Monte Paschi, chiusi 96 sportelli, altri 160 a luglio e 40 a settembre

In Toscana separazione tra banche di affari e di investimento. Il Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena SpA ha esaminato ed approvato ieri i risultati del primo trimestre 2013

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 maggio 2013 14:00
Monte Paschi, chiusi 96 sportelli, altri 160 a luglio e 40 a settembre

Organico in flessione di 1.541 unità rispetto a Dicembre (1.554 uscite lorde) con ulteriori 225 uscite previste entro giugno, quando verrà raggiunto il 58% dell’obiettivo di Piano. Chiusi 96 sportelli in attuazione del programma di ristrutturazione della rete previsto dal Piano Industriale; previste ulteriori 160 chiusure entro luglio e 40 entro settembre, con conseguimento dell’obiettivo di 400 chiusure con due anni di anticipo rispetto al Piano L’Assemblea ha deliberato l’esercizio dell’azione di responsabilità, proposta dal CdA e avviata avanti il Tribunale di Firenze, nei confronti dell’ex Presidente del CdA, Avv.

Giuseppe Mussari, e dell’ex Direttore Generale, Dott. Antonio Vigni per tutti i danni subiti e subendi dalla Banca in relazione all’operazione realizzata con Nomura Int. Plc, e nei confronti dell’ex Direttore Generale, Dott. Antonio Vigni, per tutti i danni subiti e subendi dalla Banca in relazione all’operazione realizzata con Deutsche Bank AG. Il primo trimestre 2013 è stato caratterizzato dal perdurare di uno scenario recessivo e bassi tassi di crescita. Nel 2012 la dinamica dell'economia globale è stata sostanzialmente debole con le stime di crescita per l'anno 2013 riviste al ribasso.

Tuttavia, le tensioni sui mercati finanziari mostrano segnali di allentamento. I rendimenti sui titoli sovrani si sono ridotti nei paesi maggiormente colpiti dalle tensioni: il differenziale di rendimento tra il BTP decennale e il corrispondente Bund tedesco, nel primo trimestre 2013, ha toccato un minimo di 240 punti nel gennaio 2013 e dopo essere risalito a circa 347 punti base, sembra ora mantenersi stabilmente sotto quota 300. I tassi di interesse sono rimasti attorno ai minimi, Euribor ad 1 mese a circa 11 bps; gli spread creditizi si confermano su livelli elevati. In aggiunta al difficile scenario tratteggiato sopra, nel primo trimestre il Gruppo ha dovuto affrontare un clima non favorevole per l’effetto mediatico conseguente alle operazioni strutturate “Alexandria”, “Santorini” e “Nota Italia” ed alle indagini giudiziarie legate anche all’acquisto di Banca Antonveneta, rispondendo in modo fermo e deciso al fine di tutelare i propri interessi, la propria reputazione e la fiducia dei Clienti. L’insieme coordinato delle azioni impostate dal Management e l’utilizzo di tutti i possibili strumenti a disposizione, hanno permesso al Gruppo di confermare le masse intermediate sui livelli di fine 2012, consolidando le quote di mercato nei principali segmenti di business, e di interrompere il trend di flessione dei ricavi. I risultati di conto economico di Gruppo nel primo trimestre 2013 Al 31 marzo 2013 il Margine della gestione finanziaria e assicurativa del Gruppo si è attestato a circa € 1.172 milioni, registrando una crescita del 50,6% sul 4° trimestre 2012 (circa 394 milioni in più), pur ponendosi in flessione del 22% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.

Più in dettaglio: · Il Margine di interesse è risultato pari a circa € 597 milioni, in crescita del 37,4% rispetto al trimestre precedente ed in calo del 32,4% sul 31 marzo 2012. Per una corretta analisi della evoluzione dell’aggregato è necessario ricordare che nel 4°Q12 sono sopraggiunti alcuni elementi di discontinuità di competenza economica anche dei trimestri precedenti, tra i quali si evidenziano: - la contabilizzazione degli interessi sui c.d. Tremonti Bond per l’intera quota di competenza 2012[2]; - l’eliminazione della commissione di istruttoria urgente e la modifica della modalità di calcolo degli interessi in caso di sconfinamento[3]; - i mutati criteri di consolidamento di Banca Popolare di Spoleto a seguito del venir meno dell’”influenza notevole”. Rideterminando i trimestri 2012 per tener conto della competenza dei fattori sopra citati, il margine di interesse mostrerebbe una sostanziale stabilità rispetto al 4° trimestre 2012 (-0,5%), da ricondurre principalmente ai seguenti effetti contrapposti: in negativo incidono due giorni in meno di calendario (circa - € 13 milioni) e maggiori oneri (circa - € 19 milioni) correlati all’emissione dei Nuovi Strumenti Finanziari avvenuta il 28 febbraio 2013[4]; in positivo incidono il repricing degli impieghi a vista/breve termine e la ricomposizione della raccolta verso componenti meno onerose.

