Un terremoto ci salverà: convegno degli architetti sul rischio sismico

Il rumore e la qualità della vita nelle città: se ne parlerà in un altro convegno, sempre lunedì 6 maggio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 maggio 2013 17:27
Un terremoto ci salverà: convegno degli architetti sul rischio sismico

Se prevedere i terremoti è impossibile, difendersi da essi non lo è. Partirà da questo presupposto, e dalla convinzione che il nostro Paese non possa tardare oltre nel diffondere una cultura del disastro in contrapposizione alla logica dell'emergenza, il convegno dedicato al rischio sismico dal titolo "Un terremoto ci salverà", in programma lunedì 6 maggio a Palazzo Medici Riccardi a Firenze (via Cavour, 1 - Sala degli Specchi, ore 9/18.30). Organizzata dalla Fondazione Professione Architetto e dalla rivista di architettura Opere in collaborazione con la Provincia di Firenze, l'iniziativa sarà aperta a tutta la cittadinanza, invitata a confrontarsi con urbanisti, geologi, docenti universitari e amministratori provenienti da tutta Italia sul tema della prevenzione agli eventi sismici con tavole rotonde, workshop e proiezioni video.

Saranno presenti tra gli altri l'assessore all'urbanistica della Provincia di Firenze Marco Gamannossi, il presidente della Fondazione Professione Architetto Firenze Alessandro Jaff, il direttore di Opere Guido Incerti, il geologo della Regione Toscana Massimo Baglione, il professore di Pianificazione urbanistica all'Università di Pescara Valter Fabietti e l'antropologo Franco La Cecla. Presente, inoltre, l'assessore all'urbanistica del Comune di Ferrara, Roberta Fusari, che porterà una testimonianza diretta del lavoro di ricostruzione affrontato dalla città, dopo i sismi che hanno colpito l'Emilia Romagna il 20 e il 29 maggio dello scorso anno.

Volutamente provocatorio il nome scelto per la giornata di studi, tratto dal numero 33 della rivista Opere: l'intento è denunciare la scomparsa dei temi "terremoto"/"disastri naturali" dai luoghi in cui si parla di architettura, città e territorio, dall’agenda politica e dai media. "Omissione – affermano gli architetti – tanto più colpevole in un Paese geologicamente fragile come il nostro, soggetto ad una cementificazione e ad uno sfruttamento intensivo e selvaggio che negli ultimi quarant'anni lo ha reso ancor più vulnerabile ed esposto a rischi ambientali".

La tutela dei cittadini e del patrimonio architettonico urbano attraverso strategie a 'bassa definizione' (Lo – fi architecture) saranno il fil rouge del convegno di approfondimento. Che dedicherà infine un apposito focus ai comportamenti da tenere in caso di crisi. "Un terremoto ci salverà" si svolgerà con il patrocinio del Comune di Firenze, del Comune di Ferrara e dell'Ordine degli architetti della provincia di Firenze. Secondo un recente rapporto del Parlamento Europeo sul rumore ambientale nelle nostre città, sono 90 milioni i cittadini europei esposti a livelli di rumore notturno superiore ai limiti dei 50 decibel, indicati dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità come soglia al di sopra della quale il rumore può creare danni alla salute.

Un numero che se non saranno presi provvedimenti, potrà salire fino a 210 milioni di persone entro pochi anni. E’ questo uno dei temi scottanti della giornata di studi che si svolgerà lunedì 6 maggio dalle ore 9 a Firenze presso il Palagio di Parte Guelfa, piazza di Parte Guelfa 1, con il titolo “Rumore e qualità della vita” organizzata dall’Associazione Italiana di Acustica con il Patrocinio del Comune di Firenze, l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Firenze, l’Associazione Periti Esperti della Toscana (APE) e la FNA Federamministratori Toscana.

Si tratta di un appuntamento importante che rappresenta una nuova tappa di confronto scientifico e tecnico sul problema dell’inquinamento acustico nelle nostre città e i rischi per la salute. Alla luce dell’evoluzione normativa sull’inquinamento acustico, e delle esperienze portate avanti in questo campo, in particolare nella gestione dei contenziosi legati al disturbo da rumore, esperti italiani e internazionali si confronteranno per fare il punto sul tema e proporre soluzioni. Amministratori, progettisti, tecnici competenti in acustica che, all’interno di enti, amministrazioni, organi di controllo, aziende e studi di progettazione, parleranno dei problemi connessi all’acustica, alla valutazione del disturbo da rumore, al contributo che la progettazione acustica può dare al miglioramento della qualità della vita nelle nostre case e nelle nostre città.

I lavori sono divisi in due sessioni. La prima riguarda i disturbi e la gestione del rumore nelle aree urbane. Tra i relatori Arnaldo Melloni della Direzione Ambiente del Comune di Firenze che parlerà dei progetti del Comune di Firenze in questo campo; Sergio Luzzi, ingegnere acustico, che illustrerà alcune esperienze di riduzione del rumore nelle “Smart Cities” attraverso interventi di pianificazione intelligente comprendenti l'uso di architetture sonore; Liborio Parrino, docente dell’Università di Pavia, che avrà come tema del suo intervento un altro aspetto importante come quello dell’interferenza del rumore nel sonno, Lorenzo Lombardi responsabile per l’acustica del Ministero dell’Ambiente.

La seconda sessione affronterà il rumore e la qualità degli ambienti chiusi come le case, i luoghi di lavoro e di aggregazione. Tra gli invitati una vera star come l’architetto e designer inglese Ab Rogers autore di importanti e innovativi progetti che hanno al centro l’acustica, e un altro grande esperto, Piotr Gaudibert, responsabile del Comune di Parigi per le campagne di sensibilizzazione su questo tema e impegnato in un progetto europeo finalizzato alla riduzione del rumore nelle città.

Poi Giorgio Campolongo fondatore di “Missione rumore”, associazione italiana per la difesa dal rumore e docente nella Facoltà di Architettura al Politecnico di Milano. Infine Franco Pagani presidente dell’APE, l’Associazione Periti Esperti della Toscana che con i suoi associati è impegnata nel settore giudiziario dove i contenziosi e le cause per il rumore; dai condomini fino a quelli legati alle grandi opere come ferrovie e autostrade, sono sempre più numerosi. “Abbiamo sostenuto con piacere questa iniziativa – ha spiegato Pagani- è importante il tema e il ruolo che i magistrati affidano alla relazione dei consulenti tecnici d’ufficio per risolvere certi processi.

Questo per la complessità di una materia dove per valutare i danni o i possibili rimedi legati al rumore occorre una preparazione scientifica molto alta e che solo periti estremamente preparati possono dare anche sul fronte delicato delle procedure. Il nostro impegno come associazione – conclude - è proprio quello di lavorare per offrire la massima professionalità dei nostri soci anche in questo campo”.

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