Pazienti costretti a viaggiare con i referti. Digitalizzazione solo a parole?

Mugnai (Pdl) alla giunta: «Cosa si aspetta a completare il progetto avviato quattro anni fa?»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 aprile 2013 15:07
Pazienti costretti a viaggiare con i referti. Digitalizzazione solo a parole?

Fortuna che era un’interrogazione urgente, quella presentata addì 2 febbraio 2011 dal Vicepresidente della Commissione sanità Stefano Mugnai sul servizio di radiologia nell’area vasta che comprende Siena, Arezzo e Grosseto. Fortuna, sì, perché a due anni e spiccioli di distanza la giunta regionale – in barba ai regolamenti che obbligherebbero a farlo nel giro di 60 giorni – non ha ancora risposto. Intanto il problema, quello della mancata attivazione delle procedure di refertazione digitale, è rimasto intatto, con problemi che investono in maniera particolarmente pungente la neurochirurgia e i suoi pazienti.

E allora che fare, se non tornare alla carica con una nuova interrogazione urgente? E’ proprio ciò che ha fatto Mugnai, che ricorda tra l’altro di aver già sollecitato la risposta una prima volta nel maggio 2011, e una seconda volta nel febbraio 2012. Lo strumento di cui già nel 2010 era prevista l’attivazione nell’Area vasta Siena-Arezzo-Grosseto era qualcosa di simile all’Healt Technology Assessment (HTA) citato nel piano sanitario 2008-2010 (niente di mento). In pratica, doveva servire a trasmettere immagini via web per la lettura a distanza dei referti radiologici e per consulti con la neurochirurgia.

Che fine ha fatto quel progetto? Richiamate queste premesse, nella nuova interrogazione protocollata questa mattina Mugnai procede: «La neurochirugia di Siena è il punto di riferimento per le urgenze neurochirugiche della ASL 8. Quando necessita di una consulenza neurochirugica urgente (traumi cranio-vertebrali, emorragie intracraniche, ESA etc. etc.) viene inviato il cd della TC cranio effettuata presso le sedi della ASL 8 a Siena per mezzo di un servizio di navetta (non sempre immediatamente disponibile)».

Casi sporadici? Non tanto, visto che «le consulenze effettuate con questo mezzo di trasporto su strada sono circa 500 all'anno». Quello che succede è che, «a causa di tale ritardo, le aziende sanitarie dell’Area Sud toscana sono costrette ad inviare i pazienti in neurochirurgia a Siena, anziché limitarsi ad inviare solo le radiografie come avviene invece in altre Asl, con un aumento enorme sia di spese che di criticità di mobilità per i malati». Non si può dire che la Regione non abbia avuto tempo sufficiente.

Oggi, sottolinea Mugnai, è «doveroso ricevere le spiegazioni ai quesiti posti con l’interrogazione del febbraio 2011 e ribaditi in questa nuova», nonché «i motivi del ritardo della telerefertazione». Nello specifico, l’esponente del Pdl chiede di conoscere «le motivazioni e le responsabilità in ordine al grave ritardo nella realizzazione del progetto di telerefertazione per la diagnostica tra le aziende dell’Area Vasta Sud Toscana».

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