Rispetto al 31/03/2012 si registrerebbe, invece, una riduzione da attribuire alla contrazione dei tassi di mercato (Euribor 1 mese medio 1° trimestre 2013 in flessione di circa 55 bps rispetto a quello del 1° trimestre 2012; Euribor 6 mesi in calo di circa 100 bps) e a spread creditizi che sono rimasti su livelli elevati. · Le Commissioni nette, pari a circa € 431 milioni, hanno registrato una significativa ripresa, realizzando una crescita attorno al 12,6% rispetto al 4° trimestre 2012 (+ € 48 milioni circa) e del 1,7% sull’analogo periodo dell’anno precedente.

L’evoluzione dell’aggregato ha risentito soprattutto del significativo aumento dei collocamenti dei prodotti assicurativi (più che raddoppiati rispetto al trimestre precedente) ed, in misura minore, del favorevole andamento dei proventi da servizi (in particolare quelli correlati all’attività di ricezione e trasmissione di ordini, estero e crediti). · Dividendi, proventi simili e utili (perdite) delle partecipazioni pari a circa € 27,2 milioni (€ 18,5 milioni il contributo del 4° trimestre 2012), saldo riconducibile essenzialmente agli utili delle partecipazioni consolidate al patrimonio netto, al cui interno il contributo del comparto assicurativo di AXA-MPS è di circa € 23,2 milioni. · Il Risultato netto da negoziazione-valutazione-riacquisto di attività/passività finanziarie è stato pari a circa €121 milioni (circa € -59 milioni il valore relativo al 4° trimestre 2012), così composto: - Risultato di negoziazione positivo per € 63,5 milioni (€ -45,8 milioni nel 4° trimestre 2012), in relazione alle opportunità offerte dai mercati finanziari nel primo trimestre dell’anno; - Risultato da cessione/riacquisto di crediti e passività/attività finanziarie disponibili per la vendita, pari a circa € 24 milioni (€ -9,2 milioni nel 4°trimestre 2012) riconducibile prevalentemente alla plusvalenza realizzata a seguito della programmata ottimizzazione del portafoglio titoli in AFS; - Risultato netto delle attività/passività finanziarie valutate al fair value pari a circa € 33 milioni (€ -4,2 milioni nel 4° trimestre 2012) quale effetto della diminuzione di valore di alcune obbligazioni subordinate di BMPS collocate presso clientela istituzionale. · Risultato netto dell’attività di copertura: risulta negativo per € 4 milioni (era € +1,6 milioni il valore registrato nel 4° trimestre 2012). Le Rettifiche nette di valore per deterioramento di crediti sono pari a circa € 484 milioni, in sensibile miglioramento (+€ 890 milioni) rispetto al trimestre precedente.

Per una corretta analisi della evoluzione dell’aggregato, ricordiamo che il 4° trimestre 2012 è stato significativamente influenzato da un adeguamento dei fondi rettificativi effettuato su posizioni a sofferenza ed incaglio, oltre che dalla dinamica dei crediti deteriorati lordi. Rispetto al 31/03/2012 le rettifiche su crediti registrano un incremento del 12,5% a riflesso del prolungarsi della crisi, che ha determinato una accelerazione nella crescita di crediti deteriorati. Il rapporto tra le rettifiche di periodo annualizzate e gli impieghi verso clientela, esprime un tasso di provisioning di 138 bps, rispetto ai 188 bps del 2012. Le Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie risultano pari a € 10,3 milioni, in sensibile miglioramento rispetto al trimestre precedente (€93 milioni il dato del 4° trimestre 2012). Conseguentemente, il Risultato della gestione finanziaria e assicurativa si attesta a circa € 678 milioni e si confronta con un contributo del 4° trimestre 2012 negativo per € 686,5 milioni (-36,5% la variazione sul 31/03/2012). Il totale degli Oneri operativi sono risultati pari a circa € 746 milioni, in calo del -10,4% sul 4° trimestre 2012 e del 8,3% sull’analogo periodo dell’anno precedente.

