Liquidazione del Maggio; tramonta ipotesi di Renzi e Bianchi?

Romanelli (Sel): "Benissimo le posizioni di Rossi contro la liquidazione. Ormai tutti, dal Ministro Bray, al mondo della cultura fiorentino e italiano, fino addirittura al Cardinal Betori, sono schierati contro le ipotesi di Renzi e del Commissario"

Redazione Nove da Firenze
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25 giugno 2013 18:54
Liquidazione del Maggio; tramonta ipotesi di Renzi e Bianchi?

“Sulla delicata situazione del Maggio Musicale fiorentino salutiamo con molto favore l'importante scelta del Presidente Rossi di schierare la Regione Toscana contro le dissennate ipotesi di liquidazione dell'Ente sostenute dal Sindaco Renzi e dal Commissario Bianchi. Anche noi di Sel avevamo sollecitato nelle scorse ore questa presa di posizione e ringraziamo il Presidente di aver, tra le molte altre voci nella stessa direzione, ascoltato anche la nostra" - lo dichiara il Consigliere Regionale di Sinistra Ecologia e Libertà Mauro Romanelli. "Adesso Renzi e il Commissario Bianchi sono del tutto isolati, visto che anche il Ministro Bray, oltre a tanti esponenti del mondo della cultura, dei cittadini, dei lavoratori e dei Sindacati, e infine addirittura il Cardinale Betori, si sono espressi nella stessa direzione di Rossi”.

“Le proposte del Commissario Francesco Bianchi, affiancato dal Sindaco Renzi, presentano a prescindere rischi gravi, infatti, in ogni caso, anche la liquidazione coatta ha bisogno d’ingenti risorse per garantire i creditori, senza le quali si arriva al fallimento”. “Si deve quindi percorrere altre vie per salvare il festival più antico d’Europa, presentando un piano industriale credibile e capace di raggiungere compatibilità economiche e finanziarie nel medio periodo, garantendo e valorizzando i lavoratori dal punto di vista della qualità e dell’eccellenza”.

“Purtroppo, prima la Sovrintendente Colombo, ora il Commissario Bianchi, hanno fallito totalmente nella missione”. "A questo punto credo che sarebbe davvero il caso di chiedere la rimozione del Commissario Bianchi, autore di questa proposta bislacca e da tutti bocciata, e sulla cui terzietà e indipendenza dalla gestione precedente pendono i dubbi legati alla sua parentela con l'avvocato di Renzi, che è suo fratello. Ci sembra peraltro che la persona non sia più troppo serena, viste alcune dichiarazioni che forse si sarebbe potuto risparmiare" - conclude Romanelli

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