Mps, tutti contro Mussari e Vigna, l'assemblea dei soci vota unanime

Recuperare redditività e varare un aumento di capitale: le priorità. Oggi giorno della prima fiducia al Governo, Mps beneficia dell'effetto Letta e segna in Piazza Affari un +6,88%..

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 aprile 2013 21:15
Mps, tutti contro Mussari e Vigna, l'assemblea dei soci vota unanime

Oggi per la banca di Piazza Salimbeni è il giorno dell'Assemblea Ordinaria, è il giorno della resa dei conti sul piano dei provvedimenti contro gli ex vertici Giuseppe Mussari e Antonio Vigni . Un'assemblea degli azionisti durata quasi 10 ore ma che si chiude con il voto favorevole e unanime alla delibera sulle azioni di responsabilità nei confronti degli ex dirigenti responsabili dell'acquisto di Antonveneta e delle operazioni derivati Santorini e Alexandria.

"E' un'azione che riteniamo sia ben fondata'', ha sottolineato il Presidente della Banca Alessandro Profumo e con lui il primo azionista, il presidente della Fondazione: "esprimo apprezzamento per le azioni che i vertici di Banca Mps hanno promosso ed annuncio il nostro totale appoggio e il voto favorevole della Fondazione alla proposta di delibera di azione sociale di responsabilità nei confronti dell’ex Presidente del Consiglio di Amministrazione e dell’ex Direttore Generale, anche in concorso con altri soggetti. Chiediamo, peraltro, che proseguano rapidamente le analisi e gli approfondimenti a salvaguardia del patrimonio della Banca e che venga assunta, qualora emergessero nuovi elementi di anomalia e illiceità, ogni possibile ulteriore iniziativa ritenuta opportuna per tutelare e proteggere gli interessi del Gruppo Mps e dei suoi azionisti".

In altre parole a Mussari e a Vigna, ove le responsabilità venissero accertate, si chiederà un risarcimento per i danni fatti subire all'azienda. "Occorrono prove fondate ed oggettive - precisa Mancini- E se emergeranno lo ribadisco ancora con forza la Fondazione agirà di conseguenza a tutela dei propri interessi". Un'azione che Profumo giudica ''ben fondata'' e che serve per ''massimizzare i benefici patrimoniali in modo da recuperare tutte le somme che sono state sottratte indebitamente alla banca''.

Il problema principale adesso è rimborsare i Monti Bond chiesti al Tesoro per oltre 4 miliardi da un lato e l'aumento di capitale dall'altro ''Ritengo che ce la possiamo fare ma nulla è scontato''. Ripagare il debito con lo Stato, ha aggiunto, e' ''l'unico modo per mantenere l'indipendenza e la sede a Siena''. Ma per farlo bisogna ''recuperare redditivita'' e varare ''un aumento di capitale'' visto che il gruppo ''ha bisogno'' di mezzi freschi.

Per questo ''chi propone ricette magiche'', ha continuato Profumo, ''prende in giro se stesso prima ancora degli altri. Resta ''ancora molta strada da fare ma si cominciano a vedere segnali d'inversione''. Oggi giorno della prima fiducia al Governo, Mps beneficia dell'effetto Letta e segna in Piazza Affari un +6,88%.

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