Nel dettaglio: - Spese del personale, pari a circa € 470 milioni, in calo del 2,5% sul trimestre precedente e del 6,4% rispetto al 31 marzo 2012, rideterminati entrambi su “basi omogenee”[5], grazie alla evoluzione degli organici e agli accordi con le organizzazioni sindacali, siglati a fine 2012, da cui sono attesi ulteriori benefici nel corso del 2013 principalmente per gli effetti degli esodi anticipati avvenuti a fine trimestre; - Altre spese amministrative (al netto dei recuperi spese da clientela), pari a circa € 238 milioni, in calo del 23,0% sul 4° trimestre 2012 e del 9,0% sul 31 marzo 2012 rideterminati su “basi omogenee”5, con flessioni concentrate su comunicazione e sponsorizzazioni, comparto logistico/economale, fonia, trasferte di lavoro; - Le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali si attestano a circa € 38,3 milioni, in calo di oltre il 35% sul 4° trimestre 2012, beneficiando soprattutto delle svalutazioni delle attività immateriali effettuate nel corso del 2012. Per effetto delle dinamiche sopra descritte, il Risultato Operativo Netto risulta negativo per circa € 68 milioni (era negativo per circa € 1.519 milioni nel 4° trimestre 2012). L’indice di cost/income si attesta al 63,6% (65,9% al 31/12/2012). Alla formazione del Risultato di esercizio concorrono inoltre: · Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri ed altri oneri/proventi di gestione, che si attestano a circa € +6 milioni, in sensibile miglioramento rispetto al 4° trimestre 2012, quando erano pari a circa € -185 milioni.

L’aggregato al 31/03/13 risulta composto da: - Accantonamenti al fondo rischi e oneri pari a circa € -21 milioni, concentrati prevalentemente su cause legali/revocatorie; - Altri oneri/proventi di gestione per € +27 milioni circa (€ +14 milioni nel 4° trimestre 2012), sui quali incidono soprattutto, in negativo, gli oneri per transazioni su cause passive e gli ammortamenti per migliorie beni di terzi e, in positivo, i proventi relativi alla “commissione di istruttoria veloce” (CIV) introdotta nel 4° trimestre 2012. · Utile da partecipazioni, pari a € 1,4 milioni. · Utili da cessione investimenti pari a € 0,2 milioni. Per effetto delle dinamiche sopra evidenziate, al 31/03/2013 il Risultato dell’operatività corrente al lordo delle imposte risulta essere in perdita per circa € 61 milioni (rispetto alla perdita di € 2.039 milioni del 4° trimestre 2012 ed un utile di € 228,3 milioni di marzo 2012). Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente sono state pari a circa € -31,7 milioni (positive per € 517 milioni nel 4° trimestre 2012). Il Risultato d’esercizio consolidato ante effetti della Purchase Price Allocation (PPA) registra una perdita pari a € 92,3 milioni (che si confronta con la perdita di € -1.498,7 milioni del 4° trimestre 2012 e con l’utile di € 103,4 del 1° trimestre 2012). Considerando anche gli effetti della PPA (€ -8,5 milioni) la perdita del Gruppo nel primo trimestre 2013 si attesta a € 100,7 milioni. Gli aggregati patrimoniali di Gruppo nel primo trimestre 2012 Al 31/03/2013 i volumi di Raccolta complessiva del Gruppo si sono attestati a circa € 246 miliardi, in calo sul dicembre 2012 dell’1,6%, per effetto della flessione della componente indiretta (-3,2%) a fronte di una raccolta diretta sostanzialmente stabile (-0,3%).

Rispetto al 31 marzo 2012 la raccolta complessiva si pone in flessione del 9,8%. La Raccolta diretta del Gruppo, pari a circa € 135 miliardi, permane sostanzialmente stabile sui livelli di fine 2012, con una quota di mercato che si conferma attorno al 6,7% (dato a febbraio 2013, ultimo disponibile). Rispetto al 31/12/2012 per quanto riguarda la raccolta con clientela commerciale le masse hanno registrato una moderata flessione (-2,2%, pari a circa - € 2 miliardi), con una ricomposizione da conti correnti ed obbligazioni a favore dei depositi vincolati, i quali hanno registrato un significativo aumento (+43,5%) grazie al prodotto denominato Conto Italiano di Deposito.

