Vento in poppa per Siena, Empoli e Pescara

Il Siena dà spettacolo, super D'Agostino.Il Bari fatica a Reggio Calabria, ma torna a casa con un punto prezioso. Sorpresa Trapani.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 agosto 2013 12:02
Vento in poppa per Siena, Empoli e Pescara

Il Siena dà spettacolo, super D'Agostino.Il Bari fatica a Reggio Calabria, ma torna a casa con un punto prezioso. Sorpresa Trapani. Il bello della serie B – già da diversi anni – è che di partite scontate ce ne sono poche. In una giornata in cui stecca l'attesissimo Palermo di Gattuso – fermato sul pari dal Modena –, il Brescia, rimontato sul finale dal Lanciano (2-2), lo Spezia, a reti bianche col Cittadella, e addirittura scivola in casa il Padova, fanno notizia i primi acuti stagionali delle neopromosse Trapani (corsaro 0-2 proprio a Padova) e Avellino, che s'impone 2-1 sul Novara. Rispettano i favori del pronostico i soli Pescara e Empoli, che ne fanno tre rispettivamente alla Juve Stabia e al Latina; bottino pieno anche per la Ternana – di rigore col Carpi – e per il nuovo Siena targato Beretta; è del “Franchi” la partita più spettacolare della prima giornata del torneo cadetto, un pirotecnico 5-2 in cui i giocatori di maggior classe ed esperienza fanno la differenza. Splendido D'Agostino: due suoi calci d'angolo indirizzati direttamente verso la porta spingono il difensore dei pitagorici Abruzzese ad un clamoroso doppio autogol, intervallati dal primo sigillo stagionale di bomber Paolucci; 3-0 il primo tempo, e i primi tre punti sono già prenotati.

La ripresa è un'altalena di emozioni, il Siena allenta la presa e Matute accorcia le distanze, Rosina fa poker, ancora Matute e il neo entrato Pulzetti fissano il risultato. Il messaggio chiaro al campionato e alle altre candidate alla salita in serie A: il Siena fa sul serio. Dai 7 gol di Siena all'anticipo del “Granillo”: Reggina e Bari non si fanno male e si dividono la posta in palio. La partita, che apre il torneo, mette in campo qualche buono spunto, tanti giovani, molta volontà ma poca lucidità in fase offensiva.

Nel primo tempo si registrano solo alcune conclusioni dalla distanza (velleitarie) da ambo le parti. La ripresa è più frizzante, ma di marca amaranto, che dall'ingresso del veterano Di Michele cambia marcia: palo su punizione defilata, poi traversa di Gerardi su angolo; il Bari traballa, ma non molla, soffre ma si sacrifica, anche spendendo qualche fallo di troppo – capitan Defendi espulso nel finale per doppio fallo – e alla fine il fortino tiene. Il bel gioco aspetterà per i “galletti” serve una prima punta. Claudio Mastrodonato.

Ha collaborato GS

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