Fondi per l'alluvione, alla Toscana la quota più alta

Ai 110 milioni stanziati dalla legge di stabilità 2013 vanno ad aggiungersi altri 105 milioni da erogarsi nel triennio 2013-2015.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 marzo 2013 17:38
Fondi per l'alluvione, alla Toscana la quota più alta

È stato accolto con particolare soddisfazione il via libera al decreto governativo che ripartisce lo stanziamento di 250 milioni di euro previsto dalla legge di stabilità 2013, tra le regioni colpite dagli eventi alluvionali del novembre 2012. La Toscana sarà beneficiaria del finanziamento più consistente, pari a 110,9 milioni di euro, di gran lunga superiore a tutte le altre regioni (46,4 all’Umbria, 42,5 al Veneto, 11,5 alla Liguria, 10,7 alle Marche, 10,4 al Lazio, 8,8 all’Emilia Romagna, 1 alla Puglia, 0,8 a Bolzano).

A ciò si aggiunge un secondo decreto previsto sempre dalla legge di stabilità, per la ripartizione di altri 105 milioni di euro, da erogarsi nel triennio 2013-2015 in favore delle Regioni colpite da calamità naturali negli anni precedenti, fra le quali le alluvioni in Liguria e Toscana del dicembre 2009 -gennaio 2010. “E’ un provvedimento che aspettavamo con ansia e non può che essere accolto con grande favore – è il commento di Oreste Giurlani, presidente di Uncem Toscana -.

Adesso l’auspicio di tutti è che i tempi tecnici siano i più celeri possibili. Per quanto riguarda i Comuni, in base alle loro competenze, c’è fin da ora il massimo impegno a velocizzare ogni procedimento”. Se i fondi per gli interventi resisi necessari dopo i fenomeni alluvionali erano, e tutt’ora sono, di straordinaria importanza per le comunità colpite dal maltempo, altrettanto importante è mettersi nelle condizioni, per il futuro, di limitare al massimo i possibili danni. “La natura ha le sue regole e limitarne gli eccessi è difficile se non impossibile – annota ancora Giurlani -.

Resta il fatto che per quello che è umanamente possibile fare, dobbiamo dotarci di tutti gli strumenti per la difesa dell’ambiente e di chi lo abita. Serve ancora di più, e sempre più, un piano nazionale di prevenzione del rischio idrogeologico per la messa in sicurezza dei territori. Senza questo strumento ci troveremo sempre, ex post, a contare i danni, e anche i drammi, prodotti dall’eccezionalità di alcuni eventi atmosferici”. L’onorevole Luca Sani del Pd anticipa il testo dei due decreti della Presidenza del Consiglio dei ministri (Dipartimento della Protezione Civile) che saranno pubblicati domani in Gazzetta Ufficiale, e che per la Toscana stanziano complessivamente 122,2 milioni di euro destinati al ripristino delle opere pubbliche e agli indennizzi ai privati. "A questo punto, finalmente – sottolinea Sani – abbiamo la certezza dell’erogazione delle risorse stanziate dal Parlamento grazie all’iniziativa compatta che i Gruppi parlamentari del Partito democratico hanno preso nella fase conclusiva della precedente legislatura, ottenendo la modifica della Legge di stabilità. Complessivamente alla Toscana arriveranno 122,2 milioni di Euro divisi in due trance.

110,9 dallo stanziamento principale, e altri 11,3 da quello aggiuntivo che ha inglobato risorse residue del Fondo nazionale della Protezione civile e della quota parte dell’8 per 1000. Nel primo caso alla Provincia di Grosseto saranno destinati circa 53 milioni di Euro, anche se i calcoli spettano alla Regione, e nel secondo più o meno una percentuale simile ma spalmata nel triennio 2013-2015. Pur essendo soddisfatto per l’esito di questo primo intervento, per il quale voglio ringraziare soprattutto il sottosegretario Catricalà e il capo dipartimento della Protezione civile Gabrielli, sottolineo che mancano ancora altre risorse all’appello, fondamentali per rimettere in piedi un tessuto economico che nella zone di Albinia, Orbetello, Magliano, Fonteblanda e Capalbio, è stato colpito in modo durissimo.

In particolare i comparti agricolo, agroindustriale e artigianale. La manifestazione odierna di Albinia alla quale ho preso parte – conclude il rieletto deputato maremmano del Pd – ha soprattutto questo obiettivo: esplicitare un bisogno di continuità d’intervento che non può considerarsi concluso". E c'erano anche le parlamentari toscane di Sinistra Ecologia e Libertà Alessia Petraglia, Martina Nardi e Marisa Nicchi questa mattina ad Albinia, al corteo che ha visto scendere in piazza cittadini, istituzioni e imprese colpite dall'alluvione di novembre.

La richiesta dei manifestanti è che si provveda al più presto a distribuire i fondi sbloccati nei giorni scorsi dal governo e, al contempo, che ciò avvenga in maniera chiara e trasparente. Accanto ai Sindaci e ai rappresentati delle istituzioni delle zone alluvionate, Petraglia, Nardi e Nicchi hanno voluto portare la propria solidarietà, insieme all'impegno a mantenere alta l'attenzione di Parlamento e Governo sulla situazione di difficoltà vissuta dalla Maremma. "E' la prima risposta che la politica deve dare a questa comunità unita e solidale che oggi è scesa in piazza - dicono le tre esponenti di SEL - La firma sul decreto-alluvioni, arrivata grazie al lavoro dei parlamentari toscani, è solo un primo passo, al quale dovranno seguirne molti altri.

Nei prossimi mesi continueremo a monitorare la situazione costantemente, saremo presenti per ascoltare e rappresentare le istanze dei cittadini e delle istituzioni, affinché, quanto prima, si possa ritornare alla normalità". "La vera partita - concludono - sarà però quella della prevenzione e della messa in sicurezza del territorio, affinché tragedie come questa non si ripetano. E' questa la grande opera di cui l'Italia ha bisogno, è questa la vera scommessa da vincere: non possiamo rassegnarci all'idea di pagare tributi così tanto grandi all'incuria e alla speculazione".

Notizie correlate
In evidenza