La celebrazione del Giorno della Memoria

Lunedì prossimo seduta solenne del Consiglio regionale a Livorno e del consiglio comunale a Firenze. Medaglie d'onore agli ex deportati in Prefettura

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 gennaio 2013 17:48
La celebrazione del Giorno della Memoria

Firenze– Leggere il passato per riflettere sulle contraddizioni e le speranze del nostro tempo, evitando la retorica commemorativa e trasformando un “Giorno” in memoria viva. Ricordare a tutto il mondo l’orrore dei campi di sterminio nazisti e le atroci sofferenze delle loro vittime. Questo il senso della seduta solenne del Consiglio regionale della Toscana, che lunedì 28 gennaio alle 11 si riunirà a Palazzo Granducale (piazza del Municipio) a Livorno, nell’aula consiliare della Provincia.

Ad aprire i lavori saranno i saluti istituzionali di Fabio Di Bonito, presidente del Consiglio provinciale di Livorno, Giorgio Kutufà, presidente della Provincia, Alessandro Cosimi, sindaco di Livorno. Gli interventi saranno affidati ad Alberto Monaci, presidente del Consiglio regionale della Toscana; Enrico Rossi, presidente della Regione; Vittorio Mosseri, presidente della Comunità ebraica di Livorno; Michele Sarfatti, direttore del Centro documentazione ebraica contemporanea di Milano, che terrà una prolusione sul tema delle leggi razziali, emanate dal regime fascista nel 1938 contro i cittadini italiani di origine ebraica. Lunedì 28 gennaio alle ore 11, nella ricorrenza del Giorno della Memoria, si svolgerà in Prefettura la cerimonia di consegna delle medaglie d'onore del Presidente della Repubblica ai deportati della provincia di Firenze nei lager nazisti durante l'ultimo conflitto mondiale.

I riconoscimenti saranno conferiti dal prefetto Luigi Varratta e dai sindaci dei comuni di provenienza degli insigniti (Firenze, Barberino Valdelsa, Certaldo, Empoli, Montelupo Fiorentino, Pontassieve, Scandicci e Vinci). La celebrazione del Giorno della memoria è all’ordine del giorno del Consiglio comunale di lunedì (ore 14,30 Salone dei Duecento). Niccolò Macallè, Andrea Badò e Guendalina Fabiani, responsabili della Giovane Italia Firenze e di Studenti per le Libertà partecipano al ricordo della Giornata della Memoria: “Ricordare non è sufficiente a liberare le coscienze.

Quanto accaduto non può essere portato alla memoria solo un giorno l’anno ma deve essere nelle nostre menti sempre, a memoria di quanto l’uomo sia stato nefasto verso altri uomini che come unica colpa avevano una credenza religiosa diversa. Uomini, bambini e donne che privati di ogni cosa materiale all’ingresso dei campi di concentramento venivano ancor più privati della propria identità fino a trovare la morte. E’doveroso ricordare oggi come in tutti gli altri giorni per gli anni che devono venire i milioni di Ebrei che hanno visto le loro vite sacrificate.

Facciamo anche un appello a chi nella propria vita è dedito ad essere educatore: che insegni il rispetto della persona come valore invalicabile alle nuove generazioni affinché si faccia vera memoria di quanto accaduto per un presente e futuro migliore”.

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