L' Aeroporto di Pisa da oggi invaso per 2 anni dalle bugie di Pinocchio

Inaugurate le grandi installazioni di Babb (Giorgio Dal Canto) che hanno ''impacchettato'' l’aeroporto Internazionale Galileo Galilei.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 maggio 2013 18:22
L' Aeroporto di Pisa da oggi invaso per 2 anni dalle bugie di Pinocchio

Una rete lunga oltre 100 metri e alta circa 2 metri e mezzo lungo la viabilità esterna; ma di particolare impatto scenico anche la copertura dello scalo merci, che ha ricoperto un’area di oltre 700 metri quadrati; sono le monumentali installazioni dell'artista di Pontedera Babb (al secolo Giorgio Dal Canto). Installazioni che di fatto chiudono al loro interno l'Aeroporto internazionale e che sono state inaugurate questa mattinata giovedì 9 maggio. “La Bugia. Anche gli elefanti hanno il naso lungo”, questo è il nome della grande opera di Babb che evidentemente tratta il tema cardine del lavoro dall’artista: Pinocchio, il burattino più famoso del mondo.

L’evento, che arriva dopo la fortunata presenza di Babb alla Biennale di Venezia del 2011 e dopo la mostra personale tenuta a Pontedera, conclusa con grande successo pochi mesi fa, vede il sostegno di Belvedere Spa e della Banca Popolare di Lajatico. L’iniziativa è stata ideata da Alberto Bartalini, architetto noto per il suo approccio non convenzionale al mondo dell’arte contemporanea che ha curato la regia del percorso di Babb negli ultimi anni. Gina Giani, Amministratore Delegato e Direttore Generale di SAT S.p.A., società che gestisce l’aeroporto Galileo Galilei di Pisa, ha detto: «Siamo sempre lieti di ospitare e promuovere le iniziative volte alla valorizzazione dei talenti del nostro territorio.

L’aeroporto di Pisa, come porta d’accesso e vetrina internazionale della Toscana nel mondo, rappresenta il luogo ideale nel quale accogliere artisti toscani così prestigiosi». Dal Canto nasce nel 1934 a Pontedera, dove ancora adesso vive e lavora. Inizia a dipingere tardi, all’età di quarant’anni, ma incontra fin dai primi lavori un grande successo di pubblico e critica, stringendo da subito una forte collaborazione con il critico Ilario Luperini, suo curatore storico.

Le incisioni e la grafica sono le sue prime passioni. Dopodiché si concentra sulla pittura a olio e partecipa a decine di mostre, ritagliandosi un posto di rilievo nel panorama artistico toscano. Diventa illustratore per Il Tirreno e collabora con altre numerose riviste e manifestazioni. Riconosciuto a livello nazionale come grande talento sotto il profilo tecnico, è attraverso la sua vena satirica che Babb raggiunge la notorietà: dipinge il potere mettendolo a nudo, le contraddizioni della società, la solitudine delle persone.

Questo percorso lo porta a interpretare l’emblema italiano per eccellenza di questi comportamenti: Pinocchio. La sua produzione si concentra sul burattino più famoso del mondo, attraverso il quale Babb traccia un disegno dell’Italia di oggi. Questo suo lavoro diventa molto noto, tanto da meritare un’intera sezione del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia 2011 per le celebrazioni del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia: presso l’Arsenale Novissimo di Venezia, una grande installazione dei Pinocchio di Babb, in collaborazione con Renato Meneghetti e Stefano Stacchini, sotto la regia di Alberto Bartalini.

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