Comunicare le emergenze, il giusto vocabolario per i Comuni

Si è svolto a Firenze il convegno promosso da Anci Toscana e Regione Toscana sulla gestione delle emergenze e la corretta comunicazione dei temi di protezione civile. Presenti Franco Gabrielli, Enrico Rossi e Paolo Ghezzi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 aprile 2013 19:13
Comunicare le emergenze, il giusto vocabolario per i Comuni

Firenze, 9 aprile 2013. “Oggi gran parte delle attivazioni di procedure di emergenza si basa su un flusso di informazioni tra Enti ed Istituzioni - vedi le allerte meteo - che non può mai costituire un alibi per alcun Amministratore”. Queste le parole del coordinatore della Consulta Protezione Civile Anci Toscana e vicesindaco di Pisa, Paolo Ghezzi che ha introdotto e coordinato i lavori del convegno organizzato da Anci Toscana e Regione Toscana per approfondire qual è il ruolo dei Comuni nella gestione delle emergenze in Protezione Civile. Il convegno, svoltosi oggi all’Auditorium del Cenacolo di Sant’Apollonia a Firenze, ha visto la partecipazione di 250 persone che hanno assistito al confronto tra il presidente della Regione Enrico Rossi, il Capo Dipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli, al quale è seguita una partecipata tavola rotonda. Prendendo le mosse dai casi del terremoto dell’Aquila del 6 aprile 2009, e da quello, di segno opposto, dell’evacuazione preventiva della Garfagnana tra il 31 gennaio e il 1 febbraio scorsi, Paolo Ghezzi ha posto l’accento sull’importanza di una comunicazione efficace e sulla necessità di un sistema di riferimento condiviso che consenta ai sindaci di non esser soli e di gestire al meglio le emergenze: “Comunicare con la popolazione in emergenza, al contrario, è una delle componenti fondamentali per la sua gestione.

Affinché sia efficace è necessario, già in fase di costruzione del Piano, un coinvolgimento preventivo dei cittadini, che devono essere consapevoli del ruolo fondamentale assunto in caso di calamità. – ha spiegato Ghezzi – È una comunicazione che si basa su un Patto tra Amministrazione e cittadini e che va onorato con competenza, serietà e grande sensibilità e passione”. Ma la corretta comunicazione non basta a far fronte all’emergenza e, se Enrico Rossi ha più volte richiamato l’attenzione dei presenti sulla necessità di non cedere al “federalismo dell’abbandono” da parte dei Governi che si sono susseguiti e che ha avuto il suo apice nella legge Tremonti che ha introdotto una solidarietà territoriale piuttosto che nazionale, il Capo Dipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli ha sottolineato l’assoluta necessità di considerare quello della Protezione Civile un Sistema di cui tutti i soggetti, istituzionali e non, si devono sentire parte.

“Serve – ha dichiarato, in sintonia con quanto espresso dal presidente della Regione – una seria politica fatta di piccoli passi, per arrivare alla messa in sicurezza dei nostri territori”. E in questo percorso, fatto di capacità di convogliare investimenti in interventi capaci di ridurre rischi e danni, ognuno, spiega ancora, deve fare la propria parte, “perché dobbiamo diffondere nelle nostre comunità una radicata cultura di Protezione Civile”. In definitiva, secondo Gabrielli, se le parti che costituiscono il sistema, non se ne sentono parte, sarà difficile ottenere dei risultati, dato che “nessuno dei soggetti coinvolti può permettersi di esimersi dal tradurre in azione i propri doveri e le proprie responsabilità”. Proprio per rafforzare questa unità di intenti, Wladimiro Boccali, sindaco di Perugia, presidente Anci Umbria e delegato ANCI per la Protezione Civile, ha comunicato che sarà siglato a breve un nuovo protocollo di intesa tra ANCI e Dipartimento della Protezione Civile, che tenga conto degli scenari che si apriranno con i futuri riassetti istituzionali, e che incentivi la redazione di Piani intercomunali di Protezione Civile, e il sostegno alle operazioni di monitoraggio da parte degli Enti Locali, così come il coinvolgimento delle associazioni presenti sul territorio. Proprio seguendo la strada di un lavoro che vede camminare di fianco Comuni e Dipartimento di Protezione Civile, il segretario di Anci Toscana, Alessandro Pesci, ricordando quanto sia fondamentale una terminologia condivisa, che consenta ai sindaci e alle altre istituzioni di usare un linguaggio univoco e che non rappresenti, invece, uno scoglio in più, ha annunciato l’avvio di un percorso formativo che Anci Toscana ha ideato e che metterà a disposizione dei Comuni toscani per approfondire le tematiche della comunicazione relativa alle tematiche di Protezione Civile. Tra gli altri relatori presenti alla Tavola Rotonda, Marco Iachetta, esperto della Protezione Civile, Roberto Simoncini, sindaco di Aulla, Leonardo Marras, presidente della Provincia di Grosseto, Antonio Mario Melara, responsabile settore Sistema di Protezione civile della Regione Toscana, Mario Puppa, sindaco di Careggine e presidente dell’Unione dei Comuni della Garfagnana.

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