Un amore pendolare, l'anima gemella viaggia con te

Una buona notizia per coloro che sono stressati perché ogni giorno devono attraversare la propria giungla urbana sui mezzi di trasporto pubblici con tutte le complicazioni che ne conseguono

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 agosto 2013 10:41
Un amore pendolare, l'anima gemella viaggia con te

Una buona notizia per coloro che sono stressati perché ogni giorno devono attraversare la propria giungla urbana sui mezzi di trasporto pubblici con tutte le complicazioni che ne conseguono: il viaggio può avere dei piacevoli risvolti, ad esempio è possibile innamorarsi del proprio vicino di tram come è accaduto al 38,9% dei partecipanti al sondaggio di Eliana Monti. È pur vero che per via del tempo che rincorriamo continuamente e degli impegni lavorativi e privati, siamo soliti prendere i mezzi pubblici con molta distrazione e svogliatezza ma è capitato a tutti di incrociare uno sguardo accattivante e di aver pensato che quel guardarsi fosse qualcosa di più di una coincidenza.

L’amore pendolare esiste, e proprio come un treno, arriva quando meno te lo aspetti, come recita il detto. “È questione di sguardi” citava una canzone di Paola Turci, ed è proprio dallo sguardo e dal gioco che nasce la passione sui treni, gli autobus ed i tram delle città di tutto il mondo e ancor più in Italia, come confermano gli iscritti al club per single. La signora Monti, titolare dell’omonima agenzia interviene al riguardo: “Sarà anche banale sostenerlo ma secondo il mio parere lo sguardo è una grande fonte di seduzione; dagli occhi si possono intuire molte cose, se si è attenti osservatori; perciò non mi sorprende che in molti abbiano ammesso di aver visto nascere un amore tra i sedili di un mezzo pubblico; è così romantico! Proprio come la sceneggiatura di un intramontabile cult movie sentimentale”. Al 26,3% invece è capitato di conoscere il proprio partner durante serate nei locali, dai bar alle discoteche.

Sono queste le relazioni che nascono da amicizie comuni che si ritrovano a trascorrere insieme la stessa serata, o dall’intraprendenza di uno dei due, condita magari da un buon cocktail che rilassa e facilita l’approccio. “Le situazioni conviviali che possono esser riassunte in serate nei locali o partecipazione a particolari eventi, sono ideali per approcciare all’altro sesso, soprattutto per l’atmosfera rilassata e tipicamente spensierata che si vive quando si esce in compagnia di amici per trascorrere una serata divertente”, aggiunge la signora Monti. Il 18,7% dei partecipanti ha ammesso di essersi innamorato sui “banchi di scuola”, partendo dalle superiori o più tardi durante il periodo universitario.

La fase post-adolescenziale del resto è quella in cui si ha più voglia di sperimentare e lasciarsi andare ma senza giocare, perché si sente il bisogno di costruire qualcosa di concreto che a volte ha la fortuna di perdurare, altre, rimane un bel ricordo. Infine, il restante 16,1% ha trovato l’amore sul posto di lavoro, complice anche la quantità di tempo che si trascorre insieme ai propri colleghi che può far nascere delle durature relazioni.

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