"Nello splendore mediceo. Papa Leone X e Firenze"

L'elezione del primo Papa di Casa Medici: arte, politica e apparati cerimoniali.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 marzo 2013 15:54

Sono trascorsi 500 anni da quando fu eletto un papa appartenente alla famiglia Medici. Era il 1513 quando Giovanni dei Medici, secondo figlio maschio di Lorenzo il Magnifico, fu eletto al soglio pontificio, all’età di trentotto anni, con il nome di Leone X. Adesso una mostra: "Nello splendore mediceo. Papa Leone X e Firenze", in corso al Museo delle Cappelle Medicee rievoca l'incoronazione del primo pontefice di casa Medici e ci introduce anche col supporto di un bel catalogo edito da Sillabe, in una parte di quel complesso periodo storico che fu per Firenze il passaggio dalla Repubblica al Principato. Sono ripercorse in mostra le iniziative che Leone X ha portato avanti sotto il suo pontificato, con molti lasciti artistici a Firenze, dover era nato nel 1475, e aveva avuto sin dall'infanzia un'educazione di stampo umanistico, sostenuta dal padre. Leone X nacque, infatti, circondato dai più importanti letterati e artisti del tempo, tra cui anche un allora giovane Michelangelo, di cui è esposto in mostra il calco della Centauromachia, la cui copia originale si può ammirare presso una sede distaccata della mostra, Casa Buonarroti.

Tra gli altri artisti esposti anche Andrea Sansovino, Giovanfrancesco Rustici e Francesco Granacci. La seconda sezione della mostra lascia spazio alla produzioneartistica fiorentina, mentre nella terza parte c'è spazio al pontificato vero e proprio di Leone X e alle influenze che il suo operato ebbe in tutto il Paese. Alla stirpe dei Medici è dedicata una sezione introduttiva alla mostra, in cui sono esposti un doppio ritratto di personaggi della famiglia (le attribuzioni più certe parlano di Piero e Giovanni) di Andrea del Castagno, proveniente dal Kunsthaus di Zurigo, e un ritratto marmoreo di Giuliano dè Medici attribuito a Michele Marini e conservato al Museo del Bargello.

La mostra narra sia delle vicende della cacciata dei Medici da Firenze, avvenuta nel 1494 e raccontata dalle incisioni di Pietro Santi Bartoli, sia dei fatti più contemporanei come quelli sintetizzati e dipinti nella tavola con il “ Supplizio del Savonarola” attribuito a Francesco di Lorenzo Rosselli. Con il ritorno dei Medici a Firenze nel 1512 e con l'elezione al soglio pontificio di Giovanni che prese il nome di Leone X, si conclude la terza sezione della mostra in cui sono esposte, tra le altre, opere del Pontormo e di Andrea del Sarto.

C'è poi la quarta sezione con i Ritratti del Papa di Ludovico Buti e di Giuliano Bugiardini (rispettivamente agli Uffizi e alla Galleria Nazionale di Roma) affiancati da un affresco di Raffaello, il Putto dell'Accademia di San Luca di Roma, e da disegni architettonici sempre di Sanzio. Alla data del ritorno di Leone X nella sua città natale, il 30 novembre del 1515, ai festeggiamenti e ai relativi apparati cerimoniali, è dedicata la quinta sezione della mostra, dove alle opere pittoriche e scultoree si affiancano le numerose oreficerie e i molti manoscritti miniati. La sesta sezione ripercorre le vicende della Sacrestia Nuova di San Lorenzo mentre la settima ci narra la storia della facciata, mai realizzata, ma su cui all’esterno adesso appare un capitello, ritenuto di Michelangelo. Ideata e curata da Cristina Acidini, Nicoletta Baldini e Monica Bietti, la mostra è visibile fino al 6 ottobre 2013. Alessandro Lazzeri

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