Aggressione sui Lungarni al pullman Pdl, lo sfottò degenera in rissa

L'autobus con a bordo una cinquantina di esponenti del partito della libertà faceva ritorno dalla manifestazione a Roma in Piazza del Popolo in sostegno di Silvio Berlusconi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 marzo 2013 20:03
Aggressione sui Lungarni al pullman Pdl, lo sfottò degenera in rissa

Firenze - E' sabato sera in Zona Lungarni quando ad un tratto fuori dal bar si ferma un autobus, i turisti però non c'entrano. Sulla fiancata del mezzo campeggia in bella vista e a caratteri cubitali il logo e il nome di Berlusconi. E' finita da un pezzo la manifestazione in Piazza del Popolo a Roma a sostegno del Cavaliere e anche i militanti e simpatizzanti fiorentini stanno rientrando a casa, è notte ormai ma prima pausa caffè e una sigaretta. Quel simbolo così orgogliosamente ostentato però sucita l'ilarità dei clienti del bar, una battuta di troppo e forse di troppo era anche l'alcol alla fine lo sfottò si tramuta in rissa vera e propria.

Calci e pugni sono stati riservati in modo particolare alla carrozzeria del veicoli, per i supporter berlusconiani, circa 50 invece nessun ferito ma tanta rabbia. "Purtroppo dopo il grande successo della manifestazione del Popolo della Libertà, dove oltre 300.000 persone sono scese sono scese in piazza al fianco del Presidente Silvio Berlusconi per parlare dei problemi reali del paese ci troviamo nuovamente a commentare l’ennesimo atto di intolleranza subito dai nostri simpatizzanti . E' il commento di Andrea Badò responsabile enti locali della Giovane Italia Firenze, movimento giovanile de “il Popolo della Libertà”. " Siamo stanchi di questi soprusi che troppo spesso abbiamo subito.

Tutto questo è frutto della politica di discriminazione, della sinistra, che invece di cercare un dialogo e un confronto continua ad incentivare odio e invidia . Adesso basta dopo questi gravi atti, segno di prevaricazione ideologica ,è doverosa una presa di posizione da parte delle autorità competenti. Probabilmente chi ci contesta - continua Badò- sta sfogando la rabbia per il successo che sta riscontrando il Popolo delle Libertà. Non saranno certo questi atti vergognosi a limitare la nostra libertà di parola e la nostra azione politica.

Continueremo le nostre battaglie tramite la nostra presenza sul territorio, basando il confronto politico sui fatti e le idee e non sulla violenza.

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