Aeroporto di Firenze e Parco della Piana. In diretta web la variante al PIT

Gli interventi in programma sia dal punto di vista infrastrutturale che ambientale, la fusione delle due società di gestione, l'integrazione tra gli aeroporti e le ricadute in termini economici e occupazionali.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 febbraio 2013 16:08
Aeroporto di Firenze e Parco della Piana. In diretta web la variante al PIT

Il presidente toscano Enrico Rossi ha dato oggi una risposta definitiva alla travagliata variante al Piano di Indirizzo Territoriale che apre la via alla riqualificazione dell'Aeroporto di Firenze ed al Parco della Piana. E' stato lo stesso Rossi su Facebook ad invitatre i cittadini a seguire la diretta on line della conferenza stampa di presentazione Diretta dalla Giunta regionale toscana DIRETTA STREAMING Al centro della conferenza gli interventi in programma sull'intero Parco della Piana sia dal punto di vista infrastrutturale che economici, la sostenibilità ambientale degli stessi, la fusione delle due società di gestione degli aeroporti di Firenze e Pisa che consentirà l'ampliamento dello scalo di Peretola da un lato e l'integrazione tra questo e il Galilei di Pisa.

Infine le ricadute economiche e occupazionali che l'intero progetto avrà sul territorio regionale. “Il Parco della Piana, oltre 7000 ettari di aree verdi e agricole nel cuore della Toscana centrale, sarà uno dei parchi più grandi d’Europa. Con questo strumento decidiamo che per il futuro quest’area non sarà cementificata, così come nel passato furono salvate le colline fiorentine - ha dichiarato Enrico Rossi che in apertura si è soffermato sulla fusione in un'unica holding delle due società Adf e Sat varata ieri e sull'ingresso, contestato da molti, in società dell'Ente Regione Toscana.

"La holding pubblica non è un riflesso vetero comunista ma è un presupposto per andare avanti, un atto forte che è garanzia di investimenti" ha spiegato Rossi. "Sono convinto che il pubblico in certi momenti debba fare la sua parte, chi critica l'ingresso della Regione nel pacchetto societario confonde questa operazione con gli investimenti. Fermo restando che investire nell'aeroporto è stato sicuramente più lungimirante che investire per esempio in una banca come l'Mps, sarà poi la società che dovrà intervenire per fare gli investimenti e non la Regione.

Se poi è vero che le prospettive sono promettenti ogni azione comprata a 10 oggi, domani varrà 12". Gli anni che ci sono voluti per approdare finalmente all'atto decisivo e definitivo sono direttamente proporzionali secondo Rossi "alla complessità di mettere insieme Pisa e Firenze: i rispettivi sindaci si sono assunti responsabilità non facili". Si tratta secondo il Governatore di "un'integrazione mai vista tra diversi aspetti delle politiche regionali: quella urbanistica, quella ambientale, dell’agricoltura e della mobilità.

E’ di tale rilievo che la presenteremo a Bruxelles perché riteniamo possa costituire un esempio a livello europeo". La delibera contiene anche una precisa tabella di marcia; le prime cose da fare a breve saranno in primo luogo un accordo con Autostrade per abbassare il livello di polveri sottili nel tratto dell'A1 intorno alla Piana, riducendo la velocità di percorrenza fino a 100 km orari; in secondo luogo interventi sulla mobilità e sui trasporti ferroviari.

Su quest'ultimo punto è intervenuto l'assessore Luca Ceccobao: "Nel corso del 2013 bisognerà rafforzare le linee ferroviarie esistenti con 4 coppie di treni veloci tra Prato e Firenze Rifredi, uno ogni 15 minuti. Per quanto riguarda la zona di Campi - Signa escludendo l'ipotesi di una bretella di difficile realizzazione al momento, bisognerà agire nel senso di un ammodernamento della viabilità locale". In tal senso "già a marzo si dovranno avanzare delle previsioni finanziarie".

Infine le ricadute occupazionali: stando alle stime fatte da Enac l'aeroporto fiorentino, che oggi conta 1,5 milioni di passeggeri, con l'ampliamento della pista potrà incrementare il suo traffico da un minimo di 3 milioni a un massimo di 4,5 milioni di viaggiatori. Una forbice che in termini di assunzioni si traduce in 2. 500 nuovi postri di lavori nel peggiore dei casi, a un massimo di 5.900 nell'ipotesi più fortunata. L'integrazione tra Pisa e Firenze è stato ribadito oggi è un'ipotesi plausibile perchè i due scali già oggi sono complementari e non concorrenti: su 100 passeggeri che transitano per Firenze, più di 60 viaggiano per motivi di lavoro; nel caso di Pisa sullo stesso campione numerico 84 sono i turisti.

La vera sfida invece sarà tra il nuovo sistema aeroportuale toscano e lo scalo emiliano di Bologna che nel frattempo ha accorciato e intensificato il numero di corse verso e dalla città di Firenze. Antonio Lenoci Filomena D'Amico

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