Welfare: SOS cooperative sociali

Audizioni in commissione Sanità e politiche sociali delle associazioni cooperative. I dati 2011 del Il Bilancio Sociale della cooperativa Samarcanda

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 novembre 2012 22:14
Welfare: SOS cooperative sociali

Firenze– Circa 600 imprese con 25.000 addetti. Questi i numeri di un mondo che non ritiene giusto vivere sulla propria pelle effetti eccessivi della spending review in atto. E’ quanto emerso nel corso delle audizioni, in commissione Sanità e politiche sociali, delle associazioni Federsolidarietà-confcooperative e Legacoopsociali-legacoopservizi Toscana, “in merito alla conversione in legge dello scorso agosto del decreto sulle disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica, con invarianza dei servizi ai cittadini e agli affetti dei tagli agiti dal Sistema sanitario regionale”.

Come spiegato dai rappresentanti delle associazioni: “Stiamo parlando di imprese sociali ad altissimo tasso di lavoro, con costi del personale incomprimibili e gestione virtuosa, destinate a subire un taglio stimato sui 10-11 milioni di euro”. “La delibera 754 fatta il 10 agosto dalla Giunta regionale doveva essere più meditata – è stato sottolineato – in modo da distinguere, rispetto ai servizi nel loro complesso, tra quelli che possono essere razionalizzati oppure no”. E ancora: “Il nuovo modello di welfare toscano non può essere dettato solo dalle emergenze, ma deve essere frutto di un progetto concertato”. Samarcanda ha chiuso il 2011 con un fatturato di oltre 5 milioni di euro e un totale di 163 addetti (114 soci), 13 in più rispetto al 2010.

Crescono inoltre gli inserimenti lavorativi, ben 72 rispetto ai 70 dell’anno precedente. Questi i dati salienti del Bilancio sociale che la Cooperativa - attiva nei territori di Firenze, Pisa, Livorno e Prato, e dal 2011 anche a Lucca – ha illustrato oggi alla presenza di numerosi soci oltre che di rappresentanze del terzo settore e degli Enti locali. Un andamento positivo che nel 2012 ha comunque dovuto confrontarsi con i tagli della spending review che hanno penalizzato anche il sociale e con bandi di gara quasi al limite delle regole.

Ma Samarcanda va avanti, come si evince dalle parole del Presidente Daniele Borghi. “Vogliamo superare la crisi con spirito propositivo. Per questo oggi lanciamo una nuova immagine della Cooperativa con un restyling completo del nostro logo e del sito web. Lo facciamo nonostante 33 dei nostri soci/lavoratori fino a ieri fossero destinati alla mobilità, procedura determinata da un malaugurato bando di gara di Quadrifoglio che ha stravolto le regole fin qui vigenti nel mercato di riferimento”.

Proprio in queste ore, grazie all’interessamento profuso dall’assessorato al lavoro della Provincia di Firenze nonché alla determinazione di Samarcanda, 14 operatori ecologici sono stati riassorbiti in cooperativa e saranno nuovamente impiegati nell’attività dell’azienda. Per gli altri 19 ancora in stato precario sono tuttora in corso trattative tra Samarcanda e i soggetti aggiudicatarie dell’appalto per verificare possibilità di inserimento lavorativo. Il settore della cooperazione sociale di tipo B è stato inoltre oggetto di una tavola rotonda terminata questa mattina con la sottoscrizione da parte delle cooperative sociali toscane presenti – Atelier, Ulisse, Archimede, Consorzio CO&SO Pistoia, CO&SO Empoli, CO&SO Firenze, Consorzio Astir oltre alla stessa Samarcanda - del documento “Le coop B, i Progetti di Sostegno all’Inserimento Lavorativo ed il Lavoro di Rete”.

Si tratta di una proposta per l’adozione di nuove modalità operative che snelliscano l’iter di inserimento nel mondo del lavoro delle persone svantaggiate e che verrà presentata agli Enti locali nei prossimi giorni. Il punto chiave sui cui si concentra il documento è l’attivazione di bandi che prevedano l’istituzione di figure professionali specificatamente dedicate a seguire i percorsi di inclusione sociale. I vantaggi sarebbero immediati, quali ad esempio una migliore conoscenza e selezione delle persone che necessitano di tali servizi; la presenza di un solo referente, soprattutto in caso di emergenza; un tutoraggio aggiuntivo esterno all’azienda e la possibilità di attivare strumenti di finanziamento e sostegno mirati sia alla capacità dell’utente che alle esigenze delle imprese coinvolte.

Tutto ciò a vantaggio della persona e della collettività, una ricchezza di cui le comunità territoriali vorrebbero dotarsi traendo dalle varie esperienze le buone prassi da replicare. Come noto, Samarcanda è impegnata nei comparti dell’ambiente, igiene, servizi cimiteriali, del verde e giardinaggio.

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