La dinamica della raccolta commerciale è stata sostanzialmente compensata dalle controparti istituzionali, nel cui ambito si è registrata una crescita dei Pronti contro Termine ed una flessione delle obbligazioni sui mercati internazionali. In tale aggregato è stata riclassificata l’emissione, a fine febbraio 2013, dei Nuovi Strumenti Finanziari (c.d. NSF) a favore del Ministero dell’Economia e delle Finanze[6], con un effetto netto al 31/03/2013 rispetto al 31/12/2012 pari a circa € 2 miliardi. La Raccolta indiretta del Gruppo, pari a circa € 111 miliardi, ha evidenziato una riduzione del 3,2% rispetto a fine 2012 e del 19,7% sul 31/03/2012.

Più in dettaglio: · il Risparmio gestito ha chiuso il trimestre con volumi pari a circa € 44 miliardi, in moderata flessione sul 31/12/2012 (-1,6%), da mettere principalmente in relazione ai deflussi netti che hanno interessato il comparto in linea con le dinamiche di Sistema. All’interno dell’aggregato: - la componente assicurativa, pari a circa € 22 miliardi (-2,6% rispetto a fine anno precedente; -6,4% su 31/03/2012) ha beneficiato di una raccolta premi pari a oltre € 1,4 miliardi, sostenuta dai prodotti Unit Linked; - i Fondi Comuni di Investimento e Sicav, si sono attestati circa € 16 miliardi, sostanzialmente stabili su 31/12/2012 (+0,1%) ed in calo del 1,3% sullo stesso periodo dell’anno precedente; - le Gestioni Patrimoniali, sono risultate circa € 6 miliardi (-2,3% su 31/12/2012; -3% su 31/03/2012). · Le consistenze del Risparmio amministrato, pari a circa € 67 miliardi, presentano un calo del 4,2% sul 31/12/2012 da ricondurre soprattutto a ricomposizioni di portafoglio della clientela Retail.

La variazione rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente (-27,4% circa) è dovuta prevalentemente a movimenti delle custodie azionarie di grandi clienti del Gruppo, ai quali peraltro sono associati impatti economici non significativi. I crediti verso la clientela del Gruppo si sono attestati a circa € 141 miliardi, con una dinamica in calo dell’1,1% su fine 2012 da mettere in relazione sia alla ridotta domanda di credito connessa al rallentamento del ciclo congiunturale, che ha penalizzato soprattutto le forme tecniche in conto corrente e a breve termine, sia la particolare selettività usata dal Gruppo nell’erogazione dei finanziamenti.

Anche i mutui hanno registrato una flessione (-2,5% sul 31/12/2012), penalizzati anche dal calo delle compravendite immobiliari. La quota di mercato del Gruppo sui prestiti complessivi si è confermata attorno al 7,2% (dato a febbraio 2013, ultimo disponibile). Relativamente al credito specializzato erogato dal Gruppo tramite società prodotto dedicate, nel primo trimestre 2013: - MPS Capital Services ha erogato nuovi finanziamenti per € 121 milioni, in flessione sia rispetto al quarto trimestre 2012, che all’analogo periodo dell’anno precedente; - il flusso dello stipulato Leasing è risultato pari a circa € 135 milioni, anch’esso in contenimento rispetto ai valori del 2012, così come il turnover Factoring, pari a circa € 1,6 miliardi; - sul fronte del credito al consumo, veicolato tramite la controllata Consum.it, sono stati erogati nuovi finanziamenti per circa € 552 milioni, registrando un rallentamento rispetto ai valori del 2012. A fine marzo 2013 il Gruppo ha registrato un’esposizione netta in termini di crediti deteriorati pari a € 18,7 miliardi, con una crescita di circa il 7,4% rispetto a fine 2012.

