Ombrone e Calice ancora sotto osservazione

Il punto con il Ministro Catricalà per fare il punto sullo sblocco dell'erogazione dei 110 milioni stanziati con la Legge di stabilità per l’alluvione in Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 marzo 2013 21:48
Ombrone e Calice ancora sotto osservazione

PRATO – E' ancora sotto stretto controllo l'Ombrone, che sta esaurendo l'ondata di piena. Nel Comune di Carmignano per esempio via via che l'acqua si ritira si verificano piccoli ma diffusi dissesti. Per il momento sono sotto controllo e costantemente monitorati 8 di questi dissesti. Stamani sono state posizionate delle telonature a protezione temporanea in attesa dell'esecuzione dei lavori di ripristino. Anche sul Calice l'attenzione è alta. Nel frattempo il progetto esecutivo per il consolidamento arginale sulla riva sinistra nel tratto a monte di Ponte dei Bini, realizzato dai tecnici del Genio civile di Pistoia, è pronto e in fase di approvazione, con l'obiettivo di procedere all'appalto dei lavori fra giugno e luglio Notizie incoraggianti arrivano anche per il completamento della cassa di espansione di Ponte a Tigliano, prevista all'interno del primo lotto dell'intervento per la sicurezza idraulica lungo il corso dell'Ombrone, partendo da Pistoia.

Intervento che riguarda la Regione Toscana, il Consorzio di Bonifica Ombrone-Bisenzio, Province e Comuni interessati. “L'impegno della Regione per Ponte a Tigliano, sollecitato con decisione nei giorni scorsi da Provincia e Comune di Poggio a Caiano, dovrebbe arrivare appena concluse le ultime verifiche sulla sostenibilità dei costi”, dice l'assessore alla Difesa del Suolo Stefano Arrighini. Complessivamente i lavori in provincia di Prato riguardano il completamento della cassa di espansione di Ponte a Tigliano, che una volta terminato il 1° lotto consentirà di raccogliere circa 1,6 milioni di metri cubi di acqua, e l'allargamento di circa 20 metri dell'alveo del torrente dal Ponte Rotto (ex area Nobel) a Ponte Castelletti lungo circa un chilometro, con la ricalibrabuta, risagomatura e riprofilatura degli argini. Intanto la Regione ha già sbloccato i lavori, con risorse proprie, per le casse di espansione pistoiesi dei Laghi Primavera e del bacino di Gello, mentre per la Querciola, elemento di salvaguardia importante per il corso del fiume a valle, quando entra nel territorio pratese, la copertura finanziaria è già garantita. «Questa mattina – dichiarano gli onorevoli Luca Sani e Susanna Cenni – dopo i contatti telefonici dei giorni scorsi, abbiamo incontrato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Catricalà per capire a che punto fosse il definitivo via libera al Decreto che sblocca l’erogazione dei 110 milioni stanziati con la Legge di stabilità per l’alluvione in Toscana. Il sottosegretario ci ha garantito che, risolte i dubbi da parte della Ragioneria dello Stato e del Dipartimento di protezione civile, il presidente Monti firmerà il decreto entro le prossime ore, chiudendo un iter amministrativo che è già stato sin troppo lungo e travagliato».

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