Matteo Renzi da stasera alla Leopolda di Firenze: ''Vittoria a portata di mano''

Iniziata Viva l'Italia Viva. Domani gruppo di lavoro sulla Green Economy. Tra dieci giorni scatta l'ora X delle primarie del centrosinistra

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 novembre 2012 23:06
Matteo Renzi da stasera alla Leopolda di Firenze: ''Vittoria a portata di mano''

Erano partiti dalla Leopolda due anni fa, poi il Big Bang dello scorso anno e ora Viva l'Italia Viva. La "sorpresa politica" Matteo Renzi ha chiamato a raccolta i suoi sostenitori da stasera fino a sabato pomeriggio. In programma gli interventi di amministratori locali, politici più o meno conosciuti, del professor Pietro Ichino, Davide Serra protagonista della la vicenda Cayman, Roberto D'Alimonte, il presidente dell'ANCI Graziano Delrio.

Domani Ermete Realacci e il vice di Confindustria Ivan Lobello. "E' meraviglioso vedere quanta gente stia recuperando interesse per la discussione, la cosa pubblica, la politica - sottolinea Renzi - Se penso a come eravamo partiti per la Leopolda di due anni fa, al Big Bang dello scorso anno e a questa edizione di Viva l'Italia Viva - che inizia stasera e durerà fino a sabato pomeriggio - mi rendo conto che il cambiamento non è mai stato così vicino. Sinceramente mi viene un groppo alla gola quando penso che tutto quello di cui abbiamo parlato, tutto quello su cui abbiamo sognato, stavolta è a portata di mano. Il giorno del confronto alcuni elementi di differenza sono emersi in modo chiaro.

Ma noi vogliamo insistere sui contenuti. Abbiamo proposto la rottamazione per chi da vent'anni sedeva in Parlamento. Ci hanno riso in faccia. E poi ci hanno dato ragione. Adesso vogliamo imporre la nostra speranza, macinare idee e contenuti fino alla chiusura dell'ultimo seggio. In Leopolda racconteremo concretamente, non venderemo fumo, come cambierà il diritto del lavoro se vinceremo noi". Il professor Pietro Ichino, intanto esordisce sul palco della Leopolda e se la prende con la vecchia politica che parla di cambiamento ma resta ancorata ai canoni del passato attraverso figure che appaiono nuove solo perché ''riserve'' di chi ha fatto sempre il titolare, ma c'erano già ed il riferimento a Nichi Vendola appare esplicito.

Mancanza di profonda autocritica e assurda difesa estrema di diritti solo apparenti, su questo si basa la rinascita del Lavoro in Italia, sul superamento di concetti che non avrebbero portato vantaggio ai più ma solo a pochi. Davide 'Scandalo' Serra, il 'finanziere che non dovrebbe chiedere mai' secondo alcuni, prende la parola e racconta la storia di un lato oscuro della società con il quale nel bene o nel male secondo Renzi occorre confrontarsi in un momento di crisi per poter affrontare tematiche che altrimenti risultano ideologicamente inarrivabili.

La storia di un uomo che ha scelto la finanza per dialogare con la società e che adesso sente il suo ruolo come un impegno sociale. Pronto a sostenere Renzi che vedrebbe bene come Primo Ministro. L'esempio trasmesso nella prima sera di Viva l'Italia viva è il modello collaudato da Matteo Renzi dell'ascolto di più voci, realtà locali, istituzioni, semplici cittadini (che continuano a chiedersi timidamente dove siano le bandiere del partito, prestando sempre meno attenzione alla risposta) più esperienze perché nessuno nasce imparato anche se poi i concetti, ripetuti, sono ben saldi. Renzi da par suo attacca l'incapacità manifesta di giungere ad un accordo sulla Legge elettorale e la data delle elezioni: "Spiegheremo perché siamo contro tutte le leggi elettorali che assicurano inciuci e ingovernabilità: non abbiamo niente contro Pierferdinando Casini, ma le alleanze si dicono prima.

