Sheraton: domani l’incontro con l’azienda

Alle 14 i sindacati vedono i rappresentanti della proprietà, poi l’Assemblea dei dipendenti. Alle 18 il sindaco di Bagno a Ripoli porterà la sua solidarietà ai lavoratori che non ricevono lo stipendio da dicembre

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 marzo 2013 22:13
Sheraton: domani l’incontro con l’azienda

Giornata importante domani per i lavoratori dell’hotel Sheraton di Firenze, che da dicembre scorso non ricevono lo stipendio. Dopo i due giorni di sciopero proclamato dai sindacati di categoria Fisascat-Cisl, Filcams-Cgil e Uiltucs il 6 e 7 marzo scorso, l’azienda ha concesso un incontro che avrà luogo domani pomeriggio, alle 14, nella sede dell’hotel, in via Giovanni Agnelli, all’uscita Firenze Sud dell’A/1. “Come temevamo anche la scadenza del 10 marzo è passata e lo stipendio di febbraio non è stato versato ai lavoratori –dice Carlo Di Paola, segretario regionale della Fisascat Cisl della Toscana-.

Domani ci attendiamo risposte. I lavoratori, che in questi due mesi hanno continuato regolarmente a lavorare, ma che ora sono in forti difficoltà, ne hanno diritto.” “Al termine dell’incontro –dice Di Paola- si svolgerà immediatamente un’assemblea in cui comunicheremo ai lavoratori la situazione e con loro decideremo, in base all’esito dell’incontro, cosa fare.” Alle 18 di domani, al termine dell’Assemblea, davanti all’hotel, è in programma un incontro dei lavoratori con il sindaco di Bagno a Ripoli, Luciano Bartolini.

Lo Sheraton sorge in realtà nel comune di Firenze, ma a pochi metri dal confine di Bagno a Ripoli e il primo cittadino ha espresso la volontà di portare in prima persona la sua solidarietà ai lavoratori che vivono questo momento drammatico. Oltretutto diversi di loro sono cittadini di Bagno a Ripoli. Lo Sheraton di Firenze è di proprietà della Fezia Grandi Alberghi, società che possiede anche altre strutture alberghiere in Italia (come l’Ergife di Roma) e che fa capo a Giovanni Fezia.

Ha subito negli anni un drastico ridimensionamento del personale, passato da 150 a circa 60 occupati.

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