Cittadini, parlamentari, volontari: insieme per la solidarietà

Da Firenze un patto collettivo per sostenere il welfare in tempi di crisi. Fossati (Pd): “Dare ossigeno al volontariato per difendere il welfare, un impegno in Parlamento”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 aprile 2013 00:11
Cittadini, parlamentari, volontari: insieme per la solidarietà

La Toscana sia laboratorio nazionale per il welfare di domani. E il volontariato interlocutore primario di questo processo. E’ quanto emerso dall’incontro «Il futuro del volontariato per un nuovo welfare in tempi di crisi» organizzato da Pubbliche Assistenze e Misericordie toscane come momento d’incontro con i parlamentari neo eletti. L’obiettivo: costruire un nuovo patto di coesione sociale in un difficile momento come quello attuale. Nella sede Anpas di via Pio Fedi a fare gli onori di casa il presidenti regionali delle Pubbliche Assistenze toscane e delle Misericordie, Attilio Farnesi e Alberto Corsinovi.

Erano presenti i deputati Caterina Bini, Susanna Cenni, Filippo Fossati, Edoardo Fanucci, Elisa Simoni, Dario Parrini (Pd), Massimo Parisi (Pdl) e la senatrice Rosa Maria Di Giorgi (Pd). Messaggi di saluto e impegno per incontri successivi sono arrivati da Alessia Petraglia (Sel) e Alessandra Bencini (M5S). All’incontro erano anche presenti l’assessore regionale per il diritto alla salute, Luigi Marroni, il consigliere regionale, Simone Naldoni (Pd), il segretario metropolitano Pd, Patrizio Mecacci con il responsabile del welfare del partito, Antonio Pala.

Agli onorevoli toscani i due presidenti hanno consegnato un documento programmatico, che i neo eletti si sono impegnati a inserire nel dibattito parlamentare. L’assessore regionale, Luigi Marroni ha garantito anche che la regione rispetterà al più presto gli impegni economici relativi al trasporto sanitario. «Con le difficoltà economiche crescenti, con i crescenti bisogni di una popolazione sempre più in avanti con gli anni – ha detto il presidente di Anpas Toscana, Attilio Farnesi – la politica di deve e si dovrà confrontare sempre di più.

Con gli enti locali al collasso economico, con le difficili scelte di bilancio delle Regioni, serve un nuovo impulso nazionale a movimenti che da sempre anticipano, integrano e talora sostituiscono le istituzioni nel difficile compito di stare vicino a chi soffre. Noi non vogliamo sottrarci a questo confronto, ma metterci in gioco con la serietà che da sempre contraddistingue i nostri movimenti. La prima tappa di questo cammino è proprio il dibattito coi parlamentari toscani per chiedere loro di farsi ambasciatori alla Camera e al Senato dei nostri valori, del nostro grido d’allarme a fronte di difficoltà sempre maggiori,nella consapevolezza che è a rischio non solo il volontariato, ma anche il modello di coesione sociale che il volontariato porta nelle case, tra i cittadini». “Il volontariato – ha detto il presidente regionale delle Misericordie, Alberto Corsinovi- rappresenta un presidio importante per la coesione sociale e la qualità della vita di tantissimi cittadini, soprattutto dei più deboli, dei malati, degli anziani, dei poveri e di chiunque si trovi in difficoltà: basti pensare al lavoro di protezione civile che i volontari svolgono di fronte alle purtroppo sempre più frequenti emergenze naturali.

E questo la gente lo sa, tant’è vero che la crisi non ha scalfito il rapporto che abbiamo con il territorio. Chi troppo spesso lo dimentica o finge di ignorarlo è la politica nazionale. Per questo chiediamo aiuto ai parlamentari toscani che si facciano portatori in Parlamento delle nostre esigenze. Per conservare e rinsaldare quel vincolo. “Veniamo da un esperienza di governo che ha praticamente azzerato il fondo sociale, è urgente cambiare rotta rispetto alle scelte fatte finora, c’è bisogno di un welfare rinnovato, in grado di intercettare i bisogni nuovi che la situazione di crisi acuta in atto ha fatto emergere con gravità.- spiega Filippo Fossati, a nome di tutti i parlamentari Pd presenti – In Toscana si è sempre realizzata un’interazione stretta tra istituzioni e volontariato, la carenza di risorse ha messo in crisi questo modello ma riteniamo che sia quello giusto e vada rafforzato.

Per questo vogliamo impegnarci in Parlamento per difenderlo e sostenerlo, anche partendo da piccoli provvedimenti a costo zero che fin da subito possono dare ossigeno al mondo del volontariato, come alcune modifiche al codice della strada che facilitino lo spostamento di mezzi di vario tipo o al Codice civile, che agevolino lo sviluppo di attività imprenditoriali no profit”.

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