Enrico Letta: un pisano al Governo

Nel ballottaggio per Palazzo Chigi con il sindaco di Firenze prevale il professore dell'Università di Pisa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 aprile 2013 22:10
Enrico Letta: un pisano al Governo

Incarico a Enrico Letta: ''Governo di servizio ma non a tutti i costi'' sintetizza il vicesegretario del Pd, che ha accettato con riserva: ''Domani le consultazioni, farò in fretta''. E assicura: ''Parlerò con tutte le forze, le riforme dovremo farle insieme''. Enrico Letta a Pisa ha frequentato le superiori. Formatosi nel movimento studenti dell'azione cattolica e sui testi del Concilio Vaticano II ha militato nella Lega Democratica di Scoppola e Ardigò. Negli anni '80 militò nella sinistra dc, va con il pisano Simone Guerrini a Roma alla guida del Movimento Giovanile Dc e poi collabora con Nino Andreatta.

Altri di noi scelsero un impegno piu' formativo, ecclesiale e culturale, nella Fuci e nell'Aziond Cattolica. All'epoca dei referendum elettorali di 20 anni fa andò partecipa alla raccolta di firme ai tavolini per strada. A Pisa in quei referendum si impegna anche l'attuale sindaco Marco Filippeschi: “A Pisa Comunione e Liberazione non ha mai avuto forza nelle scuole medie superiori e non spopolava nell’Università perché c’era un gruppo molto forte di giovani democristiani di sinistra, organizzati, di grandi qualità: con Enrico Letta, il più giovane, Simone Guerrini, Andrea Bonaccorsi, Giuliano Palagi, solo di qualche anno più grandi di lui.

Anche Stefano Ceccanti, costituzionalista - coltissimo, eclettico e lavoratore instancabile -, allievo di Augusto Barbera e senatore del Pd, è pisano e fu presidente nazionale della Fuci. Io ero allora il segretario dei giovani comunisti e c’era già un buon rapporto fra noi, di rispetto e con sempre più sintonia. Una volta però ci fu un diverbio, non ricordo per quale motivo, così Enrico se la prese a male e mi scrisse un biglietto. Tipo: da te non me lo aspettavo o siete i soliti comunisti...

Qualcosa del genere. Conservo ancora quel biglietto dentro uno dei miei libri di studio di allora. Un po’ era permaloso, un po’ lo faceva per tattica, forse”. “ I più sinceri auguri di buon lavoro all’amico e concittadino Enrico Letta” Sono queste le parole di Federico Gelli deputato pisano del Partito Democratico vicino alle posizioni di Matteo Renzi, sulla scelta del Presidente Giorgio Napolitano di affidare l’incarico ad Enrico Letta per formare il nuovo Governo.

“Sono contento della scelta del Quirinale – ha sottolineato - perché Enrico ha tutte le capacità umane e le doti di esperienza e mediazione all’altezza del difficile e impegnativo compito al quale è stato chiamato, in una fase così difficile per il Paese. Credo anche - ha aggiunto il deputato del PD – che la figura di Matteo Renzi, possa essere una considerata una straordinaria opportunità che non deve essere sprecata per il futuro del Partito Democratico e per far tornare vincente il centro sinistra nella prossima campagna elettorale”. “Esprimo il mio augurio di buon lavoro a Enrico per quello cui è stato chiamato, un compito gravoso e difficile per il quale sappiamo si impegnerà al massimo.

Il Paese è in una situazione molto critica ed è necessario per questo che le migliori competenze e capacità si mettano al servizio di un Governo di emergenza con un clima e un atteggiamento da parte di tutte le forze politiche che possa aiutare la sua attività e far uscire al più presto l'Italia da questo empasse. Enrico Letta ha la preparazione e la capacità di mediazione per sciogliere la riserva e accettare il mandato che il Presidente Napolitano gli ha affidato e formare una compagine di Governo all'altezza della situazione.

Iniziando così a operare per risolvere i problemi, il lavoro prima di tutto, e porre le basi per quelle riforme che non sono più rinviabili”. Così il consigliere regionale del Partito Democratico Ivan Ferrucci, pisano, dopo l’incarico affidato da Napolitano a Enrico Letta. “Apprezziamo molto la scelta dell’incarico a Enrico Letta. Si tratta di un segnale importante. Siamo al suo fianco per costruire il governo per il Paese. A Enrico un affettuoso incoraggiamento di buon lavoro.