Nell’ambito dell’aggregato rispetto al 31/12/2012 aumentano le Esposizioni Scadute (+13,7%), gli Incagli (+9,7%) e le Sofferenze (+4,9%), mentre i Crediti Ristrutturati si pongono in flessione (-1,8%). L’incidenza dei crediti deteriorati rispetto al totale Crediti verso la Clientela sale, così, al 13,3% dal 12,2% di fine dicembre 2012, a riflesso del perdurare della crisi economica. Al 31/03/2013 la percentuale di copertura del totale crediti deteriorati si è attestata al 40,4%, al cui interno: la percentuale di copertura delle sofferenze si è confermata a 57,9%, sugli stessi livelli di fine 2012; il coverage degli incagli si è attestato al 20,9%, in riduzione rispetto al livello di fine anno scorso in relazione a flussi di ingresso maggiormente riferibili ad esposizioni assistite da garanzie reali, nonché ad una più elevata incidenza della componente “di incaglio oggettivo” che, stante il miglior cure rate, si caratterizza per una percentuale media di copertura più contenuta. Il portafoglio titoli e derivati del Gruppo è risultato pari a circa € 38 miliardi, in calo di circa l’1,1% rispetto a fine dicembre 2012.

In quest’ambito, la componente AFS è rimasta pressoché stabile, in quanto le dismissioni, concentrate su strumenti caratterizzati da maggiore assorbimento di capitale, sono state sostanzialmente compensate da nuovi investimenti in posizioni a breve scadenza, caratterizzate da ridotti profili i rischio. La componente HFT evidenzia un calo del 2,3% sul trimestre precedente, mentre sul comparto L&R la riduzione è riconducibile soprattutto a titoli giunti a scadenza naturale. L’esposizione del portafoglio è concentrata su titoli di Stato Italiani, prevalentemente allocati nella componente AFS del portafoglio e in misura minore nella componente HFT.

Tale impostazione riflette la politica che il Gruppo ha seguito negli esercizi passati finalizzata al sostegno del margine di interesse attraverso investimenti sia di carattere strategico che di breve durata, in un contesto di mercato caratterizzato da un’elevata pendenza della curva dei rendimenti. Al 31/03/2013 il Patrimonio di Vigilanza del Gruppo si è attestato a €14.480 milioni, le Attività Ponderate per il Rischio (RWA) sono risultate pari a circa € 88,6 miliardi. Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali il Core Tier 1 Ratio (comprensivo dei 4.071 milioni di Nuovi Strumenti Finanziari c.d.

Monti Bond) è risultato pari all’11,1% (8,9% al 31 dicembre 2012); il Tier 1 Ratio all’11,8% (9,5% al 31 dicembre 2012[7]) e il Total Capital Ratio al 16,3% (13,7% al 31 dicembre 20127). Con riferimento ai segmenti operativi di natura commerciale del Gruppo Montepaschi, individuati sulla base del principio contabile IFRS 8, riportiamo i risultati della Direzione Commerciale, che al suo interno è articolata nei comparti Retail Banking e Corporate Banking: Totale Direzione Commerciale • Ricavi: € 1.479,2 milioni (+1,5% a/a). • Raccolta Diretta: € 91.539 milioni (-5,2% a/a). • Crediti “vivi” verso clientela: € 121.423 milioni (-6,4% a/a). Al suo interno: Direzione commerciale/Retail Banking • Ricavi: € 1.016,6 milioni (+18,5% a/a). • Raccolta Diretta: € 70.279 milioni (-5,2% a/a). • Crediti “vivi” verso clientela: € 59.385 milioni (-4,4% a/a). Direzione commerciale/Corporate Banking • Ricavi: € 462,7 milioni (-22,9% a/a). • Raccolta Diretta: € 21.260 milioni (-5,0% a/a). • Crediti “vivi” verso clientela: € 62.038 milioni (-8,2% a/a). Si segnalano inoltre i risultati delle principali società, già compresi nella totalità dei settori di attività (Direzione commerciale Retail & Corporate Banking e Corporate Center), in conformità a quanto richiesto dal principio contabile IFRS 8. Consum.it: · Risultato Operativo Netto: € 18,2 milioni. · Utile (Perdita) Netto d’esercizio: € 9,9 milioni. MPS Capital Services Banca per le Imprese: · Risultato Operativo Netto: € 57,7 milioni. · Utile (Perdita) Netto d’esercizio: € 27,9 milioni. MPS Leasing & Factoring: · Risultato Operativo Netto: € 2,8 milioni. · Utile (Perdita) Netto d’esercizio: € -0,7 milioni. Eventi Societari di rilievo del Primo Trimestre 2013 Gennaio · Attribuzione al CdA, da parte dell’Assemblea straordinaria, delle deleghe per aumentare il capitale sociale, fino a un massimo di € 4,5 miliardi, al servizio esclusivo dell’esercizio della facoltà, da parte della Banca, di convertire i Nuovi Strumenti Finanziari governativi. · Depositati i progetti di fusione per incorporazione nella Capogruppo di Banca Antonveneta e Mps Gestione Crediti Banca. · L’agenzia di rating Dominion Bond Rating Service (DBRS) ha avviato la copertura su BMPS.

