Maggio Musicale Fiorentino: licenziato il Maggio Danza, questione di numeri

Da oggi in poi il Maggio Musicale Fiorentino dovrà rinunciare al corpo di ballo e al laboratorio di scenografia, questo il prezzo per salvare orchestra e coro: in totale 119 esuberi. La storia del corpo di ballo del Maggio.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 maggio 2013 21:20
Maggio Musicale Fiorentino: licenziato il Maggio Danza, questione di numeri

Da oggi in poi il Maggio Musicale Fiorentino dovrà rinunciare al corpo di ballo e al laboratorio di scenografia, questo il prezzo per salvare orchestra e coro: in totale 119 esuberi. Questa la proposta del commissario Francesco Bianchi, “impraticabile e inaccetabile” dicono le rappresentanze che indicono un'assemblea per domani. “Così è la vera liquidazione del Maggio musicale - afferma Paolo Aglietti della Cgil “.

Bianchi ha scelto di sacrificare il Maggiodanza, e il laboratorio di scenografia per salvare il cuore originario della fondazione che nasce come ente lirico. Una fredda questione di numeri: le contigenze economiche impongono di ricominciare da capo con la speranza che il Maggio ripiani i suoi debiti e torni ad animare i suoi spettacoli con il balletto. “Io spero che una volta rimesso in sicurezza il teatro la danza riesca a tornare, ritorni in questa casa, che riprenda a esistere e per questo lavoro'' ha dichiarato Bianchi.

''Mi rendo conto - ha detto Bianchi - di toccare un complesso artistico che vanta una storia e una tradizione importante per la danza italiana e per Firenze, tuttavia la chiusura di MaggioDanza è spinta da ragioni di carattere puramente economico perche' la crescita importante che negli ultimi tre anni c'e' stata del balletto qui a Firenze, sotto la guida di Francesco Ventriglia, ha di nuovo imposto questo corpo di ballo all'attenzione di pubblico e critica in Italia e all'estero. “Nei prossimi giorni incontreremo il Commissario'' ha annunciato oggi in consiglio il sindaco Matteo Renzi ''Ho parlato con il ministro Bray illustrandogli nel dettaglio la situazione - ha poi aggiunto Renzi - credo che sia stato molto bello da parte sua partecipare alla prima che pure si teneva in forma ridotta, concertistica, per risparmiare''.

Ma Renzi non rinuncia alla partita del Nuovo Teatro del Maggio, per il quale a Firenze sono arrivati anche gran parte (8 milioni) dei finanziamenti destinati alla Val di Susa per le opere di compensazione della Torino-Lione. L’inaugurazione della nuova struttura in costruzione al Parco delle Cascine è fissata per il 24 maggio del 2014, “vi confesso che adesso dovremo chiedere alla ditta di fare un po' prima; non vorrei che si dovesse fare l'inaugurazione in un sabato elettorale; sarebbe un gesto poco serio e quindi dovremo cercare di fare le corse'' ironizza il sindaco.

Non scherza affatto invece la deputata grossetana di Sel Marisa Nicchi che così commenta la notizia degli esuberi al Maggio Musicale. “E’ scandaloso che a pagare siano nuovamente i lavoratori e il lavoro di eccellenza. E’ altrettanto inconcepibile che venga tagliato totalmente il corpo di ballo e il laboratorio di scenografia. In questo modo perde prestigio uno dei centri culturali più importanti del mondo e si mandano sul lastrico intere famiglie”. “Le soluzioni alternative a così tanti licenziamenti vanno trovate – prosegue Nicchi - Servono risorse da destinare a un rilancio e a una riorganizzazione della cultura e dello spettacolo in Italia.

Il premier Enrico Letta ha promesso che, in caso di tagli alla cultura, si sarebbe dimesso. Lo prendiamo in parola. Questa è l’occasione da parte del Governo per dimostrare che non solo non ci saranno tagli, ma che ci saranno anche investimenti per la cultura e per tutte quelle realtà a rischio tra cui il Maggio Musicale Fiorentino”. "È una notizia disastrosa, inaccettabile, alla quale l'amministrazione e la città non possono tenere un atteggiamento di presa d'atto" - ribatte la consigliera Pd Stefania Collesei, presidente della commissione Lavoro di Palazzo Vecchio Stefania Collesei. "Non è certo l'epilogo che si meritavano i lavoratori- spiega Collesei- e la politica deve operare, in un rapporto anche e soprattutto con il ministero, per dare una risposta diversa alla crisi della Fondazione.

I licenziamenti paventati oltre che ingiusti sono anche la porta per un declassamento del teatro e una ulteriore riduzione del l'importanza nel tempo. È facilmente immaginabile un possibile fuggi fuggi degli artisti più prestigiosi. È necessario dunque che il sindaco riferisca al Consiglio comunale, che cresca la consapevolezza delle conseguenze che le decisioni assunte provocherebbero se attuate così come annunciate". LA STORIA DEL MAGGIO DANZA: Corpo di Ballo del Maggio Musicale Fiorentino, nasce nel 1967 e fin dai primi anni si impone all’attenzione nazionale e internazionale, trovando un punto di riferimento in Aurelio M.

Milloss. Con l’arrivo di Evgheni Polyakov nel 1978 inizia un’ascesa culminata nella nuova versione dello Schiaccianoci firmato dallo stesso Polyakov, e in una serie di spettacoli in cui figurano ospiti prestigiosi quali Fonteyn, Plisetskaja, Makarova, Fracci, Maximova, Terabust, Nureyev, Vassiliev, Baryshnikov, Bortoluzzi, Godunov. Nel 1988 assume il nome di MaggioDanza. Da quel momento, oltre a diverse creazioni di Polyakov e alle novità di celebri coreografi, la formazione presenta grandi titoli classici e novecenteschi.

Dal 1996 al 1998, Direttore della compagnia è Karole Armitage, della quale MaggioDanza interpreta The Predators’ Ball, riproposto successivamente a New York, Apollo e Dafne con allestimento di James Ivory, e Pinocchio con costumi di Jean-Paul Gaultier. Dal 1998 al 2003 alla direzione della formazione fiorentina si succedono Davide Bombana, Frédéric Olivieri, Elisabetta Terabust, Florence Clerc, Giorgio Mancini e Vladimir Derevianko. Il repertorio di MaggioDanza comprende lavori dei più celebri coreografi novecenteschi, fra i quali Cunningham, Forsythe, Petronio, Cranko, van Manen, van Danzig, Taylor, Bombana, Neumeier, Balanchine, Uotinen, Limón, Parsons, Miller, Duato, Childs e Montero.

Nel giugno 2009 la Compagnia vince il premio “Danza&Danza 2008” per La bella addormentata di Goyo Montero, quale “migliore produzione italiana dell’anno”. Dall’ottobre 2010 è Direttore Francesco Ventriglia, che inizia ad arricchire il repertorio della compagnia con importanti autori del panorama internazionale della danza contemporanea quali Angelin Preljocaj e Andonis Foniadakis, oltre a proporre titoli di sua creazione quali Sogno di una notte di mezza estate, Stabat Mater, Pinocchio e The Genesis Tribute accolti con grande favore da pubblico e critica.

Ventriglia crede nell’eccellenza dei suoi danzatori e intende presentare, attraverso una scelta di collaborazioni con creatori di altissimo livello, opere rivolte sia a un pubblico alle prime esperienze con il mondo del balletto che agli appassionati più esigenti.

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