E scelgono i cittadini, non i segretari". "Parleremo di sindaci - ancora Renzi - con il presidente dell'ANCI Graziano Delrio. Ma anche con i sindaci dei paesi terremotati e alluvionati. E parleremo di difesa del suolo raccontando con Ermete Realacci la rivoluzione ambientale che faremo se toccherà a noi governare. Parleremo delle nostre idee su Economia e Finanza. C'è chi pensa che dopo la vicenda Cayman non dobbiamo più approfondire questo tema. Mi spiace per loro! Ne parliamo, eccome se ne parliamo.

Perché non accetteremo mai di finire succubi della mediocrità e della demagogia. E continueremo a rilanciare sui nostri contenuti: vogliamo finalmente far pagare il conto anche ai grandi manager delle banche e delle assicurazioni? Vogliamo fare l'accordo con la Svizzera per recuperare i soldi portati in quelle banche? Sia chiaro: noi non vogliamo i loro nomi. Vogliamo i loro soldi, come hanno fatto i tedeschi. Abbiamo chiesto a Davide Serra di raccontarci chi è. Dove ha studiato, cosa ha fatto, cosa intende fare.

Ci sarà da divertirsi, ve lo garantisco" "Lo dico a tutti quelli che criticano a prescindere: arrendetevi alla realtà, arrendetevi alla speranza! La Leopolda non è mai contro qualcuno, ma è per raccontare un'idea diversa d'Italia. Se vi va bene il sistema usato sicuro, ok, scegliete l'usato sicuro. Ma se volete scartare e cambiare passo, se volete inventare il futuro anziché aspettarlo, dateci una mano. Adesso tocca a noi.".

Superata quota 2.000 comitati.

Dalle 15 alle 17 di venerdì tutti i responsabili dei Comitati - di tutta Italia - si ritrovano in Stazione Leopold. 200.000 followers su Twitter, e quota 186.000 amici su Facebook. 114.583 sono i volontari registrati via web. 142.000 euro di finanziamento. Online anche le fatture di spesa (il tetto massimo è quota 200.000 Euro)

"Non abbiamo i numeri di chi si sta registrando ai seggi - spiega Matteo Renzi - pare che siano meno del previsto. Ricordo che può votare chiunque, semplicemente andando ai seggi il giorno stesso".

E' possibile anche la registrazione online su questo link Roberto Reggi, coordinatore della campagna di Matteo Renzi, sfrutta il tempo a disposizione per spiegare il "sistema Renzi" del finanziamento e sfodera il fioretto quando tocca il tema dell'Ilva e della famiglia che rappresenta il colosso industriale: "Chiediamo a Bersani di fare come noi e rinunciare al contributo economico fornito dalla famiglia di Emilio Riva (lo zar dell'acciaio) da destinare piuttosto alla bonifica dell'area industriale" Matteo Renzi picchia sul finanziamento pubblico: "Stiamo dimostrando che si può fare politica abolendo il finanziamento pubblico ai partiti.

E a chi dice: "attenzione, perché così facendo, si consente di far politica solo ai ricchi", rispondo dicendo che noi abbiamo avuto il finanziamento pubblico ai partiti più alto d'Europa e comunque qualche ricco la politica l'ha fatta negli ultimi vent'anni. Se vogliamo evitare pasticci, la soluzione non è il finanziamento pubblico ai partiti - che va abolito - ma la legge sul conflitto d'interessi. I nostri dirigenti hanno parlato tanto, ma una legge sul conflitto d'interessi non l'hanno fatta, neanche quando al governo eravamo noi.

Se toccherà a noi la faremo subito, nei primi 100 giorni" la Leopolda non tradisce nonostante l'apparenza da convention manageriale con i filmati di Brizzi che ripercorrono il tour in camper attraverso l'Italia, il lungo percorso affrontato dal rottamatore intravede adesso il traguardo, mancano pochi tornanti. Siamo al tappone dolomitico, quel gran premio della montagna dove conta la partecipazione del pubblico. Antonio Lenoci Foto di Nicola Novelli

Approfondimenti

Domani, venerdì 16 novembre dalle 10 alle 12, alla Stazione Leopolda è previsto l’incontro di un gruppo di lavoro su “La green economy per voler bene all’Italia”. Si parlerà dei temi dell’ambiente, innovazione e bellezza contro la crisi. All’incontro, coordinato da Ermete Realacci, saranno presenti anche Roberto Della Seta, Francesco Ferrante, Eugenio Alberto Comincini, Erasmo D’Angelis e Stefano Pisani.

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