Bando Regione Toscana: come aprire un'attività senza soldi

Esce oggi il nuovo bando dal Fondo Sociale Europeo della Regione Toscana, attraverso Esprit, per il consolidamento di imprese costituite da persone svantaggiate

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 giugno 2013 14:39
Bando Regione Toscana: come aprire un'attività senza soldi

Aiutare le imprese che danno lavoro a persone svantaggiate con una potenziale copertura totale dei costi di start up. E’ questa la novità che Esprit ha realizzato per i neo imprenditori toscani stipulando una convenzione con la piattaforma di finanziamento dal basso www.eppela.com, che ha sede a Lucca. Una soluzione innovativa già divenuta concreta che è stata presentata stamani nella sede di Cisl Toscana dal presidente di Esprit, Alessandro Agostini e dal project manager di Eppela, Fabio Simonelli. Il bando uscito oggi dal Fondo Sociale Europeo della Regione Toscana attraverso Esprit per l’assegnazione di contributi per il consolidamento di imprese costituite da persone svantaggiate –a cui si può partecipare fino al 14 ottobre, con scadenze intermedie il 19 luglio, il 6 settembre e il 27 settembre– dà la possibilità a chi propone un progetto di utilizzare una forma aggiuntiva di finanziamento, ovvero il crowdfunding (tradotto, il finanziamento dalla folla). "Con questa iniziativa intendiamo dare concretezza alle parole innovazione sociale – dice Agostini di Esprit –, troppe volte citate solo per moda culturale: aver trovato in Toscana una struttura aperta e innovativa come Eppela ci permetterà di usare altri strumenti per affrontare il tema, così difficile in questo momento, dell'inserimento al lavoro di persone svantaggiate" Un’attenzione al mondo del lavoro, quindi, parte concretamente dalla Toscana e non si limita alla parole.

Questa sperimentazione rappresenta un’occasione reale di creare opportunità lavorative, in un momento in cui il mercato è immobile. Per questo motivo, è presente alla conferenza stampa il segretario generale di Cisl Toscana, Riccardo Cerza. “Noi lo diciamo da tempo – dice Cerza di Cisl –. Ora in tanti sembrano averlo capito e anche il premier Letta l’ha ribadito al nostro Congresso nazionale: la grande priorità oggi è il lavoro, perché se non riusciamo a ridare lavoro alle persone l’Italia non si salva.

Nel frattempo però il mondo è cambiato, la crisi ha finito di spazzare via i riferimenti tradizionali: per questo oggi servono coraggio e fantasia per cercare di costruire nuove opportunità di lavoro, facendo ricorso a tutti gli strumenti disponibili ed inventandone di nuovi. E’ questo che fa Esprit ed è per questo che abbiamo contribuito anni fa a far nascere questa esperienza e deciso di sostenerla. Il rapporto creato con Eppela è un altro scalino nell’impegno innovativo per costruire nuove strade per il lavoro”. Esprit è una società senza scopo di lucro che dal 2003 opera in Toscana per promuovere l’inclusione sociale di persone svantaggiate finanziando con sovvenzioni la creazione d’impresa, il consolidamento di organizzazioni del terso settore e inserimenti lavorativi– Come avvenuto negli anni precedenti, chi partecipa al bando ottiene una parte del finanziamento da Esprit, e di solito si tratta di contributi dati per l’acquisto di beni immateriali. L’accordo con Eppela permette ai partecipanti di non dover tirare fuori nemmeno un euro, perché l’acquisto dell’attrezzatura indispensabile per fare impresa potrà essere ottenuto tramite la piattaforma www.eppela.com.

Il progetto, infatti, sarà messo online sul portale con una presentazione video, una breve descrizione scritta e uno schema di ricompense originali e accattivanti per il popolo Internet che vorrà contribuire (si può donare da 2 euro fino a tutto l’importo richiesto) alla realizzazione dell’idea imprenditoriale. Per il team di Eppela riuscire a promuovere la cultura del finanziamento dal basso e quindi dare valore a parole come “meritocrazia” e “partecipazione” è una priorità. “Ringraziamo la Cisl e tutte le persone che lavorano a Esprit per aver compreso che per cambiare lo status quo è indispensabile avere il coraggio di innovare e di stare al passo con i tempi – aggiunge Simonelli di Eppela –.

In America questa consapevolezza è già realtà e novecento nuove imprese sono state create tramite il crowdfunding soltanto a New York. Siamo felici che l’innovazione parta dalla Toscana, regione ricca di creativi e di idee imprenditoriali valide. Il nostro team opererà al fianco dei progettisti di Esprit perché ottengano dalla rete Internet il budget economico necessario per la loro impresa”.

Progetto Interlab, percorso che intende favorire l'occupazione e l'aspirazione imprenditoriale di 25 cittadini non comunitari, con preferenza per giovani e donne, che conoscano la lingua italiana ed abbiano regolare permesso di soggiorno
Si tiene mercoledì 19 giugno la serata conclusiva del progetto Interlab, percorso che intende favorire l'occupazione e l'aspirazione imprenditoriale di 25 cittadini non comunitari, con preferenza per giovani e donne, che conoscano la lingua italiana ed abbiano regolare permesso di soggiorno. Le persone selezionate per Interlab hanno costruito un proprio progetto di lavoro, partecipato ad uno stage retribuito in una bottega artigiana e sono stati aiutati nella ricerca di finanziamenti e nell'avvio di un'impresa. I risultati del progetto - finanziato dal FEI, Fondo Europeo per l’Integrazione e realizzato da Provincia di Firenze, Camera di Commercio di Firenze, Associazione Progetto Arcobaleno Onlus con lo staff del Vivaio di Imprese – saranno presentati alle Murate (ore 18) da: - Giacomo Billi, Assessore allo Sviluppo, Programmazione, Turismo e Gestione Parco Demidoff della Provincia di Firenze; - Sonia Menaldi, Camera di Commercio di Firenze - Grazia Bellini, responsabile del settore Formazione di Progetto Arcobaleno - lo staff di Euroteam Progetti e del Vivaio di Imprese ed i partecipanti al progetto Nel corso della serata verrà proiettato un documentario sulla formazione in bottega effettuata presso aziende fiorentine e presentazione dei materiali realizzati

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