La valutazione è iniziata con rating investment grade a lungo termine a ‘BBB’ con outlook negativo e rating a breve termine (‘R-2(mid)’ con outlook stabile. Tale giudizio è stato confermato in data 8 febbraio 2013. · Moody’s ha posto sotto osservazione per un possibile downgrade il rating di lungo termine ‘Ba2’ di Banca Monte dei Paschi. · Standard&Poor’s ha abbassato il rating a lungo termine da BB+ a BB, mantenendo un Outlook negativo. Febbraio · Completata l’emissione dei Nuovi Strumenti Finanziari governativi per un ammontare complessivo di € 4.071 milioni di euro. Marzo · Completato il processo di accoglimento integrale delle richieste dei dipendenti di aderire al Fondo di Solidarietà, al termine del quale le uscite anticipate dal Gruppo avranno riguardato circa 1.660 dipendenti. · Avvio da parte del CdA di azioni di responsabilità e risarcitorie in relazione ad alcune operazioni strutturate effettuate in esercizi precedenti. · Fitch Ratings ha confermato i rating a lungo e a breve termine a BBB/F3, rivedendo l'Outlook da "stabile" a "negativo”. · Approvata la Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari (redatta in conformità alle raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina delle società quotate emanato da Borsa Italiana, è disponibile nella sezione Investors & Ricerca del sito www.mps.it). Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio 23 Aprile Sottoscrizione dell’atto di fusione per incorporazione di Banca Antonveneta. 29 Aprile L’Assemblea ordinaria della Banca del 29 aprile 2013 ha approvato: il Bilancio d’esercizio al 31.12.2012; l’elezione quale Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione del Dott.

Pietro Giovanni Corsa; il nuovo Regolamento assembleare; la Relazione sulla Remunerazione (redatta ai sensi dell’articolo 123-ter del Testo Unico della Finanza, è disponibile nella sezione Investors & Ricerca del sito www.mps.it). L’Assemblea, inoltre, ha deliberato l’esercizio dell’azione di responsabilità, proposta dal CdA e avviata avanti il Tribunale di Firenze, nei confronti dell’ex Presidente del CdA, Avv. Giuseppe Mussari, e dell’ex Direttore Generale, Dott. Antonio Vigni per tutti i danni subiti e subendi dalla Banca in relazione all’operazione realizzata con Nomura Int.

Plc, e nei confronti dell’ex Direttore Generale, Dott. Antonio Vigni, per tutti i danni subiti e subendi dalla Banca in relazione all’operazione realizzata con Deutsche Bank AG. 09 Maggio Moody’s ha downgradato il rating di lungo termine di Banca Monte dei Paschi a ‘B2’ da ‘Ba2’, con outlook negativo. “Un impegno concreto per la tutela dei risparmiatori e delle piccole e medie imprese”. Con queste parole il consigliere regionale Gabriele Chiurli (Gruppo Misto) commenta l’approvazione quasi all’unanimità (astenuto solo il consigliere Taradash) della mozione che impegna la Giunta ad attivarsi presso il Governo per la separazione delle banche di affari da quelle di investimento. “La mozione fa riferimento alla legge Glass-Steagall – spiega il consigliere – introdotta dal presidente Roosevelt dopo la Grande Depressione del 1929, per far fronte alle bolle speculative emerse già all’epoca”. “Introdurre il principio della separazione bancaria in Italia e in Europa è altrettanto necessario oggi – sottolinea Chiurli – per consentire alle banche d’investimento di fare operazioni ad alto rischio senza mettere in gioco i risparmi delle famiglie e delle piccole medie imprese”. La mozione è stata sottoscritta dai consiglieri di tutti i gruppi consiliari ed è stata approvata durante la seduta consiliare di oggi.

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