Per Samb e Diop il 13 dicembre presidio in Piazza Dalmazia

'13 Dicembre... MAI PIÙ' evento promosso dalla Comunità Senegalese, assieme all'Anpi, all'Arci, alla Cgil, alla Rete Antirazzista. Da Rossi la cittadinanza italiana a Sougou, Mbenghe e Moustapha, i senegalesi feriti nell'agguato razzista

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 dicembre 2012 19:07
Per Samb e Diop il 13 dicembre presidio in Piazza Dalmazia

Firenze- Giovedì prossimo 13 dicembre, la Comunità Senegalese e la società civile della città invitano a ritrovarsi alle ore 17 in Piazza Dalmazia a Firenze, dove un anno fa l'estremista di destra Gianluca Casseri colpì a morte Samb Modou e Diop Mor, e ferì gravemente Sougou Mor, Mbenghe Cheikh e Moustapha Dieng. Il sit-in in piazza Dalmazia è un appuntamento indetto attraverso la diffusione di un appello '13 Dicembre... MAI PIÙ' promosso dalla stessa Comunità Senegalese, assieme all'Anpi, all'Arci, alla Cgil, alla Rete Antirazzista.

Decine sono le organizzazioni che hanno aderito. A un anno esatto di distanza dalla strage razzista e fascista, l'appello sottolinea l'esigenza di “una reazione corale per tutte le energie e le risorse positive, tutte le forze culturali, sociali, politiche che hanno come baricentro la Costituzione, tutti gli anticorpi ai veleni razzisti e fascisti presenti nella società italiana”. L'appello, inoltre, mette in evidenza che una sigla come quella di Casa Pound, dalla cui area proveniva l'assassino di Piazza Dalmazia, prosegua nelle sue vergognose imprese: l'ultima, di qualche giorno fa, l'interruzione violenta di un incontro (e di una festa) a Pontedera, per l'attribuzione della cittadinanza onoraria alle figlie ed ai figli dei migranti nate/i in quel comune. “I pericolosi rigurgiti fascisti e nazisti - prosegue il documento - non sono peraltro una prerogativa italiana, ma un morbo che si sta diffondendo in altri Paesi europei (come accade in Grecia con Alba Dorata)”. Il sit-in in programma giovedì prossimo sarà l'occasione per “rinnovare l'impegno, rendendolo più efficace, a cambiare le normative che alimentano l'intolleranza ed il razzismo, a contrastare i fascismi risorgenti, a costruire un clima diverso - di apertura, di accoglienza, di solidarietà”. ASFC (Associazione dei Senegalesi di Firenze e Circondario) assieme CGIL, ARCI, ANPI, Rete Antirazzista e inoltre (adesioni fino ad ora pervenute): Anolf Firenze, Arciragazzi Firenze, ass.

Anelli Mancanti, Associazione Consumatori Utenti della Toscana – ACU, Ass. Filo Rosso, Ass. Amicizia Italo-Palestinese, Ass. "Non mimosa ma girasole", Ass. Nosotras, Ass. OsservAzione, Ass. Punto Critico, Ass. Punto di Partenza, Ass. Tatawelo, Associazione Transafrica Sviluppo – onlus, ass. Kalambeno (Bo), Ass. Xalevy Firenze, Comitato Primo Marzo Firenze e Rete Primo Marzo, CAT coop sociale, Cospe, Comunità di base delle Piagge, gruppo di acquisto Gas Equobaleno, gruppo di acquisto Gassolotto, Gruppo Emergency Firenze, FLC Cgil Firenze e Toscana, Fuori Binario, Istituto Ernesto De Martino, Laboratorio Amaltea, Libera Toscana, Libere Tutte – Firenze, Quelli del Bazar onlus/Teatranti dei Popoli, Socialismo Rivoluzionario, Spazi Liberati, SU! - Udu Firenze Per aderire all'appello: assoc.deisenegalesifirenze@yahoo.com oppure a kebeazu@hotmail.com Nell'ambito delle manifestazioni promosse a un anno dall'uccisione a Firenze, il 13 dicembre scorso, dei due senegalesi Modou Samb e Mor Diop, la Comunità di Sant'Egidio, la Caritas diocesana, il Centro studenti Giorgio La Pira e il Quartiere 5, con il Movimento dei Focolari, l'Opera Madonnina del Grappa, Migrantes e il Centro diocesano per il dialogo interreligioso, deporranno una corona e fiori per non dimenticarli e per dire, con loro, che “gli stranieri sono nostri fratelli” giovedì 13 dicembre, alle ore 15, in piazza Dalmazia, presso il mercato.

Presente una delegazione della Comunità senegalese che promuove un presidio con fiaccolata alle 17. "Sougou, Mbenghe e Moustapha, i senegalesi feriti nell'agguato razzista di Piazza Dalmazia a Firenze, saranno presto italiani. Abbiamo poi concesso un contributo di solidarietà alle famiglie delle vittime e a Moustapha rimasto tetraplegico. La Toscana non doveva nè poteva abbandonarli" scrive il Presidente Enrico Rossi sulla sua pagina Facebook annunciando così la concessione della cittadinanza italiana ai tre ragazzi rimasti feriti nell'agguato omicida dell'estremista Gianluca Casseri esattamente un anno fa.

Il partito della Lega Nord Toscana rappresentato dall'europarlamentare Claudio Morganti però dissente: "Premetto che sono rattristato per la vicenda, ma ci tengo anche a precisare che trovo ingiusto che venga sfruttata una tragedia per regalare dei benefici". "Vorrei sapere – asserisce – infatti, dal Presidente Rossi, visto che è stato il promotore dell’iniziativa, se sia stato rispettato l’iter che deve seguire qualsiasi cittadino extracomunitario che richiede la cittadinanza italiana".

Poi, l’europarlamentare ribadisce quanto già aveva sottolineato in occasione della tragedia. «Se ci fossero stati i dovuti controlli o la presenza dei vigili al fine di contrastare la vendita di merce contraffatta – conclude Morganti –, si sarebbe potuto evitare una simile mattanza".

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