Processo Castello: tutti assolti tranne Biagi, dissequestrati i terreni

Lunedì scorso Matteo Renzi parlando dell'aeroporto di Firenze dopo tanto tempo è tornato sull'argomento Castello. A Firenze già si torna a parlare del progetto stadio come era stato pensato prima dei sigilli e dell'ipotesi Mercafir.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 marzo 2013 19:48
Processo Castello: tutti assolti tranne Biagi, dissequestrati i terreni

Una sola condanna su 7. E' questo l'esito del processo di Castello che aveva per imputati amministratori locali e il proprietario dell'intera aerea; il capo d'imputazione era corruzione. L'inchiesta scosse profondamente la città, in quell'aerea di 170 ettari edificabili sarebbero dovutisorgere un parco urbano, appartamenti e soprattutto il nuovo stadio di Firenze. Il Comune rilasciò le autorizzazioni edilizie alla società Fondiaria Sai per la costruzione di appartamenti residenziali e uffici.

Poi l'inchiesta della Procura di Firenze nel 2008 nata dal sospetto di favori 'illeciti' fatti a Fondiaria da parte degli assessori comunali Biagi e Cioni. I pm fiorentini Gianni Tei, Giulio Monferini e Giuseppina Mione avevano chiesto 4 anni e mezzo di condanna per Gianni Biagi, con l'accusa di corruzione, concussione e turbativa d'asta; 2 anni e 2 mesi per Graziano Cioni, per corruzione e violenza privata e 3 anni e 6 mesi per Salvatore Ligresti, per l'ipotesi di reato di corruzione. L'unico a essere condannato è stato l'ex assessore Gianni Biagi perché riconosciuto colpevole di abuso d'ufficio e condannato al risarcimento danni per 15 mila euro nei confronti della Provincia di Firenze.

Assolti invece dall'accusa di corruzione, "per non aver commesso il fatto" tutti gli altri: l'ex presidente di Fondiaria-Sai, Salvatore Ligresti, Fausto Rapisarda, Gualtiero Giombini e Marco Casamonti. Ligresti, Casamonti, Rapisarda, Giombini, Aurelio Fontani e l'ex assessore Graziano Cioni sono stati assolti anche da tutti gli altri reati loro contestati, sempre perché il fatto non sussiste. Fondiaria-Sai, Europrogetti e Archea Associati sono stati assolti dagli illeciti amministrativi contestati dalla Procura di Firenze, perché i fatti non sussistono.

La Corte d'Assise ha anche disposto il dissequestro dei beni. “Siamo contenti che la vicenda giudiziaria dell’ex assessore Graziano Cioni si sia risolta positivamente, dimostra e chiarisce la correttezza del suo operato da amministratore: da parte nostra quindi non possiamo che esprimere soddisfazione”. È il commento di Lorenza Giani segretaria Pd cittadino di Firenze, Patrizio Mecacci, segretario Pd metropolitano di Firenze e Andrea Manciulli, segretario Pd Toscana, in merito all’assoluzione dell’ex assessore fiorentino Graziano Cioni. "Dal mio partito mi aspettavo più solidarietà" , è stata invece l'esternazione di Cioni subito dopo la proclamazione della sentenza.

Sull'esito del processo l'ex assessore di Palazzo Vecchio ha dichiarato: "La Giustizia ha trionfato ma sono pezzi di vita chi te li ripaga!". Lunedì scorso in sede di Consiglio Comunale Matteo Renzi parlando dell'ampliamento dell'aeroporto di Firenze e dell'allungamento della pista a Peretola per la prima volta dopo tanto tempo è tornato sull'argomento Castello. "E' ora che il Comune torni a ripensare quella zona e avviare una riflessione per evitare quell’eccesso di cemento che era stato immaginato".

"Nessuno ha mai chiesto il dissequestro dei terreni, ricordiamolo" aveva aggiunto il sindaco. Ora non ci sarà più bisogno che nessuno chieda nulla, il tribunale ha disposto il dissequestro dei terreni che torneranno ai legittimi proprietari, Salvatore Ligresti ex presidente onorario di Fondiaria Sai. In questi giorni è girata la voce che Della Valle fosse già in contatto con Unipol che dopo la crisi di Fondiaria Sai è entrato in società immettendo nuova liquidità. E a Firenze già si torna a parlare dello Stadio a Castello, l'ipotesi alternativa della Mercafir nata dopo l'impossibilità di disporre della mega area a nord del capoluogo toscano è sempre apparsa come una forzata seconda scelta.

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