MPS, l'attenzione si sposta sugli intrecci politici: Rossi atteso in Regione

Fuscagni: “Rossi riferisca in Aula sulle relazione politiche tra il suo partito, la nostra Regione e la ‘loro’ banca"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 gennaio 2013 14:34
MPS, l'attenzione si sposta sugli intrecci politici: Rossi atteso in Regione

“Bersani dice che il Pd fa il Pd e la banca fa la banca, il Presidente Rossi finge sorpresa e attacca Mussari secondo il solito copione dello scaricabarile, i democratici senesi e toscani tacciono o dicono cose surreali; la verità, invece, è che questo è l’ultimo atto di una sistema di potere che sta per venire giù. L’era del Presidente Rossi corrisponde alla caduta di tutti i miti della sinistra: la sanità regionale, la buona cooperazione, il sistema economico e finanziario in pieno idillio ed in totale corrispondenza con la sinistra toscana e nazionale”.

Così Stefania Fuscagni, consigliere regionale del PdL e Portavoce dell’Opposizione in Consiglio regionale in merito ai recenti sviluppi della vicenda che vede protagonista il Monte dei Paschi di Siena. “Ora la sinistra toscana non si nasconda dietro ai soli derivati o alle scelte bancarie folli. Da sempre è evidente che in Toscana esiste un consolidato sistema di potere ed un forte circuito politico e finanziario che ha soffocato, seppur dietro una ordinata società civile, ogni respiro di libertà ‘drogando’ il consenso e ingessando ogni alternativa.

Il connubio tra economica, cooperazione rossa, sistema sanitario, sistema bancario e PCI-PDS-DS-PD è la vera cifra dell’anomalia toscana che oggi è patologia. Il ‘collasso’ di MPS non può che trascinare con sé anche il PD, cioè il partito-potere pervasivo, permeante e ‘controllore’. Sono certa che dopo lo scandalo di Massa che ha fatto a pezzi la frottola del virtuoso sistema sanitario regionale, dopo la volontà fallita di strumentalizzare FIDI Toscana, dopo la ‘squadra rossa’ che pare aver messo le mani nei lavori dell’alta velocità e che triangolerebbe tra Firenze, l’Emilia Romagna e l’Umbria ora arriva la mazzata su MPS, quindi sulla Fondazione, e quindi sul PD. E’ bene che il Presidente Rossi non chieda il conto ad altri ma piuttosto riferisca in Aula sui rapporti e sulle relazione tutte politiche tra il suo Partito, questa Regione e la “loro” banca”. "Il responsabile economico del Pd, Stefano Fassina, ha le idee molto confuse: dire che il suo partito non c'entra nulla nella vicenda Mps significa solo tentare di nascondere, forse per la vergogna, i servizi che la politica ha reso alla banca guidata da personaggi del calibro di Profumo e Mussari”.

È quanto afferma in una nota, l’ufficio stampa di Rivoluzione Civile in risposta alle dichiarazioni rilasciate da Fassina a Repubblica. “La stretta creditizia e le vessazioni economiche imposte dalle banche agli italiani – prosegue la nota – hanno messo in ginocchio la nostra economia. Il Governo dei banchieri, che il Pd ha sostenuto fino a ieri, ha finanziato con ben 3,9 miliardi di euro il Monte dei Paschi di Siena: un regalo vergognoso, pagato con i soldi dei cittadini, che è servito a coprire i disastri causati dalla gestione fallimentare dei manager amici dell'establishment di sinistra.

Molti partiti hanno fatto da maggiordomo a Mps, quando Fassina parla di sciacallaggio – conclude Rivoluzione Civile – farebbe meglio a pensare agli effetti malsani prodotti dall'intreccio tra potere politico e finanziario". "Caso Mps, Alfredo Monaci ci stupisce. Dice che non c'era, se c'era non capiva e comunque non si esprimeva, rimandando a indefinite responsabilità politiche e vantandosi di non aver mai detto nulla, a favore o contro, l'acquisto di Antonveneta”. “Naturalmente – spiega il partito di Oscar Giannino- dicendo che le responsabilità politiche sono quelle da cercare, Monaci afferma anche che sono le stesse che hanno sostenuto e promosso la sua posizione nel CDA di MPS, di Biverbanca e, oggi, della Lista Monti.

Dovremmo domandare a Monti o chi ha scelto Monaci se l'ha scelto per la sua distrazione, assenza o incompetenza. In ogni caso, la sua scelta ci appare rivelatrice, nel momento in cui i correntisti, gli azionisti e, da domani, anche i contribuenti, sopportano il costo della gestione politica e lottizzata di MPS, di cui è stato uno dei protagonisti”. “Comprendiamo che dopo il caos delle loro liste con la vicenda del Monte dei Paschi di Siena il Pdl prova a prendere una boccata d’ossigeno in questa campagna elettorale, che lo vede pressoché cianotico.

Ma non funzionerà. Parisi e tutto il Pdl non sono credibili nel fare la morale sul rapporto fra politica e banche considerato che chi è stato pesantemente coinvolto nelle vicende del Credito Cooperativo Fiorentino occupa un posto di primo piano nella loro lista per il Senato. E una tra le tante differenza tra Pd e Pdl è che loro continuano a far finta di nulla per ciò che li riguarda” così il deputato Luca Sani, coordinatore della segreteria regionale del Pd della Toscana risponde al coordinatore toscano del Pdl Massimo Parisi.

“Il Pd sulla vicenda Mps - continua Sani – ha assunto posizioni chiare a sostegno delle scelte compiute dai propri amministratori che hanno determinato una vera discontinuità nella gestione del Monte dei Paschi, assumendosi tutte le responsabilità politiche, che alla luce di quanto emerso in questi giorni danno ragione al sindaco Ceccuzzi. I senesi e i toscani anche in questa occasione sapranno autonomamente valutare la differenza tra noi e destra”.

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