Aeroporto e pista: il fermo no della Piana ''intervenga un soggetto terzo''

Il presidente della Provincia di Prato Gestri: "Lo studio di Enac mostra una superficialità quasi dilettantesca". Forti dubbi anche sulla variante al Pit già approvata dalla Giunta Rossi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 maggio 2013 19:29
Aeroporto e pista: il fermo no della Piana ''intervenga un soggetto terzo''

Il rapporto di Enac "lacunoso e superficiale" non convince i sindaci della Piana nè il presidente della Provincia di Prato: da sempre contrari a una pista diversa da quella che prevede un allungamento di quella attuale bocciata invece dall'Ente nazionale aeroportuale. I rappresentanti dei comuni i cui territori verrebbero interessati dalla edificazione del nuovo aeroporto chiedono l'intervento di un soggetto terzo e una valutazione preventiva dell'impatto sanitario che la nuova pista e l'aeroporto di Peretola ammodernato comporterebbe sul territorio circostante.

Eravamo rimasti all'accordo raggiunto tra la parte pubblica di Adf e Sat, le due società di gestione degli scali di Firenze e di Pisa, per la costituzione della holding destinata al governo del sistema aeroportuale toscano, seguito a distanza di un giorno dall'approvazione in Giunta Rossi della modifiche al Pit, primo atto fondamentale giunto dopo anni di discordie varie, preludio dell'edificazione della nuova pista a Peretola e della riqualificazione dell'aeroporto fiorentino. Ma oggi a che punto siamo? Firenze avrà finalmente un nuovo aeroporto? Il sindaco di Campi Bisenzio, è certo di no: "Ritengo che il potenziamento dell’aeroporto di Firenze, che in pratica significa realizzarne un nuovo, non verrà mai fatto.

Oltretutto un nuovo aeroporto nella piana fiorentina non ci sta, non c’è lo spazio” ha dichiarato Adriano Chini. Secondo il normale iter il documento approvato dalla Giunta dovrà essere discusso in sede di consiglio. Oggi in Regione si sono riunite intorno a un tavolo la commissione Territorio e Ambiente, presieduta da Gianfranco Venturi (Pd) e quella Mobilità e Infrastrutture, presieduta da Fabrizio Mattei (Pd), alla presenza dei rappresentanti provinciali e comunali del territorio della Piana.

L'oggetto della riunione proprio la proposta di delibera per l’adozione dell’integrazione al Pit (Piano di indirizzo territoriale) per la definizione del Parco agricolo e per la qualificazione dell’aeroporto di Firenze. Ad esprimere la sua ferma obiezione è stato Il Presidente della Provincia di Prato Lamberto Gestri che ha parlato di "superficialità quasi dilettantesca" nel rapporto Enac, in base al quale sarebbe la pista parallela convergente la migliore scelta per il nuovo scalo.

“Troppi silenzi sulle conseguenze che la nuova pista di Peretola avrà per Prato sia sulle carte Enac che sulla variante al Pit”. Alla consultazione, svoltasi alla presenza dell'assessore Anna Marson, hanno partecipato i presidenti delle Province di Prato e Firenze e tutti i sindaci della piana. “L'operazione verità e quantomai necessaria, è inaccettabile non approfondire tutte le conseguenze che la realizzazione della nuova pista avrebbe sul territorio pratese. Il rapporto dell'Enac del febbraio 2012 evidenzia dati inesatti e superficiali.

Secondo Enac l'impatto del progetto sul nostro territorio riguardava circa 40 persone, quando in realtà sono oltre 20 mila i cittadini che ne subiranno le conseguenze. La superficialità quasi dilettantesca dello studio è testimoniata dal fatto che veniva ipotizzata una deviazione del Fosso reale con l'acqua che scorreva miracolosamente in salita. La Regione è dovuta intervenire con ampie prescrizioni che di fatto hanno messo sostanzialmente in discussione il progetto Adf- Enac sia sul piano ambientale che su quello dei costi”, ha affermato Gestri.