Questo è un momento cruciale per l’Italia, ci sono tanti problemi da affrontare e il nostro partito gli darà una mano per risollevare le sorti del Paese”. Così il segretario del PD toscano e deputato Andrea Manciulli. «Con l’incarico a Enrico Letta – sottolinea il deputato e coordinatore della Segreteria toscana del Pd Luca Sani – il presidente Napolitano ha ancora una volta dimostrato la propria capacità di saper individuare un punto di equilibrio.

Il Partito democratico è ora al centro dell’iniziativa di governo e non deve perdere l’occasione per dare risposte credibili ai problemi degli Italiani, a partire dalle misure per la ripresa economica, la riduzione della pressione fiscale, il contrasto alla disoccupazione e da un’iniziativa forte a Bruxelles per cambiare le scelte di politica economica. In parallelo, vanno poi affrontati temi non più rinviabili come riforma elettorale, riduzione del numero dei parlamentari e misure contro la corruzione.

Tutte questioni richiamate da Letta nel suo discorso dopo l’incarico, ed esposte dal Partito democratico al presidente Napolitano nel corso delle consultazioni. Enrico Letta è figlio di una nuova e più giovane generazione, ma ha la maturità e l’esperienza che servono per governare un grande Paese. Ha davanti a sé un compito difficilissimo, inutile nasconderselo, e proprio per questo deve poter contare sul sostegno leale del Partito democratico». La senatrice toscana di Sinistra Ecologia e Libertà Alessia Petraglia commenta negativamente l'affidamento dell'incarico a Enrico Letta.

"Il presidente Napolitano - osserva Petraglia - ha messo i partiti di fronte alle proprie responsabilità, a cominciare da quella di riuscire a governare il Paese". "Siamo arrivati così - prosegue - all'incarico ad Enrico Letta. E' difficile pensare, però, che un governo sostenuto da una maggioranza tricefala che ricalca l'esperienza Monti e va dal PD alla Lega possa essere un governo di cambiamento, quel governo di cui l'Italia ha bisogno". "Per questo - conclude Petraglia - Sinistra Ecologia e Libertà andrà all'opposizione.

Saremo un'opposizione tenace e costruttiva sui temi per i quali abbiamo sempre combattuto. Saremo responsabili, fino in fondo. E lo saremo, prima di tutto, nei confronti dei cittadini". La deputata toscana di Sinistra Ecologia e Libertà Marisa Nicchi boccia la nascita di un nuovo esecutivo sostenuto da PD e PDL. "Faremo opposizione al governissimo - dichiara Nicchi - e la faremo nella società e in Parlamento, con forza e apertura. Lotteremo per porre fine all'austerità dei ricchi contro i poveri.

E' quello che ci hanno chiesto i cittadini, che in maggioranza hanno bocciato le destre votando PD, SEL, M5S. Noi di SEL siamo coerenti". “Se Enrico Letta dovesse accettare di affidare il Ministero dell’Interno a Renato Schifani per compiacere Berlusconi, allora avrà gettato la maschera e svelato il più immondo degli inciuci. Schifani non si interessa di lotta alla mafia, con la mafia ci ha fatto piuttosto società di brokeraggio assicurativo! Renato Schifani è quello che trovò ‘fondati e sostanziali rilievi di incostituzionalità della legge Rognoni-La Torre’: una legge che ha fatto la storia della lotta alla mafia nel nostro Paese! Conferirgli un incarico così delicato ed importante sarebbe davvero un atto scriteriato.

Perché non riconfermare Anna Maria Cancellieri, che ha saputo svolgere il suo mandato con grande senso di responsabilità e senza guardare in faccia a nessuno? E’ chiaro che a Berlusconi e sodali sia risultato sgradevole il lavoro impeccabile del Ministro Cancellieri, perché ha per l’ennesima volta evidenziato come molti esponenti del loro partito abbiano svenduto le amministrazioni dei Comuni alla mafia. A chi la criminalità organizzata la combatte, come sto facendo io in Europa, con la Commissione CRIM, con successi importanti anche grazie alla sponda del Ministro Cancellieri, non può star bene che la tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica e il coordinamento delle forze di polizia siano affidati a un soggetto così controverso, più volte sospettato di essere legato a Cosa Nostra.

Sarebbe inoltre un’offesa e un’umiliazione nei confronti di tutte le vittime innocenti delle mafie”. Lo ha detto Sonia Alfano, presidente della Commissione Antimafia Europea, commentando i rumors che danno Renato Schifani candidato a dirigere il Ministero dell’Interno.

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