Ultimo saluto a David Rossi, il suicidio che non si può spiegare

Un omicidio si può scoprire, un suicidio non lo si può spiegare. Rocca Salimbeni nella notte senese, sorvegliata eppure così isolata. Un salto nel vuoto senza guardare.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 marzo 2013 14:14
Ultimo saluto a David Rossi, il suicidio che non si può spiegare

Aperta la camera ardente presso la contrada della Lupa, che come tradizione senese è rappresentata dalla propria parrocchia, in questo caso San Rocco, per l'ultimo saluto a David Rossi, il capo area comunicazione di Monte dei Paschi di Siena, suicidatosi mercoledì sera. Funerali domani alle 10. Una tragedia sulla quale si sono aperti vari scenari, non formali ma necessari, e dove la Banca senese ha chiesto immediatamente il silenzio per rispettare la famiglia.

Un silenzio che può calare sulle vicende familiari ed umane senza entrare nelle vite dei più cari, ma è stato un vero e proprio boato tra le strette mura rosse della città del Palio, difficile soffocarne l'eco. L'autopsia sul corpo di Rossi, che in un primo momento era stata esclusa, si sarebbe resa utile ai fini dell'inchiesta a causa dei tanti tasselli ancora da sistemare. Il magistrato di turno la sera dei fatti ha preso la decisione. Il telefono cellulare di Rossi rimasto sul parapetto dell'ufficio è al vaglio degli inquirenti che stanno passando al setaccio tentativi di chiamata ed ultime conversazioni effettuate, una sarebbe stata particolarmente lunga.

Ma c'è anche quella telefonata fatta a casa per avvisare che stava uscendo dall'ufficio e che sarebbe rientrato a breve. Perché? Perché il salto di spalle dal proprio ufficio nel vicolo dove difficilmente sarebbe passato qualcuno sino al giorno seguente? Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso tutto e gli investigatori sono in possesso delle registrazioni. Ma come si può pretendere di spiegare un suicidio? Sono tante le componenti psicologiche in gioco e spesso la tragedia si conclude giuridicamente con un faldone di ipotesi e relative certezze.

Quali siano stati i motivi che hanno portato l'uomo a compiere questo gesto estremo non si limitano oramai solo ad una decisione personale, ma sono finiti nel ciclone dell'inchiesta che ha visto tornare sul banco dell'interrogatorio, nelle ultime ore, anche il presidente Profumo.

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