Secondo il presidente "anche la Variante regionale è ampiamente lacunosa nella valutazione delle conseguenze della pista sul territorio pratese. “Per questo – ha concluso - con tutti i sindaci della piana vogliamo vederci chiaro e chiediamo il pronunciamento di un soggetto terzo che sia in grado di evidenziare le ricadute effettive della nuova pista che studi la valutazione di impatto sanitario”. I rappresentanti delle amministrazioni comunali e provinciali del territorio della Piana continuano ad affermare la loro contrarietà alla pista parallela convergente dell’aeroporto di Firenze. Ad esprimere le loro perplessità anche i rappresentanti dei territori di Firenze, Signa, Calenzano, Prato, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, chiamati in audizione. Un elenco di cosa si deve disfare per costruire la nuova pista aeroportuale è stato fatto dal sindaco di Sesto Gianni Gianassi: “Disfare la via dell’Osmannoro, il casello di Sesto, la prima e la seconda corsia autostradale, la cassa d’espansione del polo universitario e spostare le oasi.

Cambierei il titolo alla delibera – ha detto – sostituirei ‘definizione’ del Parco della Piana con ‘distruzione’”. Gianassi ha ribadito la necessità di uno studio ex ante sull’impatto sanitario (Vis). Elisabetta Meucci, presidente della commissione urbanistica del Comune di Firenze si è soffermata sull’importanza del sistema infrastrutturale per la mobilità collettiva, ha parlato del proseguimento della linea due della tramvia fino a Campi e al polo scientifico.

Paolo Pecile, assessore all’urbanistica del comune di Signa ha evidenziato l’inadeguatezza con cui si è affrontato un tema così importante e la mancanza di uno studio sui costi di realizzazione. “Un intervento che uccide il parco, che sparirà tagliato da una ferita” così il sindaco di Poggio a Caiano, Marco Martini, ha definito la pista parallela convergente. Di “imbroglio” ha parlato il sindaco di Campi, Adriano Chini che ha detto: “Si fa il parco e ci si mette dentro l’aeroporto, proprio nel cuore di sei città”.

Chini ha chiesto anche uno studio sulle ricadute occupazionali attorno al nuovo aeroporto e su quelle attorno al parco. Di “incongruità della proposta del Pit con le previsioni urbanistiche del territorio” ha parlato il sindaco di Prato Maurizio Cenni che ha invitato a riflettere sullo “sviluppo sul risparmio e non solo sul consumo”. Cenni ha poi sottolineato la necessità di sviluppare Pisa come aeroporto di collegamento intercontinentale. Andrea Barducci, presidente della Provincia di Firenze ha posto l’attenzione sul silenzio sul possibile sorvolo della città di Firenze e sulla mancanza di uno studio sulle ricadute economiche del potenziamento dell’aeroporto.

“Il Pit sarà una decisione pesante – ha detto - e non pensiate che possa passare come acqua sul vetro”. Mercoledì 22 maggio sempre in commissione congiunta saranno ascoltati alle 10 i rappresentanti delle categorie economiche, delle associazioni ambientali e agricole; alle 12 i comitati. Intanto questa mattina, il Sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti Erasmo D’Angelis ha risposto ad una interpellanza urgente presentata, come primo firmatario, dall’Onorevole Fontanelli presso la Camera dei Deputati. L’interpellanza di Fontanelli richiamava l’attenzione del Governo circa la delocalizzazione di alcune abitazioni situate nelle immediate vicinanze dell’Aeroporto di Pisa.

Il Sottosegretario D’Angelis, nella sua risposta, sottolinea che “nonostante le molteplici iniziative intraprese sia dalle Amministrazioni locali, che da quelle centrali e dalla Società di gestione dello scalo, non sono ancora state reperite le risorse necessarie, circa 18 milioni di euro, per procedere alle operazioni di spostamento dei nuclei familiari coinvolti, anche per i noti tagli alla spesa pubblica nell’attuale congiuntura economica”. “Al riguardo – continua il Sottosegretario D’Angelis - assicuro che il Governo intende affrontare con rinnovato impegno la questione evidenziata nell’interpellanza, avendo cura di individuare idonee soluzioni atte al reperimento dei fondi necessari.

In tal senso è intenzione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti riattivare immediatamente le interlocuzioni con tutti i soggetti istituzionali coinvolti, al fine di giungere ad una definizione positiva della problematica sollevata”. F.D.

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