Notte all'aperto in Garfagnana per paura di nuove scosse

I Sindaci appartenenti all’Unione dei Comuni Media Valle del Serchio attraverso il Centro Intercomunale di Protezione Civile di Piano di Gioviano (Borgo a Mozzano - LU), danno un aggiornamento sull’allerta terremoto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 febbraio 2013 13:41
Notte all'aperto in Garfagnana per paura di nuove scosse

Dopo le scosse delle ultime ore la paura sul territorio della Garfagnana è aumentata a tal punto da anticipare quelle che sono state le precauzioni decise dalle amministrazioni locali. Colpa anche dei Social Network come Twitter che ha girato al pubblico una comunicazione della Protezione civile che metteva in guardia dalle scosse di assestamento notturne. Diversi cittadini si sono riversati nelle strade ed hanno deciso di trascorrere la notte in auto non potendo contare su un riparo antisismico.

Alcune scuole in provincia di Lucca sono oggi chiuse per precauzione. I Sindaci appartenenti all’Unione dei Comuni Media Valle del Serchio attraverso il Centro Intercomunale di Protezione Civile di Piano di Gioviano (Borgo a Mozzano - LU) appena terminata una riunione, danno un aggiornamento sull’allerta terremoto. “Affrontare l’emergenza terremoto - riferiscono ad Agipress - è sempre una questione delicata e complessa, non solo per i rischi dell’evento stesso, ma per la delicatezza che fenomeni di questo genere determinano nei confronti della popolazione.

Ieri i Comuni della Valle del Serchio di fronte ad una comunicazione della Protezione Civile che prospettava la possibilità di nuove e ravvicinate scosse, hanno ritenuto di allertare le proprie popolazioni, invitando ad assumere misure di sicurezza mettendo a disposizione i proprio centri di raccolta e le sedi di afflusso dei cittadini. Molti di questi hanno ritenuto di utilizzare queste sedi per una ulteriore esigenza di sicurezza e bisogna sottolineare che tutto si è svolto nella più assoluta compostezza di comportamento, senza alcuna manifestazione di panico, mentre i nostri servizi di protezione civile, i dipendenti comunali e i volontari provvedevano ad attrezzare ulteriori spazi e garantire i servizi necessari (coperte, brandine, cibi caldi ecc.).

La notte è per fortuna scorsa tranquilla, senza allarmi di nessun tipo, e alle luci del sole praticamente tutti sono rientrati nelle proprie case. L’attenzione e il servizio ai cittadini continuerà nelle prossime ore almeno fino a che i Responsabili della Protezione Civile Nazionale e Regionale non ci indicheranno di poter abbassare la guardia. Questa è la situazione ma non ci sono sfollati, né tantomeno migliaia di essi, e teniamo a sottolinearlo affinché tali notizie non vengano rimbalzate sui media nazionali e queste si creino situazioni di allarme, soprattutto se si fa intendere che un semplice tweet può determinare situazioni di questo genere. “Il sistema di informazione alla comunità locale e la reazione di quest’ultima hanno dimostrato che si possono affrontare situazioni di eccezionalità senza farsi trovare impreparati – è il commento di Oreste Giurlani, sindaco di Fabbriche di Vallico – Lo stato di attenzione generato dalla comunicazione di ieri sera della Protezione civile ci ha indotto ad informare la popolazione, con ogni mezzo possibile, senza creare inutili allarmi ma partendo dalla constatazione che, di fronte a eventuali rischi, fosse inevitabile prendere le dovute precauzioni.

Così abbiamo allestito 5 punti di accoglienza dove la gente ha potuto ripararsi per la nottata. Adesso attendiamo nuove indicazioni dalla Protezione civile sul modo in cui affrontare le prossime ore e i prossimi giorni. Le prime notizie che ci giungono – conclude Giurlani – sembrano essere rassicuranti. Chiediamo però che siano messi in atto tutti gli interventi necessari per tornare il prima possibile alla completa normalità”. “L’esperienza di queste ore dimostra che insieme alle risorse è necessario l’affiancamento costante con le istituzioni nazionali”.

Lo dice l’onorevole Raffaella Mariani dopo quanto avvenuto la notte scorsa nelle zone interessate dal terremoto del 25 gennaio. “Oggi più che mai è indispensabile lavorare affinché alla messa in sicurezza sismica dei territori vengano destinati tutti i finanziamenti necessari. Allo stesso tempo, è fondamentale il coordinamento con gli organismi nazionali, dalla Presidenza del Consiglio al Dipartimento di Protezione Civile: i sindaci e i rappresentanti degli enti locali non devono essere lasciati soli.

La gestione dell’emergenza, conclude Mariani, è il caposaldo essenziale per avviare in modo efficace la prevenzione: per questo auspico che contatti frequenti con le istituzioni nazionali consentano di rasserenare la popolazione e tenerla informata”. Lo ha detto Raffaella Mariani, capogruppo Pd nella commissione Ambiente della Camera. “L’allarme lanciato da alcuni comuni della Garfagnana, ispirato da una nota della presidenza del Consiglio che ha clamorosamente frainteso un'analisi dell'Istituto Nazionale di Geofisica sulla sequenza sismica degli ultimi giorni, è la prima, sconcertante, conseguenza del clima antiscientifico e da caccia alle streghe inaugurato con la sentenza contro gli scienziati della commissione grandi rischi al processo sul terremoto dell'Aquila”.

Lo afferma Giordano Masini, membro della direzione nazionale e candidato nelle liste toscane di Fare per Fermare il Declino. "L'applicazione del principio di precauzione, una sostanziale negazione del metodo scientifico, ad un Paese ad alto rischio sismico come il nostro – sottolinea Masini - dovrebbe suggerire ai cittadini italiani di dormire in automobile tutte le notti. Le autorità pubbliche dovrebbero mettere in campo politiche di prevenzione che riducano in maniera sensibile e duratura l'impatto di eventi imprevedibili, ed è grave che non lo facciano, piuttosto che tentare di alleggerire le proprie responsabilità lanciando allarmi ingiustificati e incomprensibili”.

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