Bilancio regionale 2013. Rossi: “Risparmiati 44 milioni”

Quarantaquattro milioni di risparmi nel bilancio 2013, di cui 7 sul funzionamento di agenzie ed enti dipendenti. E quasi altri 6 milioni spostati da un capitolo ad un altro, con un saldo positivo di oltre due milioni per scuola e servizi all’infanzia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 dicembre 2012 13:18
Bilancio regionale 2013. Rossi: “Risparmiati 44 milioni”

FIRENZE – Quarantaquattro milioni di risparmi nel bilancio 2013, di cui 7 sul funzionamento di agenzie ed enti dipendenti. E quasi altri 6 milioni spostati da un capitolo ad un altro, con un saldo positivo di oltre due milioni per scuola e servizi all’infanzia. Risparmi che si aggiungono agli oltre 80 già limati dal 2010. E’ il risultato della spending review che la giunta e in prima persona il presidente Rossi hanno compiuto passando in rassegna, uno ad uno, oltre 600 capitoli del bilancio regionale.

In Toscana, diversamente da quanto fatto dal governo Monti, non c’è stato però nessun taglio lineare, ma interventi differenziati con un criterio di fondo: salvaguardare i servizi per i cittadini a partire dalla scuola, la cultura, la sanità e le politiche sociali e ridurre invece soprattutto le spese correnti, quelle di gestione e di comunicazione, i costi della macchina, le utenze, gli affitti, i noleggi, le spese postali e molte altre voci che non hanno ricadute negative sui servizi offerti.

Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi spiega così la spending review toscana messa in atto per il 2013. Un’impresa non facile. “Abbiamo dovuto raschiare il cosiddetto barile – sottolinea -, perché la Toscana non è mai stata una Regione spendacciona. E’ sempre stata virtuosa nell’amministrare le proprie risorse. L’Oscar al bilancio ricevuto di recente lo testimonia. E non c’erano dunque grandi sacche di grasso da tagliare o inefficienza da correggere”. Ma con i tagli del governo Monti, che si sono aggiunti a quelli di Tremonti-Berlusconi, la situazione era diventata veramente drammatica.

Nel 2013 la Regione Toscana, sanità a parte, si vedrà trasferire dallo Stato un milione e mezzo di euro in meno al giorno: 550 milioni di tagli rispetto al 2010, che su un bilancio da 9 miliardi sono tanti. Così, esclusa la sanità e con un patto di stabilità che si è fatto più aspro, rimangono da spendere 1 miliardo e 650 milioni. Un anno fa erano 2 miliardi e 300 milioni. “Per questo – spiega Rossi – abbiamo deciso di fare seriamente la nostra parte. In qualche caso abbiamo dovuto fare delle scelte e rinunciare a qualcosa: abbiamo ridotto le spese adesso meno utili, che in altri momenti ci saremmo potuti permettere e a cui ora abbiamo scelto di rinunciare prima di chiudere una classe di scuola materna, magari di quelle che garantiamo al posto dello Stato perché il Ministero non ha fondi per nuovi insegnanti, oppure prima di ridurre l’assistenza agli anziani non autosufficienti, gli aiuti ai malati di Sla o dimezzare il trasporto pubblico, prima rinunciare al progetto GiovaniSì e al sostegno ai giovani o alle garanzie per far accedere ai prestiti in banca anche a chi la banca non darebbe fiducia”. Qualche esempio? Sulla formazione per il personale della Regione e gli enti dipendenti saranno risparmiati 200 mila euro – di fatto la spesa è stata quasi dimezzata – e sui mutui più di 3 milioni.

E’ stato chiuso il Centro stampa, settore interno dove la Regione realizzava parte delle proprie brochure ed altro materiale cartaceo: altri 286 mila euro risparmiati. Sui costi della macchina e di funzionamento il recupero varia, mediamente, dal 10 al 30 per cento, a seconda delle voci: 73 mila (su 173) per cancelleria, carta, trascrizioni e traduzioni, altrettanti sulle spese di comunicazione di agricoltura, attività produttive e cultura, oltre un milione (su poco più di 6) sui servizi di pulizia, vigilanza, portierato, parcheggi ed altre spese connesse alla gestione delle sedi degli uffici regionali, 1 milione e 284 mila (su poco più di 4 milioni e mezzo) sugli affitti, 163 mila (circa il 10 per cento) sulla manutenzione degli impianti, 60 mila (su 230) sul noleggio delle fotocopiatrici e sugli arredi, 93 mila (il 7 per cento) sulle spese telefoniche, 110 mila sulle spese correnti dell’ufficio statistica (a questo punto azzerate), 300 mila euro (circa il 10 per cento) per mensa e buoni pasto.

Risparmi anche sulla gestione di San Rossore e delle altre aziende agricole regionali. Sette milioni sono stati complessivamente recuperati sulle spese delle agenzie e sui contributi ad altri enti dipendenti. Sono stati tagliati anche 50 mila euro sui patrocini, 13 mila euro di contributi ai privati sulla cultura, 100 mila euro sulle adozioni internazionali. E’ stato razionalizzato anche l’uso dei fondi di riserva, recuperando così una ventina di milioni. TAGLI ALLA SPESA REGIONALE – Bilancio 2013 Direzione presidenza 21,418 mil Direzione organizzazione 9,79 mil Direzione competitività e sviluppo competenze 7,161 mil Direzione politiche territorio, ambiente e mobilità 4,129 mil Direzione politiche sociali 1,29 mil Totale 43,788 mil Alcuni esempi: Riduzione contributi ad Enti ed Agenzie 7 mil Risparmi sui mutui 3,33 mil Sedi uffici regionali (pulizia, vigilanza …) 1,35 mil Affitti 1,28 mil Centro stampa ed ufficio statistica 0,39 mil Formazione personale 0,2 mil Gestione tenuta di San Rossore 0,085 mil

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