Montepaschi: il CdA approva i ruisultati del terzo trimestre 2012

Primi significativi effetti dell’avvio del Piano Industriale: aumento dei volumi di raccolta diretta (+2,2% t/t), flusso lordo di wealth management (+8,9% t/t), flusso nuovi clienti (+66% t/t). Raddoppia la counterbalancing capacity

Redazione Nove da Firenze
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14 novembre 2012 09:29
Montepaschi: il CdA approva i ruisultati del terzo trimestre 2012

Siena, 14 Novembre 2012 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena SpA ha esaminato ed approvato ieri i risultati del terzo trimestre 2012. Nel 3° trimestre 2012, in un quadro congiunturale di forte recessione, si è registrato un allentamento delle tensioni sui mercati finanziari e del debito sovrano. A seguito dell’annuncio del possibile piano di acquisti di bond governativi da parte della BCE, lo spread BTP-Bund è sceso sotto i 315 pb e, allo stesso tempo, i mercati azionari hanno segnato un’inversione di tendenza, con i Paesi europei “core” che hanno recuperato in misura decisa, mentre in Italia il FTSEMIB si è attestato ai livelli di inizio periodo.

I tassi di interesse, dopo il taglio della BCE di 25 pb, hanno registrato un’ulteriore, brusca discesa (l’Euribor ad 1M ha raggiunto il minimo attorno agli 11 pb), ed è continuato il processo di progressivo appiattimento della curva per scadenze. Relativamente all’economia reale l’Italia si conferma in recessione e, secondo le previsioni di consenso, nella media di quest’anno il PIL dovrebbe diminuire di oltre due punti percentuali. In tale contesto, ancora fragile ed incerto, il Gruppo ha operato al fine di espandere i volumi di raccolta con clientela commerciale, in particolare la componente diretta, che ha permesso di ridurre l’esposizione in BCE.

Gli impieghi hanno registrato una dinamica sostanzialmente stazionaria, a riflesso di una ridotta domanda di credito, mentre sono aumentati i crediti deteriorati. Sul fronte degli attivi finanziari, il portafoglio titoli ha beneficiato della ripresa di valore delle posizioni valutate al fair value, grazie al calo dello spread Italia, e conseguentemente è migliorato il saldo delle riserve patrimoniali da valutazione. Tali dinamiche operative e di contesto si sono riflesse sui risultati economici correnti del Gruppo che, nel 3° trimestre, ha realizzato una flessione dei ricavi primari soprattutto a causa della riduzione del margine di interesse, che ha scontato l’ulteriore calo dei tassi, mentre le commissioni nette si sono attestate sullo stesso livello del trimestre precedente, beneficiando dell’accelerazione dell’attività commerciale impressa dall’avvio del Piano Industriale.

Allo stesso tempo, il Gruppo ha proseguito nel proprio obiettivo di miglioramento dell’efficienza operativa, accelerando il setup delle azioni previste nel Piano Industriale 2012-2015 al fine di rilanciare tempestivamente lo sviluppo del business.

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