Taglio stipendi a Palazzo Vecchio, braccio di ferro tra e sindacati

Il sindaco Renzi parla di ‘ingenerosità’ verso da parte di chi ieri ha protestato davanti a Palazzo Vecchio contro il taglio degli integrativi. "Se c’è da riorganizzare la macchina la Cisl è pronta, ma serve attenzione ed equilibrio, non arroganza".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 gennaio 2013 15:57
Taglio stipendi a Palazzo Vecchio, braccio di ferro tra e sindacati

Il sindaco Renzi parla di ‘ingenerosità’ da parte di chi ieri ha protestato davanti a Palazzo Vecchio contro il taglio degli integrativi. "Ma non si rende conto che il contratto decentrato unilaterale è una soluzione sbagliata e grave, che i lavoratori leggono come un messaggio di arroganza e di indifferenza dell’amministrazione e del sindaco?" è la replica dei sindacati. Il braccio di ferro prosegue senza che le parti diano l'idea di venirsi incontro. L'ultimo atto dei fischietti si è consumato ieri in piazza della Signoria dove i dipendenti di Palazzo Vecchio sono tornati a protestare contro il contratto di lavoro stipulato unilateralmente che ha visto venire meno anche benefici e privilegi, quantificati in 'premi', ritenuti nel tempo di uso e consuetudine ed entrati a pieno titolo nel computo del budget famigliare per coloro che li hanno fino ad ora ricevuti. "In coincidenza delle primarie - gridano le rappresentanze sindacali di Palazzo Vecchio - Renzi rassicurò lavoratori e sindacati con l’impegno di predisporre una copertura adeguata delle risorse e a questo proposito la giunta approvò una deliberazione di indirizzo.

Qualche giorno dopo i Dirigenti amministrativi del Comune comunicarono viceversa la loro scelta di procedere all’adozione del contratto unilaterale. La dinamica ha più il sapore di un gioco delle parti che di una linea coerente dell’amministrazione, ma il problema è che dentro questo canovaccio vi sono migliaia di famiglie con i problemi quotidiani di arrivare a fine mese e con retribuzioni che rischiano di essere decurtate in modo significativo". "Si smetta di cavalcare i luoghi comuni sui lavoratori pubblici demonizzandone l’operato, si assuma la giusta attenzione ed equilibrio verso chi quotidianamente garantisce che la complessa macchina dell’amministrazione funzioni a favore dei cittadini e del bene comune. Dentro questo percorso, se vi sono processi di riorganizzazione seria per migliorare ulteriormente la qualità dei servizi, il sindacato e i lavoratori sono pronti ad assumersi le loro responsabilità, ma in un quadro di tutela e di rispetto che ad oggi il sindaco Renzi e la sua Giunta non stanno dimostrando. Si tratta di capire se il sindaco e l’amministrazione sono disponibili ad una riflessione più attenta ed articolata, in cui poter innovare anche gli strumenti della contrattazione decentrata, ma sempre con la sensibilità e l’equilibrio di chi ha il dovere di tutelare le garanzie contrattuali e la dignità dei lavoratori".

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