Poggio Secco, lettera alla redazione da parte degli sgomberati

Riceviamo la lettera dell'Associazione Nazione Rom a seguito degli sgomberi avvenuti in città: secondo l'associazione sarebbero ancora un centinaio i senza dimora

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 agosto 2013 10:15
Poggio Secco, lettera alla redazione da parte degli sgomberati

Gentile redazione di Nove da Firenze, a nome delle famiglie sgomberate dal Sindaco di Firenze e lasciate sulla strada ed a nome dell'Associazione Nazione Rom vi ringraziamo per aver pubblicato la nostra denuncia. Questa notte le famiglie hanno continuato a dormire in rifugi di fortuna, nelle piazze, alla Stazione di Santa Maria Novella. Qualcuna ha costruito una baracca. Ieri mentre si svolgevano i colloqui con il dott. Marco Verna Tecnico dei Servizi Sociali del Comune nella zona di Via Reginaldo Giuliani altre famiglie hanno provato ad occupare uno stabile vuoto.

L'immediato arrivo delle forze dell'ordine ha fatto desistere dall'intento. La situazione continua ad essere drammatica e si aggiunge all'estrema precarietà nelle quali sono stati lasciati i 120 cittadini sgomberati da Quaracchi - Comune di Firenze il 9 aprile 2013 ai quali sono state distrutte le umili abitazioni e roulotte regolarmente comprate ed assicurate, le masserizie e tutti i beni posseduti dalle famiglie Rom. I cittadini di quaracchi sgomberati ad aprile e parte di quelli sgomberati il 6 agosto 2013 da poggio secco erano tutti residenti in un altro campo sempre a Quaracchi - Comune di Sesto Fiorentino sgomberati dai Sindaci Gianni Gianassi e Matteo Renzi il 16 giugno 2011. In quella occasione i Comuni ricevettero 400.000 euro dalla Regione Toscana affidando l'intero importo alla Caritas diocesana di Firenze.

Non una sola famiglia è stata beneficiaria di una progettazione di inclusione duratura. Con le sgombero di Poggio Secco il Comune di Firenze ha ricevuto altro denaro sempre dalla Regione Toscana. Gli sgomberi delle comunità Rom in atto nel fiorentino da tre anni e mezzo sembrano diventati una sorta di business con Associazioni del terzo settore beneficiarie di ingenti somme di denaro e progettazioni fittizie basate sul semplice assistenzialismo che non producono nessun tipo di cambiamento sociale. Da ricordare che la quasi totalità dei cittadini e delle famiglie di cui si narra la tragedia in questa lettere abitavano tutti nel campo dell'ex Osmatex di Sesto Fiorentino.

Il 16 gennaio del 2010 i 185 residenti ed abitanti della favela furono messi in strada senza nessuna ipotesi di inclusione. Un dramma, una ferita per la città di Firenze che non si è mai chiusa. Da quello sgombero e dalla dignità delle famiglie Rom di affermare i Diritti Umani è nata prima Opera Nomadi Toscana divenuta poi Associazione Nazione Rom nell'ottobre del 2011. Vi ringraziamo se vorrete dare risalto pubblico a questa lettera. Lo scrivente non è un Avvocato ma semplicemente il legale rappresentante dell'Associazione Nazione Rom.

Lo scrivente è semplicemente un educatore professionale con venticinque anni di lavoro nel sociale. Cordiali saluti Marcello Zuinisi

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