L’Arcivescovo di Firenze, Giuseppe Betori, ha visitato questa mattina la mostra “Don Lorenzo Milani e la pittura: dalle opere giovanili al Santo Scolaro”, allestita al primo piano di Palazzo Medici Riccardi, sede dell’amministrazione provinciale fiorentina. Al suo arrivo a Palazzo Medici Riccardi, il cardinale Betori è stato accolto dal presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, con il quale si è intrattenuto brevemente. Non è sfuggita la replica di Betori lanciata su Twitter all'accusa di un vero e proprio "attacco politico" così lo ha definito Matteo Renzi, che il primo cittadino avrebbe ricevuto attraverso l'omelia del Santo Patrono domenica 24 giugno.
"Mi preme solo il bene di Firenze e dei fiorentini" ha risposto Betori aggiungendo che il contenuto etico e religioso dell'omelia proferita in Duomo "e' sotto gli occhi di tutti". Ha fatto discutere l'intervento del sindaco in Consiglio comunale: "E’ un fatto che negli ultimi due anni la percezione del degrado nel centro di Firenze è andata peggiorando, percezione confermata dall’arcivescovo Betori; bollare l’ omelia del giorno di San Giovanni come un intervento politico che farebbe il paio con l’obiezione sollevata dal Presidente dell’Opera del Duomo mi pare una ricostruzione megalomane" ha commentato Mario Razzanelli, capogruppo della Lega. La mostra dei quadri realizzati dal priore di Barbiana, per la prima volta in assoluto raccoglie oltre 80 opere del giovane Lorenzo, tra dipinti e disegni, credute finora disperse o distrutte, provenienti da collezioni private.
L’esposizione, che sarà visibile fino al 24 luglio, è stata realizzata grazie al lavoro della Fondazione Don Lorenzo Milani, presieduta da Michele Gesualdi, il quale ha accompagnato personalmente l’arcivescovo di Firenze lungo il percorso museale di Palazzo Medici Riccardi che ospita la mostra. Con loro anche vicepresidente della Provincia, Tiziano Lepri e il consigliere regionale Paolo Bambagioni. Il cardinale Giuseppe Betori, al termine della visita privata, ha espresso il suo compiacimento: “In queste opere giovanili – ha commentato l’Arcivescovo di Firenze - si scopre l’interiorità connessa alla vocazione di Don Lorenzo”
