher pensionati, studenti da 16 fino a 25 anni regolarmente iscritti a un ciclo di studi e per la prima volta anche cassaintegrati che lavoreranno tra filari e oliveti tra un minimo di 20 giorni ad un massimo di 40 giorni per 8 ore al giorno consumando mediamente 240 buoni lavoro a testa. Per loro – calcola Coldiretti - ci sarà uno stipendio direttamente calcolato in base alle ore e ai giorni di lavorostimati tra i 1.200 euro per un periodo di lavoro di 160 ore ed un massimo di 2.400 per 320 ore di manodopera.

“Per centinaia di studenti dei nostri atenei – spiega Tulio Marcelli, PresidenteColdiretti Toscana – così come per molti pensionati e cassa integrati sarà una importante opportunità di lavoro e di integrazione al reddito”. In base ad un sondaggio Coldiretti/Swg il 76% degli studenti è disponibile a partecipare alla vendemmia e alla raccolta della frutta: “Per gli studenti – analizza ancora Marcelli - lavorare nei campi significa, oltre che prenderecontatto con il mondo del lavoro con una giusta remunerazione, anche fare una esperienza diretta con la natura, i suoi prodotti e una cultura che ha fatto della nostra terra una regione da primato”.

In Toscana le aziende che ricorreranno in questi mesi ai voucher sono centinaia, di piccole e medie dimensioni, e principalmente concentrate nelle aree di prodizione di vino come il fiorentino, il senese, grossetano e livornese. Il consiglio – spiega Coldiretti - per chi vuole sfruttare questa occasione è quello di individuare le aziende, ed il periodo di raccolta, inviare il proprio curriculum o consegnarlo direttamente a mano specificando la disponibilità al lavoro occasionale. Ampiamente diffuso dove 1 buono lavoro su 3 è impiegato in agricoltura, il voucher rappresenta un sistema di pagamento del lavoro occasionale accessorio, cioè di quelle prestazioni di lavoro svolte al di fuori di un normale contratto di lavoro in modo discontinuo e saltuario.

Ciascun voucher ha un taglio di 10 euro che corrisponde a un’ora di lavoro secondo una media calcolata sulla base del contratto agricolo. Al lavoratore vanno 7,50 euro per ogni ora lavorata, i restanti 2,50 sono destinati all’assicurazione dell’Inail. Con i voucher sono garantite la copertura previdenziale presso l’INPS e quella assicurativa presso l’INAIL. Per “riscuotere” i voucher sarà sufficiente recarsi agli uffici postali. “Il sistema dei voucher garantisce tutele assicurative e previdenziali - sottolinea Coldiretti - a tutti quei lavoratori occasionali che trovano nella campagna un'opportunità di guadagnare qualcosa per integrare il proprio reddito, evitando la piaga del lavoro nero.

Allo stesso tempo, il sistema dei voucher porta una semplificazione degli adempimenti burocratici a carico delle imprese agricole, facilitando anche la lotta al lavoro illegale”.

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